FOLIGNO (PG) - La vicenda riso al Senato si è fermata al 5 maggio, immobile come nell'ode di Alessandro Manzoni; la lettera aperta scritta al ministro Galan per sollecitare il suo interessamento non ha ancora ottenuto risposta. Il riso non si ferma, perché altrimenti scuoce e il Consorzio di tutela e valorizzazione varietà tipiche di riso italiano in occasione della manifestazione I Primi d'Italia di Foligno (Pg) è stato protagonista di tre momenti, due nella sezione 'Itinerari del gusto” in cui sono state presentate agli appassionati gourmet alcune ricette e precisamente: Riso (varietà Arborio) con crema di zucca, capesante e tartufo nero in abbinamento al Grignolino d'Asti della azienda Marchesi Incisa della Rocchetta di Rocchetta Tanaro (Asti) e Riso Carnaroli al Barbera d'Asti con lenticchie di Castelluccio di Norcia, castagne e salsiccia di Bra in abbinamento alla Barbera d'Asti dedicata al cinquantenario della cantina Post dal Vin sempre di Rocchetta Tanaro.
E poi il riso è andato a Palazzo. Palazzo Candiotti ha ospitato per la prima volta un viaggio narrato attraverso il chicco di riso, dal momento della semina passando attraverso le varie fasi della lavorazione fino alla confezione. Un incontro particolarmente apprezzato dal numeroso pubblico che poco o quasi niente conosce del percorso che porta la pannocchia di riso a trasformarsi in quel delicato chicco ed infine in succulenti risotti, delicati dolci, sostanziose zuppe.
Il pubblico è interessato e motivato a conoscere sempre di più questo cereale che soprattutto nell'Italia centro meridionale è ancora associato alla dieta in bianco, poco utilizzato anche perché non rientra nelle ricette della cucina di territorio commenta Piero Vercellone presidente del Consorzio. Siamo soddisfatti di questo crescente interessamento riscontrato nel pubblico perché significa che in questi anni, ben undici con la partecipazione del 2010, il Consorzio ha saputo diffondere in modo tangibile le qualità del proprio prodotto.
Nelle ultime settimane il riso di qualità è stato protagonista di una serata-degustazione in occasione della Douja d'or ad Asti con la partecipazione del Giorgio Calabrese, stimato nutrizionista e presidente dell'Onav e di Guido Sodano, direttore del Consorzio e direttore generale della Sai Agricola. Sodano è stato relatore ad un convegno in occasione di Rice I sapori del riso a Vigevano dove si è nuovamente parlato di Carnaroli e Karnak.
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