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Riso, Zaia scende in campo Si fa garante con “Italia a Tavola”

Battaglia sulla riforma del riso in discussione al Senato. Appoggiando Italia a Tavola e il Consorzio di tutela, contro la pratica di definire con il nome delle varietà storiche quelle di recente costituzione, hanno preso posizione il ministro Zaia e il presidente di Slow Food Italia Burdese

25 gennaio 2010 | 17:21
Riso, Zaia scende in campo Si fa garante con “Italia a Tavola”
Riso, Zaia scende in campo Si fa garante con “Italia a Tavola”

Riso, Zaia scende in campo Si fa garante con “Italia a Tavola”

Battaglia sulla riforma del riso in discussione al Senato. Appoggiando Italia a Tavola e il Consorzio di tutela, contro la pratica di definire con il nome delle varietà storiche quelle di recente costituzione, hanno preso posizione il ministro Zaia e il presidente di Slow Food Italia Burdese

25 gennaio 2010 | 17:21
 

Luca Zaia

Dopo aver risposto ad altri nostri appelli, tra cui ricordiamo, ultima in ordine di tempo, l'impegno a brindare per le festività di fine anno con spumante rigorosamente italiano, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia (nella foto sopra) scende ora in campo sulla questione delle varietà del riso, schierandosi ufficialmente a fianco di "Italia a Tavola" e del Consorzio di tutela varietà tipiche italiane (a cui sono associati il Consorzio di tutela del Vialone nano veronese, Coldiretti e Confartigianato Piemonte).

Piero VercelloneZaia - in risposta alla lettera aperta che il Consorzio di tutela varietà tipiche italiane gli aveva scritto il 23 novembre scorso attraverso "Italia a Tavola", chiedendo la tutela delle eccellenze di produzione italiana come il Carnaroli - ha scritto al presidente del Consorzio Piero Vercellone (nella foto a destra) la seguente lettera: «Faccio riferimento alla Sua lettera del 23 novembre 2009, con la quale evidenzia talune perplessità in ordine al disegno di legge n. A.C. 1991 concernente la nuova disciplina del commercio interno del riso. Come Le è noto, il predetto disegno di legge è stato approvato dalla Camera dei Deputati nella seduta del 25 novembre u.s. con talune modifiche, peraltro nel senso da Lei auspicato».

«Le assicuro, in ogni caso - ha concluso il ministro Zaia nella lettera - che non mancherò di valutare quanto da Lei rappresentato e sono pienamente convinto che il settore abbia assoluta necessità di rinnovare l'impianto normativo attuale in modo da rendere più trasparente la classificazione dei risi, di consolidare le denominazioni note e di orientare la ricerca genetica e il miglioramento varietale verso le effettive esigenze dei consumatori, dell'industria e del mercato.

Roberto BurdeseUna presa di posizione ufficiale in difesa delle varietà è arrivata anche da Slow Food Italia. Il presidente Roberto Burdese (nella foto a sinistra), infatti, ha comunicato l'appoggio da parte dell'Associazione nazionale in una lettera rivolta al Consorzio di tutela e valorizzazione varietà tipiche di riso italiano: «Con riferimento al disegno legge n. 1991 approvato dalla Camera il 25 novembre 2009 relativamente alla possibilità di inserire nelle varietà storiche (Arborio, Carnaroli, Vialone nano) varietà biometricamente simili (Karnak, Carnise, Volano) desidero comunicarvi [...] la disponibilità di Slow Food Italia ad appoggiare le azioni di contrasto che vorrete mettere in atto».

La riforma in discussione al Senato rischia di peggiorare una situazione già oggi compromessa dalla mancanza di obblighi sull'indicazione del contenuto e sulle scarse indicazioni in etichetta, anche sulla provenienza. Gli industriali vogliono ridurre la qualità "verso il basso", omologando tutto... La battaglia sul riso si fa sempre più aspra. Ma, con grande soddisfazione di "Italia a Tavola", sono sempre di più le associazioni che si schierano contro le incongruenze della legge, che invece di regolamentare il commercio del riso, legalizza la pratica, ormai diventata una regola, di definire con il nome delle varietà storiche quelle di recente costituzione (stiamo parlando del Karnak chiamato impropriamente Carnaroli, del Volano chiamato Arborio, di Elba e Loto chiamati Roma e Baldo, ecc...).


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