Passo indietro della politica sulla questione riso italiano. Dopo la presa di posizione del Consorzio di tutela e valorizzazione delle varietà tipiche di riso italiano e la denuncia fatta da "Italia a Tavola", sembra si possa andare verso una soluzione di compromesso fra le esigenze dei produttori di qualità e la grande industria alimentare. Sarà rivista la proposta di legge che tendeva a livellare le indicazioni di varietà, salvando in particolare la specificità del Carnaroli rispetto al cugino Karnak, meno pregiato ma che l'industria avrebbe voluto poter chiamare comunque Carnaroli. è invece a rischio di perdita la denominazione Arborio che verrà inglobata in quella di Volano (a fronte dei 1.400 ettari coltivati ad Arborio contro i 16mila del Volano).
Una svolta in tal senso è stata annunciata dall'on. Roberto Rosso (Pdl, nella foto a sinistra) che ha proposto un emendamento alla "sua" proposta di legge (n. 1991 'nuova disciplina del commercio interno del riso”) in occasione dell'audizione del Consorzio del riso alla Commissione agricoltura della Camera . In quella sede il consorzio ha portato in aula la difesa delle varietà tipiche del riso italiano, sostenuto in questo da "Italia a Tavola". In aula anche i rappresentanti delle associazioni di categoria, tra cui Cia e Coldiretti.
Tra le richieste dibattute dal Consorzio va ricordata la necessità di fare chiarezza sul problema delle varietà del riso, di salvaguardare la purezza varietale, di aiutare il consumatore a capire e non a subire, ed evitare che prodotti che provengono dall'est dell'Europa siano commercializzati come prodotto italiano attraverso un'etichetta poco chiara. La posizone del Consorzio ha sollevato dubbi tra i nove parlamentari che si sono impegnati a ridiscutere il disegno legge.
L'aspetto al momento più importante dlel'incontro è stato comunque il riconoscimento dell'importanza del Carnaroli, la varietà più nota sul mercato, con una coltivazione di 7mila ettari contro i 4.500 della meno costosa e pregiata Karnak (una varietà ottenuta per recente mutazione genetica del Carnaroli). In proposito è stato annunciato l'emendamento che prevede il mantenimento delle due distinte varietà. Questa proposta definitiva sarà in ogni caso discussa questa settimana alla Commissione agricoltura presente ll ministro delle Politiche agricole e forestali Luca Zaia.
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