La risicoltura sta vivendo in stato confusionale e il consumatore non se ne accorge, perchè il prezzo del riso sullo scaffale rimane sempre lo stesso. Qualche mese fa le pagine di economia agricola denunciavano che il mercato del risone destinato all'esportazione era in crisi, pochi i consumi, le giacenze alte e naturalmente i prezzi bassi, mentre il prezzo del risone delle varietà destinate al mercato interno (tanto per capirci Carnaroli e Arborio) era arrivato ad buon livello di redditività.
Trascorso un mese, sempre in condizione di mercato stagnante, il prezzo del risone per l'export si è incrementato del 25-30% e quello per il mercato interno, a fronte dell'esaurimento di scorte presso i produttori, è aumentato del 35-40%. Instabilità del mercato, giochi speculativi, una beffa per i produttori che hanno venduto il riso a prezzi bassi con pagamenti a 120 giorni: tutto questo reso possibile da una mancanza di strategia che tuteli un settore importante per l'economia italiana.
La Coldiretti Vercelli-Biella a fine maggio è scesa in piazza per denunciare la grave crisi che coinvolge le imprese risicole e le piccole medie riserie artigianali. Le proposte sono state accolte dall'onorevole Luigi Bobba e riportate in una sua interrogazione parlamentare che non ha avuto un riscontro significativo.
Che cosa dire ancora della nomina del presidente dell'Ente Risi. Il mandato di Piero Garrione che ha guidato l'Ente dal 1994 è arrivato alla naturale scadenza. Il ministro Luca Zaia aveva nominato Marco Avanza, imprenditore agricolo della provincia di Novara, per completare l'iter di nomina mancava la firma del presidente della Repubblica.
Il 9 luglio 2010, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha avviato una nuova procedura di nomina a presidente dell'Ente Risi di Massimo Camandona, assessore della Provincia di Vercelli con deleghe all'Agricoltura, promozione prodotti enogastronomici, caccia e pesca, valorizzazione flora e fauna.
è di questi giorni la notizia che l'Ente è stato commissariato e nominato commissario Stefano Vaccari già direttore generale dei servizi amministrativi del ministero delle Politiche agricole. Ma quanto è difficile trovare un presidente di un ente, vigilato dal ministero delle Politiche agricole, per ben due volte inserito nella lista di quelli inutili?
Il Consorzio di tutela e valorizzazione delle Varietà Tipiche di riso italiano e delle sue tradizioni ha scritto una lettera aperta al ministro Galan per ricordare che rimane in sofferenza il progetto legge S1909 – Nuova disciplina del commercio interno del riso, che riportiamo di seguito:
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Il disegno legge sulla "nuova disciplina del commercio interno del riso" è fermo in attesa di approvazione. L'audizione alla Commissione Agricoltura del Senato porta la data del 5 maggio, il settore risicolo è oggi in stato confusionale abbandonato a se stesso e soprattutto lasciato in mano a speculatori. La Commissione Agricoltura del Senato ha raccolto un consistente dossier con i pareri di istituzioni e organizzazioni di agricoltori e di consumatori che si sono espressi sulla necessità di rivedere le norme che regolano il commercio interno del riso.
Alcuni articoli del progetto di legge, relatore On. Roberto Rosso, presentato il 5 dicembre 2008 e avallato dal precedente ministro dell'Agricoltura, preoccupano la filiera del riso italiano di qualità.
Il Consorzio di tutela, nell'ottica di salvaguardare la tutela delle eccellenze di produzione italiana, si auspica un Suo interessamento per fare chiarezza ed evitare di provocare ulteriori danni alla nostra risicoltura. Una proposta di legge che permette di coltivare e vendere Karnak per Carnaroli, Volano per Arborio, Padano per Vialone Nano aggiunto alla possibilità di commercializzare il riso proveniente dall'estero senza indicare la provenienza, come vorrebbero gli industriali e come non viene regolamentato nel disegno legge, non valorizza di certo il nostro Made in Italy e crea confusione nel consumatore.
Sicuramente l'assenza di un rappresentante dei trasformatori artigiani nel consiglio dell'Ente nazionale risi non aiuta la rappresentatività della filiera, perchè non tiene conto delle esigenze di tutti, ma favorisce l'Associazione degli industriali risieri.
Il Consorzio di tutela e valorizzazione Varietà Tipiche di riso italiano dal 1997 coltiva, promuove e difende le varietà storiche del riso italiano con un'attenzione particolare all'ambiente. Con il nostro impegno non vogliano ostacolare la ricerca, ma neppure distruggere le eccellenze, intendiamo invece valorizzare il Made in Italy, non appiattire il gusto omologando il prodotto.
La ringraziamo anticipatamente per il suo interessamento e cogliamo l'occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.
Desana, 20/07/2010
Presidente Piero Vercellone
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