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No alle feste in piazza a Brescia L'Arthob lancia una petizione

L'Associazione ristoranti, trattorie ed hostarie bresciane riaccende l’attenzione sulla polemica che, già lo scorso anno, durante la stagione estiva, era stata abbastanza infuocata e chiede alle amministrazioni di tutelare anche gli interessi dei ristoratori minacciati dalle sagre indiscriminate

 
02 luglio 2010 | 17:20

No alle feste in piazza a Brescia L'Arthob lancia una petizione

L'Associazione ristoranti, trattorie ed hostarie bresciane riaccende l’attenzione sulla polemica che, già lo scorso anno, durante la stagione estiva, era stata abbastanza infuocata e chiede alle amministrazioni di tutelare anche gli interessi dei ristoratori minacciati dalle sagre indiscriminate

02 luglio 2010 | 17:20
 

BRESCA - No alle feste in piazza che, sotto spoglie sociali, nascondono, in realtà, scopi di lucro, e ai politici che utilizzano questa strada per fare incetta di voti: Arthob (Associazione ristoranti, trattorie ed hostarie bresciane), tramite il suo segretario Ruggero Bonometti, riaccende l'attenzione su una polemica che, già la stagione scorsa, proprio in questo periodo, era stata abbastanza infuocata.

«Il continuo sorgere di feste in piazza a prezzi modici, consentiti anche dalla mancanza di regolamenti rigidi come quelli che, invece, caratterizzano la ristorazione, provoca non pochi danni alla nostra categoria: per questo chiediamo che anche le amministrazione comunali intervengano per risolvere questa situazione». è l'appello di Bonometti che, pur critico, ammette alcuni meriti dell'amministrazione cittadina per quello che riguarda la rivitalizzazione del centro storico.



«Ben vengano iniziative come la Notte bianca e quella rosa che portano gente in città e ci consentono di lavorare meglio non quelle, come molte tavolate organizzate in città, che nascondendosi sotto le spoglie di iniziative sociali hanno, invece, fini speculatori. Noi crediamo nelle iniziative sociali ma devono esserlo realmente», ha proseguito il segretario di Arthob, sottolineando che, anche, alcuni politici utilizzano iniziative sociali di questo genere per farsi propaganda politica e recuperare qualche voto in più.

«Ritengo che la ristorazione bresciana meriti maggiore attenzione e riteniamo che Arthob, che rappresenta centinaia di ristoratori, possa ambire ad avere il compito di organizzare iniziative che insieme all'aspetto sociale esaltino anche prodotti tipici ed il tessuto commerciale» ha spiegato Bonometti che, tuttavia, oltre alle critiche ha anche qualche complimento da fare.

«L'attuale amministrazione comunale ha sicuramente rianimato la città attraverso iniziative importanti, anche se c'è ancora molto da fare. Confesercenti si è mossa bene con la raccolta firme per la costituzione di un regolamento per le feste in piazza e le tavolate, coinvolgendo anche i ristoratori che hanno il dovere ed il diritto di difendere la propria categoria, credo che anche Ascom, dovrebbe seguirne l'esempio e fare lo stesso. Per quanto ci riguarda sproniamo i nostri associati ed, in generale, i ristoratori a partecipare alla raccolta e desideriamo contribuirvi tanto che presso la nostra sede verrà data la possibilità di partecipare alla petizione».

La raccolta firme è, infatti, possibile sia presso la sede Arthob di via Bonardi 11, Brescia (tel 030 37315449), sia presso la sede di Confesercenti di via Salgari 2/6, Bresca.


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