Riceviamo e pubblichiamo due lettere inviare nel 2007 e nel 2008 da Mario Barbieri, titolare del ristorante Ca Barbieri di Levata di Grontardo, nel cremonese, al sindaco del proprio paese. I due scritti contengono in modo chiaro quello che è il malessere dei ristoratori nei confronti di quelle amministrazioni che spesso e volentieri organizzano feste e cene senza pensare che queste potrebbero svantaggiare una precisa categoria.
Nel caso di Levata di Grontardo sembrerebbe addirittura che le segnalazioni del ristoratore al Sindaco abbiano avuto l'effetto contrario: con il tempo gli appuntamenti enogastronomici di piazza sono andati aumentando. In questo piccolo comune di 1400 anime Barbieri ha contato ben 35 giorni di festa. Il risultato? Locali, non solo il suo, vuoti! «I bar in piazza - ha dichiarato Barbieri - aspettano che piova per poter vendere qualche caffè». «Sono anche presidente grossisti di bevande Ascom di Cremona - ci ha spiegato Barbieri - e consigliere Fipe, sempre a Cremona. Da qui è partita una prostesta attraverso il quotidiano locale, ma il risultato è stato che gli organizzatori hanno scritto valaghe di lettere a loro difesa provocando unicamente controlli a tappeto nei locali e non nelle feste contestate. Bisognerebbe intervenire, ma le leggi attuali non lo consentono...».
Settembre 2007
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Egr. Sig. Sindaco
Dott. Ivan Scaratti
Levata, 25 Settembre 2007
Egregio Sig. Sindaco,
le invio questa lettera per farle conoscere alcune mie osservazioni.
Avendo due attività domiciliate a Levata chiedo a Lei e ai gruppi consiliari di intervenire dov'è possibile. La Via Giovanni XXIII è sempre sporca, con un'asfaltatura carente, con buche ben visibili da anni che potrebbero causare danni alle persone, faccio notare che non viviamo in una metropoli.
La sera, nel momento in cui l'attività di ristorazione è in pieno svolgimento (ore 20:00 – 23:00) si sente un odore nauseabondo di letame di varia provenienza. Inoltre le ricordo che la segnaletica e la cartellonistica che dovrebbe segnalare Levata è pressoché inesistente. Le persone che provengono da Cremona non sanno dov'è Levata, come quelle provenienti da via Mantova, da Brescia - via Robecco - Corte de' Frati e dalla zona bresciana via Pralboino - Milzano - Seniga.
A Levata ci sono altre attività e penso che abbiamo lo stesso problema: quello di essere trovate. Vedo anche una carenza da parte di questa amministrazione nel valorizzare il paese, le sue attività e le sue ricchezze. Compito Vostro è di valorizzare, incentivare, essere vicino ai Vostri cittadini, aiutando il loro operato. Quello che constato giorno dopo giorno è esattamente il contrario. Le ricordo che dovere di chi governa è governare per tutti, di fare il bene di tutti, di creare un ambiente per tutti. Far conoscere il paese vuol dire anche incentivare la creazione di nuove attività artigianali e commerciali, offrendo loro opportunità e appetibilità di aree e pacchetti particolari (sgravi fiscali, ecc..). Troppo spesso noto la totale mancanza di vicinanza, di rispetto verso chi ha un'attività nel Comune, nel mio caso quella di somministrazione di bevande e alimenti, unica nel paese, che si sta facendo conoscere nel circondario.
Inoltre constato stupito che nel nostro Comune continuamente si organizzano cene in ambienti pubblici. Mi sembra che l'unica cosa che sa fare la vostra amministrazione è organizzare o sostenere feste culinarie che, a quel che si vede, sono destinate a una minoranza della popolazione.
Non voglio e non è nelle mie intenzioni criticare e bloccare iniziative sane di comunità, di letizia e di valorizzazione delle varie identità ( volontariato, sport, ecc.) anzi, ma fare una cena alla settimana qual è lo scopo, ciò è di difficile comprensione. Con stima, cordialmente saluto.
Mario Barbieri
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Dicembre 2008
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Egr. Sig. Sindaco
Dott. IVAN SCARATTI e p.c.
i Gruppi Consiliari
il Segretario Comunale
del Comune di Grontardo
Levata di Grontardo, 15 Dicembre 2008
Egregio Sig. Sindaco,
le scrivo per mettere sulla carta quanto dettole tre giorni fa, in merito alle continue cene, tenute nei locali scolastici e comunali e per riferirle le mie
perplessità e contrarietà. Già nel 2007 le avevo inviato una lettera che comunque non ha prodotto alcun risultato, anzi al contrario, nonostante il periodo di grande difficoltà della piccola impresa, dall'amministrazione non è venuto nessun aiuto, sostegno e interesse; invece continua il vostro agire nel creare danno alle attività in essere. Vorrei capire lo scopo della cena tenutasi il 29/11/08 nella scuola e palestra di Grontardo, chi paga luce, gas e quant'altro, lo scopo di tante cene da lei approvate, la loro regolarità!
Un conto è fare beneficenza, un conto è far diventare gli ambienti comunali un'osteria o un club. I danni sono a caduta per le attività esistenti nel paese e nelle attività dei paesi circostanti.
è comunque di attualità la lettera inviatole il 23/09/07 e quella del 2006 che la invito a rileggere (cartellonistica ecc.). Alle problematiche allora descritte aggiungo oggi la mancanza di sicurezza nel paese (solo io ho avuto tre visite nell'anno), la forte velocità dei veicoli passanti a Levata con il semaforo non più modulato sui 50 km, la pulizia delle strade di Levata. Sarebbe inoltre opportuno sapere con chiarezza il piano viabilità che seguirà alla costruzione del casello autostradale di Corte de' Frati e cosa prevede il piano regolatore in merito.
Con stima, cordiali saluti
Mario Barbieri
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