Raccogliendo le sollecitazioni di Arthob, l'associazione dei ristoratori bresciani, e del consorzio Cuochi di Lombardia sul problema delle troppe feste di piazza organizzate a discapito della ristorazione, ora scende in campo anche la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), che sta raccogliendo dati sul fenomeno in un 'Libro bianco” da presentare alle varie amministrazioni comunali. Attraverso le parole del direttore generale Edi Sommariva, denuncia una riduzione dell'80% degli incassi per i ristoratori dovuta al dilagare di sagre e feste di piazza. Una posizione che "Italia a Tavola" è ben lieta di valorizzare dopo aver evidenziato il problema sollevato da Arthob e Cuochi di Lombardia.
«Le sagre stanno dilagando - commenta in particolare Sommariva. Ognuno si inventa le cose più strane. Abbiamo cominciato a raccogliere dati sulla Toscana, da cui emerge che sono innanzitutto troppo frequenti, poi durano in media una settimana e penalizzano gli incassi dei ristoratori in media del 25% e fino a punte dell'80%. Inoltre, il tutto avviene senza nessun tipo di controllo igienico-sanitario. Il problema non sono le sagre in sé, perché quelle che hanno radici storiche o significato religioso sono anzi un valore aggiunto, ma ci vuole misura nel proliferare di eventi in piazza per raccogliere risorse».
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