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Anche i ristoratori italiani all'estero prendono posizione sulle feste di piazza

I cuochi italiani che lavorano all'estero, associati al Gvci (Gruppo virtuale cuochi italiani), leggendo le notizie pubblicate su Italia a Tavola prendono posizione riguardo al dibattito sulle sagre e feste di piazza, accusate di danneggiare le attività dei ristoratori locali

 
22 luglio 2009 | 17:24

Anche i ristoratori italiani all'estero prendono posizione sulle feste di piazza

I cuochi italiani che lavorano all'estero, associati al Gvci (Gruppo virtuale cuochi italiani), leggendo le notizie pubblicate su Italia a Tavola prendono posizione riguardo al dibattito sulle sagre e feste di piazza, accusate di danneggiare le attività dei ristoratori locali

22 luglio 2009 | 17:24
 

 Anche all'estero i ristoratori e cuochi italiani leggono Italia a Tavola e prendono posizione nell'ambito dei dibattiti e delle notizia d'attualità che coinvolgono il loro settore. Numerose telefonate e mail sono già pervenute alla nostra redazione sulla vicenda delle sagre e feste di piazza. Il caso sollevato da Arthob e da Cuochi di Lombardia, attraverso le parole di Ruggero Bonometti, sul problema delle troppe feste di piazza organizzate a discapito della ristorazione ha raccolto le adesioni di molti operatori.

Dal dibattito è emerso, finora, che questi eventi risultano essere quasi "tutelati" da una sorta di buonismo diffuso. Tendenza che però deve anche essere in grado di distinguere le feste commerciali, di quelle che fanno cassetto, da quelle che veramente possono avere delle finalità di natura benefica. Su questi ultimi i ristoratori non battono ciglio, anzi, se necessario sono i primi a darsi da fare per la buona riuscita. Il problema sono le numerosissime feste ideate e condotte da chi, approfittando di una sorta di paradiso fiscale e di pseudoanarchia, riesce ad incassare decine di migliaia di euro con estrema facilità.

La questione ha addirittura oltrepassato i confini nazionali, catturando l'attenzione dei cuochi italiani che lavorano all'estero, appartenenti al Gvci (Gruppo virtuale cuochi italiani). Prendendo spunto dagli articoli pubblicati su www.italiaatavola.net, esprimono la propria posizione dando pieno consenso all'iniziativa bresciana - emersa da una tavola rotonda alla quale hanno preso parte Arthob, Cuochi di Lombardia, Ascom-Fipe, Confesercenti e istituzioni bresciane - di coinvolgere maggiormente i ristoratori nelle iniziative di piazza e arrivare ad un impegno degli enti per maggiori controlli sulle attività degli ambulanti.


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