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Sagre e alcol ai minori Sono molte le cose da cambiare

di Alberto Lupini
direttore
 
01 settembre 2009 | 15:52

Sagre e alcol ai minori Sono molte le cose da cambiare

di Alberto Lupini
direttore
01 settembre 2009 | 15:52
 

Sarà perché la crisi ha colpito duro, o forse perché durante le ferie il mondo dell'ospitalità e della ristorazione gioca un ruolo centrale. Fatto sta che l'estate 2009 si è finora caratterizzata per vicende che hanno avuto per protagonisti i pubblici esercizi, con non poche ricadute anche a livello politico. Mai come quest'anno l'opinione pubblica si è infatti resa conto del ruolo che svolgono, o dovrebbero svolgere, gli operatori del settore e finalmente se ne discute non solo fra gli addetti ai lavori.

Il nostro network, attraverso il quotidiano online e la newsletter settimanale, ha tenuto costantemente alta l'attenzione su quattro temi che rappresentano emblematicamente altrettante gravi storture che limitano pesantemente il comparto e che non aiutano certo il rafforzamento della filiera agroalimentare: sagre, alcol e adolescenti, disinteresse degli enti locali per il turismo enogastronomico e garanzia dei prodotti alimentari. Questioni a cui nel mensile di settembre dedichiamo non a caso ampio spazio, convinti che non si tratta delle solite discussioni estive.

La questione più forte è quella delle troppe sagre, spesso senza senso e prive di legami con il territorio, che danneggiano i ristoranti. Sul tema sollevato dall'Arthob di Brescia e dal neonato Consorzio cuochi di Lombardia, e da noi portato alla ribalta nazionale, abbiamo registrato adesioni da tutta Italia, tanto che la Fipe è scesa formalmente in campo rilanciando la nostra richiesta alla politica per regolare una situazione ormai insostenibile per la concorrenza sleale ai ristoratori, per l'evasione fiscale e il mancato rispetto delle normative igienico sanitarie. Non meno importante è la delicatissima questione dell'abuso del consumo di alcol da parte degli adolescenti che ha portato il Comune di Milano ad adottare, primo in Italia, provvedimenti da tolleranza zero. E ciò, nonostante la colpevole negligenza di molti gestori di locali notturni, che non rispettano le leggi, e il patetico tentivo di copertura degli stessi da parte del sindacato dei locali da ballo, che parla di 'proibizionismo”.

Di non poco conto è poi la sostanziale assenza, salvo lodevoli eccezioni, di politiche coerenti degli enti locali per sostenere il turismo enogastronomico valorizzando e garantendo la qualità. Del resto non potrebbe essere altrimenti visto che la politica italiana continua a giocare su questi temi con un rincorsa per etichettare tutto, quasi questo fosse l'unico strumento, aprendo però al tempo stesso varchi devastanti come nel caso delle proposte di legge sulla grappa fai da te.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net


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01/09/2009 15:52:00
5) Serve al più presto una regolamentazione delle sagre... altrimenti la ristorazione rischia sul serio
Buongiorno direttore. Innanzitutto volevo farle i complimenti per la competenza e la professionalità con la quale ha trattato il tema delle numerosissime sagre e la concorrenza sleale che fanno a noi ristoratori. Chi le scrive è un gestore di un ristorante sul confine delle province di Modena e Ferrara che nel periodo da maggio a ottobre (perchè alcune si ripetono anche ad ottobre o novembre) è circondato anche da 5/6 sagre contemporaneamente. Può immaginare l'impatto sulle entrate quale può'essere. Speriamo di arrivare al più presto ad una regolamentazione di queste manifestazioni prima che sia troppo tardi per noi ristoratori.


01/09/2009 15:52:00
4) Sagre: la Fiepet-Confesercenti di Brescia rivendica le sue attività
Egr. direttore, ho letto il fondo del nuovo numero di Italia a Tavola e noto con disappunto che continua la citazione di Fipe quale fosse l'unico sindacato di categoria che si muove sulle questioni. Eppure sulla questione delle feste e sagre Fiepet Brescia ha svolto un lavoro che pure avete a suo tempo citato e ha indicato un percorso di lavoro che continuerà nei prossimi mesi, ma l'unico ricordato per essere sceso in campo (?) è Fipe. Una svista, una dimenticanza o forse l'attitudine a considerare solo coloro con i quali si hanno relazioni omettendo di verificare se anche altri abbiano svolto qualche iniziativa. In ogni caso continueremo a cercare di svolgere al meglio la nostra funzione di rappresentanza delle imprese della ristorazione senza inseguire i vari comitati, gruppi e associazioni che nascono in ogni campanile e in ogni gruppo o sottogruppo della categoria, concentrandoci su quelle che riteniamo siano o possano essere le questioni di rilevanza generale per le imprese.
Cordiali saluti


01/09/2009 15:52:00
3) Fiepet-Confesercenti è carente nell'informazione
Gent. Dottor Nember,
Nessuna dimenticanza o svista. Vorremmo poter valorizzare al massimo anche l'attività sindacale della Confesercenti, oltre a quella della Fipe o delle altre associazioni, ma se non ce ne viene data l'occasione non lo possiamo fare. Mi spiego meglio. Le citazioni ripetute di Fipe (che come avrà notato non sono solo in positivo o neutrali, ma spesso sono anche di forte critica, prenda il caso della posizione ridicola della federazione dei locali da ballo sul consumo di alcol fra gli adolescenti) riguardano decisioni assunte a livello nazionale, cosa che per un quotidiano a diffusione nazionale come il nostro sono fondamentali. Escludo invece che esista una qualche relazione fra noi e la Fipe, tanto più che quel sindacato (utilizzando anche soldi pubblici come quelli della Fiera di Milano) ha un rapporto preferenziale ed esclusivo con una testata specializzata nel mondo dei bar.

La Confesercenti, mi sia consentito, difetta forse un po' di comunicazione... o almeno non fornisce a "Italia a Tavola" adeguate informazioni come invece fa la Fipe o la casa-madre Confcommercio. E non possiamo essere noi a supplire a questa carenza. Nel caso specifico delle sagre abbiamo ripetutamente dato notizia delle meritorie iniziative assunte dalla Fiepet-Confesercenti di Brescia. Non ci sono però giunte informazioni su posizioni assunte ad altri livelli dal suo sindacato. Può essere un nostro errore, ma temo sia invece una questione legata alla mancanza di comunicazione, come ho indicato prima.

Nel merito del mio editoriale, a cui lei si riferisce, mi permetto di ricordare che si tratta di una sintesi di temi ripetutamente presentati ai nostri lettori (comprese quindi le iniziative di Fiepet-Confesercenti Brescia). Sul piano generale ho ritenuto importante richiamare una presa di posizione nazionale non certo scontata come quella della Fipe che, al suo interno e nell'ambito più generale della sua confederazione, ha a che fare con la potente lobby degli ambulanti che sono chiamati direttamente in causa sulla questione sagre. Detto ciò le confermo la nostra scelta di fondo giornalistica di dare spazio sempre e comunque a tutte le voci e a tutte le posizioni (prendendo anche posizione quando è necessario) che sono utili al mondo della ristorazione e più in generale a quello delle filiere dell'enogastronomia e del turismo, e in questa prospettiva la invito a tenerci sempre informati sulla vostra attività.


01/09/2009 15:52:00
2) Risposta a Nember: dobbiamo unire le forze per sfondare il muro che frena il lavoro del ristoratore
Gentile Signor Nember, ho molto rispetto nel lavoro svolto da lei e la Confersercenti, per quanto riguarda il problema sagre, in questo momento la contraddico per quanto riguarda Italia a Tavola, in più articoli abbiamo nominato l'operato di Confesercenti e non abbiamo nascosto il fatto, che noi crediamo e aspettiamo l'appoggio molto importante dei sindacati di categoria, per poter controbattere il problema. Dobbiamo anche dare merito al direttore Alberto Lupini, il quale ha aperto il cuore per la ristorazione, esponendosi anche in affermazioni contro la Fipe (in un articolo che forse le è sfuggito) ed altri enti, per spronare il cambiamento, anche se a tutt'oggi non vedo un cambiamento in vista, attendo anche risposte dalle amministrazioni che tacciono, e fanno finta di niente. Spero solo che i ristoratori non pensino che non crediamo più in quello che abbiamo fatto, anzi abbiamo bisogno anche di loro per non mollare il colpo, e perseverare in questa strada di contestazioni verso i problemi che ci affliggono. Quello che chiedo a lei, sapendo e conoscendo la persona distinta che è, di non cadere in discussioni di potere politico, tra sindacati, ma di unire le forze per sfondare questo muro che ci frena il lavoro, e di portare positività nel nostro settore che ne abbiamo bisogno.


01/09/2009 15:52:00
1) Serve al più presto una regolamentazione delle sagre... altrimenti la ristorazione rischia sul serio
Buongiorno direttore. Innanzitutto volevo farle i complimenti per la competenza e la professionalità con la quale ha trattato il tema delle numerosissime sagre e la concorrenza sleale che fanno a noi ristoratori. Chi le scrive è un gestore di un ristorante sul confine delle province di Modena e Ferrara che nel periodo da maggio a ottobre (perchè alcune si ripetono anche ad ottobre o novembre) è circondato anche da 5/6 sagre contemporaneamente. Può immaginare l'impatto sulle entrate quale può'essere. Speriamo di arrivare al più presto ad una regolamentazione di queste manifestazioni prima che sia troppo tardi per noi ristoratori.




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