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Roero

Indifferenza degli enti e cattivo gusto frenano il turismo italiano

di Alberto Lupini
direttore
 
25 agosto 2009 | 10:25

Indifferenza degli enti e cattivo gusto frenano il turismo italiano

di Alberto Lupini
direttore
25 agosto 2009 | 10:25
 

La boccata d'ossigeno garantita dal tradizionale periodo delle ferie estive c'è stata. Forse in misura inferiore a quanto si auguravano in molti, ma in ogni caso in controtendenza rispetto all'andamento della congiuntura, mai così nera da almeno quarant'anni. Al di là di un bilancio che nelle prossime settimane andrà fatto con rigore, si può già fin d'ora dire che nella generale flessione del mercato (meno giorni di presenza e magari riduzione del livello dell'ospitalità scelta...) il sistema turistico italiano ha evidenziato ancora una volta molti dei suoi limiti strutturali su cui è indispensabile intervenire.

A memoria degli addetti ai lavori e del neo ministro Michela Vittoria Brambilla ci piace ricordare solo alcuni dei punti più negativi, perché purtroppo è di questi che si è maggiormente parlato in Italia e nel mondo. I più tristi sono i casi delle accertate evasioni fiscali di molti operatori. Per carità, lavorare in nero, soprattutto in tempi di crisi, può essere un modo per sopravvivere. Ma frodare totalmente l'Agenzia delle entrate e fare concorrenza sleale agli operatori in regola (che sono poi la maggioranza) è davvero inaccettabile. Più rigore, come sollecitiamo da tempo, non può che fare bene al settore e alle casse dell'erario.

Ma ci sono anche altri sintomi di come il turismo italiano zoppica e non può purtroppo contare sul sostegno convinto di istituzioni, spesso locali, che pure non hanno molte altre fonti di entrata sicure per il territorio. I rifiuti nella Grotta azzurra di Capri ne sono un esempio preciso. Come pure la schifezza del traffico di barconi che continua a riempire di orde di turisti indisciplinati e rozzi l'arcipelago della Maddalena. Per non parlare, sempre per restare in Sardegna, dello schifo della gestione del parco dell'Asinara dove, solo perché 'grandi elettori” del Comune di Porto Torres (a cui fa capo il parco) lo consentono, i pescatori 'professionisti” possono gettare reti e palamiti (palangari) nelle aree interdette a chiunque contando sulla sostanziale ignavia delle autorità preposte ai controlli. E tutto ciò mentre le spiagge di tutta la Sardegna, salvo qualche lodevole eccezione, sono abbandonate alla sporcizia o affidate alla gestione di personaggi quanto meno discussi come Briatore.

Ma il peggio del modo di fare turismo all'italiana è rappresentato dai tanti, troppi, Comuni che non trovano di meglio che organizzare serate chiamando come attrazione principale un personaggio come il fotografo Fabrizio Corona, star delle cronache solo per un episodio non proprio da premio Pulitzer come Vallettopoli. Altro che turismo culturale: è un vero schifo.

E in tutto ciò c'è anche chi è contento che i turisti italiani (nella percentuale di 6 su 10) si portano a casa come souvenir dei prodotti enogastronomici. La cosa sarebbe il massimo se non fosse che spesso gli acquisti sono fatti in sagre improbabili (vera tragedia del Paese), dove il vino, l'olio, il formaggio o il salame spesso sono quasi un optional. Nel senso che per lo più non sono garantiti da nessuno, sono dei taroccamenti e non rappresentano certo la qualità del territorio visitato. Sempre sperando che non facciano male.

Qualche intervento concreto per rimediare a questi guasti serve con urgenza e contiamo che il ministro Brambilla si dia da fare al più presto per cancellare almeno queste pecche.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net


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© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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25/08/2009 10:25:00
5) Senza uno scatto di reni il turismo non decollerà...
Caro Roberto, temo proprio che non ci saranno grandi mutamenti in positivo. Noi contiamo sul neo Ministro Brambilla, ma se le Regioni (che hanno potere di spesa) non modificano la loro posizione non si saranno miglioramenti a breve. Serve inoltre che il Governo, a tutti i livelli, si dia una mossa. Pensi solo al caos degli aeroporti di Malpensa o Fiumicino sulle valigie (altro che hub internazionali) o ai disservizi costanti di compagnie di traghetto con la Grandi Navi veloci che con la Sardegna obbliga a ritardi di oltre due ore da più di due mesi sulla tratta di Genova Porto Torres. Che biglietti da visita possiamo offrire ai turisti stranieri se le strutture base sono così difettose ? Non si può certo sperare che bastino quattro sagre di prodotti taroccati ad attirare flussi importanti e ad alta capacità di spesa. Non possiamo che augurarci uno scatto di reni da parte di tutti.... ma al momento pare che le cose più importanti del Paese siano le abitudini sessuali dei politici e dei giornalisti, o la gara a chi è più vicino a Vescovi...


25/08/2009 10:25:00
4) Nel settore del turismo manca il valore della cortesia
Sono perfettamente d'accordo e aggiungerei come terzo elemento fondante o affondante la qualità del turismo: la mancanza di cortesia, valore su cui il ns. servizio turistico ha costruito la propria fortuna. La cortesia è altruismo, capacità di accorgersi degli altri, di anticipare le loro attese con sincera e trasparente disponibilità. I cattivi maestri di questi ultimi vent'anni hanno seminato a man bassa arroganza, delirio di onnipotenza, egocentrismo. Sono convinto che non è mai troppo tardi per cambiare, per migliorare, ma bisogna decidersi, politici per primi e volerlo, sarebbe utile che il Ministro ci pensasse e iniziasse a definire strategico tale intervento, partendo proprio dal turismo che è comunque un settore dove ancora il valore della cortesia è presente, ma non fa rumore!


25/08/2009 10:25:00
3) Troppi disservizi per chi non paga in contanti...
Concordo pienamente su tutto, compreso il discorso della cortesia, davvero carente in molte zone del nostro Paese, dove il turista dovrebbe essere trattato, al contrario, con molta attenzione e gentilezza. Aggiungo che in una località rinomata della riviere di Levante, alcuni ristoranti (quanto meno, quelli dove sono andata io) ho visto un cartello su un tavolino "No pos e carte di credito causa guasto" e un altro, dove mi hanno reso la carta dicendo «mi dispiace, si vede che ci sono dei problemi sulla linea». Per non parlare dei negozi di alimentari e gastronomia dove troneggiava il cartello «no carte di credito e bancomat». Motivo? Troppo alte le commissioni. Ho trovato la cosa molto seccante e mi chiedo cosa può pensare un turista straniero trovandosi di fronte a una situazione del genere, considerando che uno, quando viaggia, non credo porti con sé grosse quantità di contante.


25/08/2009 10:25:00
2) Il turismo in Italia migliorerà nei prossimi anni?
Buongiorno signor Lupini,
Mi chiamo Roberto e sono uno dei tanti italiani che vive a Londra. Lavoro nel settore turistico, faccio il bartender in un hotel 5 stelle lusso qui a Londra. Ho appena letto il suo articolo riguardo al turismo in Italia e condivido in pieno quello che ha scritto. Sono in Inghilterra da 3 anni e posso dire che a livello di infrastutture sono avanti, le Olimpiadi nel 2012 sono un esempio. Recentemente sono stato a Berlino, nello stesso periodo c'erano le Olimpiadi e ho avuto la fortuna di vedere lo stadio, lo stesso dove l'Italia nel 2006 è diventata campione del mondo. La mia domanda è: cambierà secondo lei qualcosa nei prossimi anni a livello di turismo in Italia oppure rimarremo il solito fanalino di coda e di conseguenza conviene a noi italiani rimanere all'estero?
Cordiali Saluti


25/08/2009 10:25:00
1) Senza uno scatto di reni il turismo non decollerà...
Caro Roberto, temo proprio che non ci saranno grandi mutamenti in positivo. Noi contiamo sul neo Ministro Brambilla, ma se le Regioni (che hanno potere di spesa) non modificano la loro posizione non si saranno miglioramenti a breve. Serve inoltre che il Governo, a tutti i livelli, si dia una mossa. Pensi solo al caos degli aeroporti di Malpensa o Fiumicino sulle valigie (altro che hub internazionali) o ai disservizi costanti di compagnie di traghetto con la Grandi Navi veloci che con la Sardegna obbliga a ritardi di oltre due ore da più di due mesi sulla tratta di Genova Porto Torres. Che biglietti da visita possiamo offrire ai turisti stranieri se le strutture base sono così difettose ? Non si può certo sperare che bastino quattro sagre di prodotti taroccati ad attirare flussi importanti e ad alta capacità di spesa. Non possiamo che augurarci uno scatto di reni da parte di tutti.... ma al momento pare che le cose più importanti del Paese siano le abitudini sessuali dei politici e dei giornalisti, o la gara a chi è più vicino a Vescovi...




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