Quasi sei italiani su dieci rientrano portando con se un prodotto alimentare tipico del luogo di vacanza che è stato il souvenir preferito dai turisti che hanno trascorso le ferie estive in Italia nel 2009. è quanto emerge da un sondaggio on line condotto dal sito www.coldiretti.it da quale risulta peraltro che, nonostante la situazione di crisi, appena il 12% dei vacanzieri ha rinunciato a qualsiasi tipo di ricordo della vacanza. Il prodotto alimentare caratteristico del territorio come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve è stato il più gettonato con il 58%, ma apprezzati sono stati anche i prodotti artigianali locali (ceramica, oggetto in legno, tessuto, ecc.) con il 25% mentre in calo sono i ricordi più commerciali come cartoline, gadget e magliette che sono stati acquistati solo dal 5% dei turisti.
La tendenza a fare spese utili ha dunque favorito l'acquisto come ricordo nei luoghi di vacanza dei prodotti alimentari tipici da consumare al ritorno a casa con parenti e amici. Dalla mozzarella di bufala in Campania al formaggio Asiago in Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele nelle montagne del Friuli, dal vino Barolo del Piemonte alla Fontina in Valle d'Aosta, dal limoncello campano al Caciocavallo del Molise sono alcuni dei souvenir più richiesti dai turisti per portare un ricordo "appetitoso" dei luoghi di vacanza. Una tendenza in rapido sviluppo favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verificata nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, feste e sagre di ogni tipo.
Il turismo enogastronomico vale infatti cinque miliardi e si conferma il vero motore della vacanza made in Italy che è l'unica nel mondo a poter offrire 182 denominazioni tutelate dall'Unione europea e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt). Specialità nostrane che possono essere acquistate nella grande varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre ai diciottomila agriturismi, 60.700 tra frantoi, cantine, malghe e cascine dove comperare direttamente dai produttori senza intermediazioni.
La novità dell'estate 2009 è stato però l'apertura in molte città e località turistiche dei marcati degli agricoltori di campagna amica (www.campagnamica.it) organizzati dalla Coldiretti dove è possibile fare acquisti di prodotti genuini direttamente dal campo alla tavola alla tavola.
Il prodotto tipico locale piace anche agli stranieri come dimostra una ricerca dell'Istituto Piepoli-Leonardo-Ice nella quale si evidenzia che a mantenere vivo il ricordo dell'Italia per quasi uno straniero su due (45%) sono proprio il cibo e il vino made in Italy. Ad essere particolarmente attratti dalle specialità alimentari made in Italy sono nell'ordine i cittadini svedesi (70%) e americani (58%), mentre il gradimento è più basso per quelli cinesi (31%) e per i russi (28%) che preferiscono i prodotti della moda.
Quale souvenir è il preferito nel luogo di vacanza?
Un prodotto agroalimentare tipico, caratteristico del territorio: 58%
Un prodotto artigianale (ceramica, oggetto in legno, tessuto, ecc.): 25%
Un ricordo commerciale (cartoline, gadget, maglietta, ecc.): 5%
Niente, per risparmiare: 12%
Fonte: Sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it