ROMA - Si pensava che le sagre e la ristorazione non potessero andare d'accordo. Ma ora non sarà più così grazie all'accordo tra la Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, e l'Unpli, Unione nazionale delle Pro loco d'Italia, che hanno firmato oggi, 11 giugno, a Roma nella sede di Confcommercio-Imprese per l'Italia, un protocollo d'intesa per la tutela e la valorizzazione delle sagre 'autentiche” in cui i ristoratori giocheranno un ruolo chiave.
«C'è un momento per la promozione del prodotto agroalimentare e c'è il momento della sua elaborazione per portarlo con un valore aggiunto sulla tavola - hanno commentato Aldo Cursano, vice presidente vicario Fipe, e Claudio Nardocci, presidente dell'Unpli -. Alle sagre spetta il primo compito; ai ristoranti il secondo. La promozione di un alimento è importante per invogliare le persone ad andare al ristorante per assaporarlo cucinato in un certo modo o in un tal altro. E viceversa. La ristorazione deve esaltare la materia prima. Sagra e ristorazione devono rimanere due linee distinte fra loro, pur convergendo verso lo stesso obiettivo: promuovere il territorio e la sua espressione culturale che ne costituisce la ricchezza. Il tutto a garanzia della qualità soprattutto per il consumatore».
Un'unione di forze e d'intenti per riaccendere i riflettori sulle risorse e sulle bellezze tipiche della cultura italiana. Le due associazioni con questo protocollo vogliono promuovere un modello di valorizzazione e di tutela delle sagre 'autentiche” contro il continuo moltiplicarsi di quelle 'tarocche” che fanno male alla ristorazione e al territorio. Un modo per dire basa alla sagra del pesce in montagna o quella con i prodotti stranieri che hanno solo fini economici, creano confusione nel consumatore e non promuovono il territorio, né le tradizioni gastronomiche.
Fipe e Unpli lavorano per un obiettivo comune: le sagre come patrimonio che va difeso e valorizzato per la sopravvivenza e la riscoperta delle tradizioni enogastronomiche, vera e propria ricchezza della cultura italiana. La Fipe si interessa della promozione dei sistemi turistici locali anche attraverso la valorizzazione delle tradizioni culinarie italiane, riferendosi in particolar modo alle produzioni tipiche dei territori. L'Unpli invece, tramite ogni singola Pro loco, si occupa di promuovere il territorio, le tradizioni culturali e le produzioni tipiche che vengono fatte conoscere al pubblico attraverso l'organizzazione di sagre. Con il protocollo le due associazioni attiveranno percorsi formativi affinché gli operatori territoriali abbiano le conoscenze e le esperienze necessarie per assicurare lo svolgimento delle manifestazioni nel pieno rispetto delle leggi.
E grazie al protocollo è pace fatta tra la ristorazione e le sagre: «La ristorazione - ha spiegato Cursano - diventa lo strumento della trasformazione e della valorizzazione di quel prodotto da poter offrire nel piatto cucinato durante tutto il corso dell'anno. Solo così si può valorizzare la vera enogastronomia locale e le ricette ad essa connesse».
Non più concorrenza sleale, dunque, ma collaborazione con al centro la tutela e la promozione dell'enogastronomia e del vero made in Italy.
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