Prima i fatti. La Confesercenti Firenze, In Your Tuscany (un portale del territorio) e Cescot hanno organizzato per lunedì 24 settembre, alle ore 15 presso l'Auditorium della Confesercenti, un incontro con TripAdvisor sul tema 'Come sfruttare al meglio la propria presenza sul sito di recensioni più grande del mondo”. Un appuntamento a cui parteciperà Vittorio Deotto (territory business development manager), il 'capo” della sezione italiana del sito americano.
Risolto un dovere di cronaca, non si può fare finta di nulla di fronte alla grandiosa stupidaggine di un sindacato come la Confesercenti che si presta a fare da garante e sponsor al portale oggi sotto accusa per la scelta di favorire l'anonimato dei commenti, nonché tutta una serie di iniziative collaterali che fra concorrenza sleale e ricatti danneggiano molti ristoranti e colpiscono al cuore un sistema che dovrebbe puntare sulla qualità e sulla trasparenza.
L'iniziativa, che ha anche lo scopo di presentare le attività commerciali e a pagamento del portale dove più diffusa è la pratica del taroccamento delle recensioni, risulta vergognosa per almeno due ragioni. In primo luogo è palese la volontà del secondo sindacato italiano del settore di cercare una sorta di visibilità mettendosi in alternativa alla Fipe-Confcommercio, che proprio da Firenze ha lanciato la sua campagna nazionale contro le pratiche disoneste che vengono effettuate su TripAdvisor. In secondo luogo perché con questa modalità sfida in modo sfacciato il settore della ristorazione e i consumatori che, grazie anche alle inchieste effettuate dai più importanti quotidiani nazionali nelle scorse settimane, hanno potuto capire qual è il marcio e l'imbroglio che in Europa sta dietro un portale come TripAdvisor, non a caso condannato a Parigi e Londra per pratiche lesive della concorrenza e distorsione del mercato.
Che di fronte ad un'evidente difficoltà di immagine di TripAdvisor, la Confesercenti, che pure per statuto dovrebbe tutelare le piccole imprese, si presti a fare da 'stampella” è una cosa che ha dell'incredibile. Così fa solo il gioco del portale americano e indebolisce l'intero settore della ristorazione che da sindacati che hanno stretto un'alleanza nazionale in Rete Italia, dove ci sono sia Confcommercio sia Confsercenti, si aspetta una coerenza di comportamenti. è un po' come il detto popolare sul marito che per far dispetto alla moglie si prende a martellate i testicoli...
Proprio l'evidente sfida di Firenze dovrebbe portare Fipe e Confcommercio ad interrogarsi se può davvero continuare ad esistere un patto d'azione con la Confesercenti quando è così palese la scelta di andare su strade contrapposte. Anzi, di fronte a un esempio come questo è forse il caso che nella Fipe ci si decida finalmente ad alzare il tono e la qualità delle iniziative di tutela del settore. Se su una battaglia di civiltà e trasparenza come quella contro TripAdvisor la 'concorrenza” porta la Confesercenti a fare errori così clamorosi, è forse il caso di mettere finalmente in pista iniziative più 'pesanti” per tutelare sul serio il mondo della ristorazione rispetto ai tanti problemi che lo coinvolgono, a partire da una rappresentatività vera a tutti i livelli. L'alternativa è uno smembramento della rappresentanza fra tanti sindacati 'deboli” e capaci solo di immaginarsi qualche spazio d'azione non già per l'autonomia, ma in sudditanza a qualche potentato.
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