Le cause legali e il ricorso ai Tribunali non sono mai la soluzione preferibile. Soprattutto in Italia dove i tempi della Giustizia sono troppo lunghi... Ma quando all'evidenza degli imbrogli e della violazione dei diritti base si risponde con la difesa d'ufficio di un sistema corrotto che pretende di 'guadagnare” facendo danni agli imprenditori onesti,
la via giudiziaria è l'unica soluzione. E nel caso delle
evidenti violazioni compiute con TripAdvisor la strada è più che giustificata, è obbligata. Bene ha quindi fatto la Fipe a ribadire la sua scelta dopo l'infruttuoso incontro con i vertici europei del colosso americano.
Del resto la realtà è sotto gli occhi di tutti: come ci può essere dialogo con chi dichiara 'lotta senza quartiere alle recensioni false”, ma non prende un solo impegno perché i commenti dei presunti clienti di ristoranti o alberghi abbiano un nome e un cognome, nonché la garanzia di una presenza in un locale?
Se poi pensiamo alla presunzione di proporre un qualche accordo con il sindacato per poter 'istruire” i ristoratori sui vantaggi dell'utilizzo di TripAdvisor veramente c'è da indignarsi. Ora la soluzione è solo quella di avviare una serie di cause che, col sostegno dell'ufficio appositamente istituito dalla Fipe, ci portino a vincere quella che è una battaglia per la libertà di opinione vera e per la trasparenza. Così come è già successo a
Parigi e
Londra.
Certo non sarebbe male che dai politici giungesse qualche iniziativa o che della questione se ne occupassero le authority della concorrenza e della comunicazione, ma tant'è, per il momento possiamo anche andare avanti da soli. Per parte nostra siamo a disposizione per segnalare e denunciare tutti i ricatti o le porcherie subite da ristoratori o albergatori per le false recensioni.
Siamo certi che prima o poi le associazioni dei consumatori si accorgeranno che i commenti tarocchi sul web danneggiano anche i clienti. Anzi, forse soprattutto loro. Indirizzare in modo subdolo e criminale verso un locale o un altro, alla fine non fa l'interesse di chi deve sedersi ad un tavolo o trovare un buon hotel per dormire. Già il sistema è stato abbastanza colpito dalle
guide cartacee che, ancor oggi, attribuiscono punteggi a locali chiusi da anni...
L'illusione che il web potesse aprire spazi di maggiore responsabilità e trasparenza è stata un vero bluff.
Recensioni vere (non importa se negative o positive) aiutano il gestore e i consumatori. L'imbroglio fa male a tutti.
Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.netArticoli correlati:
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