Ora che non girano più le veline governative sulla supposta estraneità dell'Italia rispetto alla crisi internazionale, è scattata la gara a chi sta peggio. E in questo clima non può ovviamente mancare il settore dell'Horeca, dove - finita la sbornia dei comunicati propagandistici dell'ex Ministro Brambilla - si cominciano a tirare le somme. E i numeri, soprattutto per la ristorazione di qualità, sono sconsolatamente in rosso.
Di fronte a un tale momento di recessione generalizzata è inevitabile che il fuoricasa si trovi a pagare un prezzo alto. Anche perché sconta lo stato di sostanziale abbandono in cui è stato lasciato negli ultimi anni dai vari Governi. Nonchè la mancanza di una rappresentanza sindacale seria che ha fatto spesso melina coi politici o ha tutelato solo gli interessi delle grandi catene (da Autogrill a McDonald's) e dei locali notturni.
è peraltro giunto il tempo delle grandi riforme e di un salto di qualità che coinvolga anche i ristoratori facendone le avanguardie della tutela della salute dei cittadini-consumatori e della promozione dei prodotti agricoli di qualità. Qualcosa si sta finalmente muovendo, ma oggi più che mai è meglio evitare di piangere sul latte versato e spingere perché il nuovo Governo Monti metta fra le priorità anche la partita dell'alimentazione.
In attesa di ciò è però importante che i ristoranti possano agire con serietà e con meno vincoli psicologici. E fra i tanti esistenti è necessario sottrarsi almeno al gioco sempre più pesante dei 'ricatti” che vengono dal mondo del web, dove
sedicenti critici o improvvisati degustatori sembrano volere dettare delle regole del gioco basate spesso sull'ignoranza o, peggio, sulla speculazione economica. Il riferimento è alla troppa confusione che si è creata fra siti di informazione e siti commerciali di presunta critica. Già abbiamo avuto modo di parlare di come anche un colosso quale
TripAdvisor sia stato costretto a pagare una multa a Parigi per l'imbroglio di fornire informazioni sbagliate sulle condizioni di un albergo o sulla sua disponibilità di camere, spingendo ovviamente verso altri hotel presenti a pagamento sul portale.
Una situazione che vale peraltro anche per i ristoranti e che ha creato uno stile per cui grandi e microscopici blog in Italia fanno a gara nell'ospitare giudizi senza data e senza firma, senza alcun controllo o, peggio, all'insegna del solo sputtanamento di un locale. E il tutto in assenza di elementi certi. Valutazioni negative che restano magari per anni a infangare imprese che l'estensore non ha mai nemmeno visitato. E spesso, non dimentichiamolo, ci sono anche i ricatti delle critiche negative per riuscire ad accaparrarsi qualche pubblicità in più...
Sono molti
i ristoratori che ci hanno segnalato la realtà di questo mondo di critici di professione o improvvisati che si inventano blog o siti di pretesa informazione che sparano sentenze su alberghi o ristoranti, senza tenere conto delle conseguenze nel lungo periodo e incuranti della deontologia giornalistica.
Sarebbe, invece, utile avere un minimo di regole che partano dall'obbligo di qualificarsi quando si fanno delle critiche. E nel caso di valutazioni su ristoranti si deve almeno dimostrare di avere pagato il conto. Questo per smetterla con l'andazzo per cui sui siti non giornalistici si arriva anche agli insulti e alla concorrenza sleale del vicino o dell'ex dipendente…
Una situazione che non si deve più accettare in silenzio. Anche perchè in tempi di crisi come questa, ingiustificate critiche anonime possono creare serie conseguenze per le famiglie che lavorano seriamente in un ristorante. Da qui l'invito a denunciare la scorrettezza di alcuni siti. L'obiettivo è di creare una sorta di valutazione al contrario su cui i consumatori più accorti possano valutare l'attendibilità o meno di alcune critiche. Come 'Italia a tavola” ci mettiamo quindi a disposizione di chi vuole segnalare cosa non va sui siti di questi "guidaioli" anonimi, sostenendo al contempo chi deciderà di adottare forme di trasparenza e tracciabilità nella valutazioni.
Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.netArticoli correlati:
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