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Codice turismo, sarà modificato? Fipe attende la Brambilla al varco

Nel giro di poche ore entrerà in vigore il tanto contestato Codice del turismo. Nonostante le rassicurazioni da parte del ministro Brambilla, sembra che le proteste della Fipe non avranno effetto, dal momento che il maxi emendamento, che doveva limitare i danni del Codice, potrebbe essere saltato

20 giugno 2011 | 17:18
Codice turismo, sarà modificato? Fipe attende la Brambilla al varco
Codice turismo, sarà modificato? Fipe attende la Brambilla al varco

Codice turismo, sarà modificato? Fipe attende la Brambilla al varco

Nel giro di poche ore entrerà in vigore il tanto contestato Codice del turismo. Nonostante le rassicurazioni da parte del ministro Brambilla, sembra che le proteste della Fipe non avranno effetto, dal momento che il maxi emendamento, che doveva limitare i danni del Codice, potrebbe essere saltato

20 giugno 2011 | 17:18
 



Ultime ore per capire se il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, riuscirà e recuperare rispetto alla frattura con i ristoratori italiani dopo che col suo Codice del turismo aveva allargato a dismisura le maglie di chi può somministrare pasti anche senza i vincoli e le regole che valgono per chi ha una licenza di ristorante o pizzeria che sia. Domani, 21 giugno, entrerà in vigore proprio il contestato Codice e nonostante tutte le sue assicurazioni (non più tardi di venerdì ad una nostra precisa domanda ha risposto che le contestazioni della categoria e in particolare di Fipe erano rientrate), motivi di ottimismo da parte della ristorazione proprio non sembrano essercene. Anzi.

Basti pensare che oggi secondo voci ufficiose il maxi emendamento a cui stavano lavorando Fipe e Confcommercio, d'intesa con il sottosegretario Gianni Letta, per limitare almeno i danni applicando il Codice solo ai distretti turistici, sarebbe saltato e quindi il Codice resterebbe quello verso il quale la Fipe aveva posto pollice verso arrivando al punto di minacciare la richiesta di dimissioni della Brambilla.

Secondo alcune indiscrezioni parrebbe che sia stata la stessa Brambilla, che si sente salda in sella visto lo stretto rapporto personale con Berlusconi, a porre il veto all'emendamento. Per questo venerdì, con una fretta degna forse di miglior causa (l'incontro è stato organizzato in nemmeno 24 ore, senza che i componenti della commissione del Turismo enogastronomico del Ministero fossero informati), si è cimentata nella piccola sceneggiata milanese in cui cuocendo un risotto con Gualtiero Marchesi ha annunciato che in settembre a Milano premierà i ristoratori italiani, anche quelli all'estero, che si sono spesi per la promozione della nostra enogastronomia.

Una specie di contentino a cui avrebbe strappato il sostegno della Fipe ma che potrebbe diventare una fossa per il Ministro se davvero la categoria oggi le si mettesse di traverso sentendosi presa in giro. Vedremo cosa succederà in queste ore di ultime frenetiche trattative, ma non è certo di buon auspicio che a Milano la Brambilla abbia parlato di una ristorazione italiana che conta su 157mila aziende. Un numero che si raggiunge includendo pasticcerie, gastronomie, b&b, ambulanti e locali di ristorazione interni a campeggi o alberghi, e che è in contrasto con numeri che al massimo portano a 90-100mila gli esercizi (dalle trattorie ai locali stellati), dei quali non più di 10mila possono essere definiti 'di qualità”. Giusto ciò che non accetta la Fipe che, in attesa di novità (che speriamo ci possano essere) sarà costretta ad affilare le armi. E già da domani si capirà che aria tira visto che è previsto un incontro fra la Fipe e la Brambilla.


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21/06/2011 15:21:00
2) Una sconfitta di tutti
Caro Walter, Sono mesi che scrivo, e grazie a ITALIAATAVOLA, che se non siamo uniti è inutile che poi ci si lamenta. Alcuni dicono che io vado farneticando, spero di no, non sono ancora il quello stato, ma forse altri si! Qui non è una vittoria della Ministra ma una netta sconfitta di tutte le associazioni. Oltre a fare un esame di coscienza si deve riflettere sul ruolo di tutte le associazioni, divise e mai unite. Si è perso un treno, speriamo che che i prossimi riusciremo a prenderli, è ora delle scelte comune e serie, altrimenti stiamocene a casa e non facciamo le vittime, se questo codice oggi legge è passato è colpa di noi stessi e so già che adesso tutti se la prenderanno con la Ministrona, ma è troppo tardi, abbiamo almeno il buon gusto di fare autocritica e rilanciare una contropoposta seria!


21/06/2011 10:16:00
1) Una legge imposta dall'alto
Campa cavallo che l'erba cresce, i proverbi sono la sintesi di situazioni reali, cosa aspettiamo? Ormai il decreto sul nuovo Codice sul turismo è legge, ci troveremo tutti a criticare, a piangere, a dare la colpa agli altri. In questi mesi tutto si è deciso senza il minimo coinvolgiminto dei diretti interessati. Solo a livello generale è stata data la possibilità di ragionare sul futuro del turismo nel suo insieme. La mancanza di democrazia non può che ripercuotersi sulla non patrecipazione da parte dei diretti interessati. Sarà una legge imposta. Le associazioni si troveranno a gestire senza più il minimo coinvolgiminto dei propri rappresentati. Dirmi deluso è poco, chi come me crede fermamente nella partecipazione associativa. La sfiducia da parte degli associati mi mette a disagio. Quali argomenti porteremo per spiegare questo nostro non coinvolgimento? Care Confcommercio, Fipe-Confesercenti, Fiepet, non è ora di guardare alla terra piuttosto che alla luna?




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