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Ristoranti milanesi al tappeto Expo fa saltare il banco ogni sera

I ristoranti di Milano denunciano un calo di presenze dall'apertura di Expo. È urgente eliminare da subito l'iniziativa dell'ingresso serale a 5 euro che danneggia i locali, come Italia a Tavola aveva segnalato per tempo. L’ultima beffa riguarda i residenti delle zone della movida milanese, dove i locali sono liberi di chiudere oltre le 3 di notte

11 maggio 2015 | 11:29
Ristoranti milanesi al tappeto 
Expo fa saltare il banco ogni sera
Ristoranti milanesi al tappeto 
Expo fa saltare il banco ogni sera

Ristoranti milanesi al tappeto Expo fa saltare il banco ogni sera

I ristoranti di Milano denunciano un calo di presenze dall'apertura di Expo. È urgente eliminare da subito l'iniziativa dell'ingresso serale a 5 euro che danneggia i locali, come Italia a Tavola aveva segnalato per tempo. L’ultima beffa riguarda i residenti delle zone della movida milanese, dove i locali sono liberi di chiudere oltre le 3 di notte

11 maggio 2015 | 11:29
 

Il cibo è il tema centrale dell’Expo di Milano e come tale non stupisce il fatto che i visitatori, oltre che essere attratti dalla portata dell’evento e dalla spettacolarità dei Padiglioni, siano particolarmente incuriositi dai sapori che si respirano all’interno dell’Esposizione universale. Ogni Padiglione offre le specialità culinarie del Paese che rappresenta e, oltre a ciò, ci sono le grandi catene di ristorazione, come Eataly che si preoccupano di soddisfare il palato dei visitatori, per non parlare dello spazio riservato a Identità Golose, dove sono i grandi cuochi stellati ad alternarsi in cucina.



Il risultato è che i Padiglioni e i ristoranti all’interno di Expo sono affollati (anchecse si mangia a prezzi elevati e con piatti di plastica), mentre appena oltre il confine della “grande fiera” la situazione è poco rassicurante. I ristoratori milanesi dichiarano di non aver riscontrato, almeno per il momento, un aumento della clientela, ma al contrario in alcuni casi i locali si sono svuotati, soprattutto per l’aperitivo e la cena, perché i turisti preferiscono Expo, come gli stessi milanesi, forse incuriositi da una nuova proposta.

«Per ora nessun aumento di fatturato rispetto all’anno scorso - dichiara Lino Stoppani presidente della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) - anzi per alcuni ristoranti di fascia media si registra un calo». A rincarare la dose, l’ingresso serale a Expo a 5 euro. Una iniziativa già contestata da Italia a Tavola, e dalle associazioni di categoria, perché dannosa nei confronti dei locali di Milano e dintorni, che a distanza di dieci giorni dall’apertura di Expo, stanno risentendo delle promozioni ben pubblicizzate al suo interno, mentre sembra che nessuno si preoccupi di quello che succede all’esterno.

Il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini ribadisce nuovamente la necessità di un intervento tempestivo per interrompere questa promozione: «Chiedo ufficialmente al sindaco di Milano Giuliano Pisapia e al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni - interviene il direttore Alberto Lupini - di sospendere gli accessi serali a 5 euro, o significherebbe fare una scelta “contro” la ristorazione milanese e a favore degli incassi da capogiro dei ristoranti all’interno di Expo, a partire da Eataly e Identità Golose».

Nonostante i prezzi dei pasti nei Padiglioni o negli altri punti ristoro di Expo siano “stellari”, come li ha definiti Italia a Tavola nel voler mettere in guardia i futuri visitatori, sembra che ciò non basti per dissuadere la folla di turisti dal pranzare e cenare nell’area della grande manifestazione. Perciò una pizza Margherita venduta a 10 euro, o una Paella dal valore stimato intorno ai 16 euro, sembrano essere più appetibili solo perché “targate” Expo, ma saranno altrettanto digeribili quando alla fine della giornata i visitatori si ritroveranno a fare il calcolo di quanto si è speso durante una giornata tra i Padiglioni?



Per chi volesse risparmiare pur pranzando all’interno dell’Esposizione, tra le alternative più vantaggiose c’è quella di McDonald’s, con il suo gelato gratis, a discapito però del messaggio di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” contro lo spreco alimentare, nell’intento di combattere la fame nel mondo. Spingere il pubblico a consumare un pasto presso il colosso mondiale dei fast food nell’anno in cui l’Expo si preoccupa di promuovere una sana alimentazione non giova alla credibilità dell’evento milanese, né tantomeno alla cucina made in Italy e ai ristoranti tipici in città.

L’ultima beffa in ordine di tempo è quella che danneggia i residenti nelle zone della movida di Milano, in particolare sui Navigli, all’Arco della Pace, in corso Sempione, via Sarpi, Ticinese, nel distretto commerciali XX Aprile, piazza Risorgimento, via Cesare da Sesto e Piazza Sant'Agostino, da quando la giunta comunale ha deciso di non regolamentare la chiusura serale dei locali, che se fino a qualche settimana fa era prevista intorno alle 2/3 di notte, oggi è libera, a condizione che sia rispettata la distribuzione di bevande da asporto in contenitori di vetro o latta dopo le 21.00, per una questione di sicurezza, pulizia. In sostanza dopo aver cenato a Expo, il turista è invitato a concludere la serata nei locali milanese, consumando alcol anche fino all’alba, senza doversi preoccupare di recare disturbo ai residenti; senza contare che i locali devono allungare gli orari, magari avendo tenuto aperto a vuoto durante l’aperitivo.

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