Matteo Scibilia, ristoratore e responsabile scientifico di Italia a Tavola, indirizza un lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
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Caro Presidente... caro Matteo,
ci accomuna il nome, anche io mi chiamo Matteo e ho avuto l’onore di conoscerti ad un evento gastronomico a Firenze, quando eri ancora sindaco, complice Aldo Cursano vicepresidente vicario della Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi.
Ho 60 anni. Ho diversi incarichi di responsabilità nel settore della ristorazione. Sono un cuoco ristoratore, quindi un piccolo imprenditore, in provincia di Monza e Brianza, svolgo questo lavoro da oltre 30 anni, insegno Cucina in un istituto di Salesiani qui nel territorio. Sono stato premiato dall’allora ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, con la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per meriti di Cultura e di Scuola, con particolare riferimento alla diffusione della cultura enogastronomica nel nostro Paese. Sono berlusconiano per fede politica, non senza riconoscere al nostro Silvio alcuni errori di percorso.
Ti scrivo perché ho, anzi abbiamo in tanti, qualche perplessità sull’Expo 2015 di Milano. Da mesi, o meglio dal momento in cui l’allora sindaco di Milano, Letizia Moratti, aveva comunicato che la città aveva avuto la meglio su Smirne, in tanti abbiamo creduto veramente che questa Esposizione universale sarebbe stata una opportunità di sviluppo e di ripresa per il Paese. In tanti, e anche tu hai fatto la tua parte, avete promosso l’Expo come una reale, possibile opportunità di creare occupazione, non solo per Milano e dintorni, ma addirittura per tutto il Paese. Naturalmente giudico tutto ciò in nome della tutela del settore dell’enogastronomia e del turismo.
Oggi sul Corriere della Sera è stato pubblicato un articolo, a firma di Elisabetta Soglio, che illustra molti dettagli relativi ai biglietti e agli orari di Expo. A tal proposito la chiusura è fissata alle 23.00, contrariamente a tutti gli altri Expo, con chiusura alle 20.00. La Soglio parla anche di un biglietto serale a 5 euro, per facilitare l’ingresso post-pomeridiano, per frequentare e godere degli oltre 130 ristoranti interni. Se tutto questo è l’Expo, allora il mercato milanese non avrà nessun vantaggio e beneficio, anzi con l’offerta di 5 euro, noi ristoratori rischiamo di perdere anche i nostri clienti abitudinari. Perciò siamo molto increduli di quanto sta avvenendo.
Ciò che chiedo, che ti chiedo, certo che la mia richiesta sia condivisa anche dalla totalità dei miei colleghi, è probabilmente una cosa impossibile: se vuoi che l’Expo sia ricordato come un evento memorabile deve chiudere alle 20.00 e permettere alle centinaia di migliaia di visitatori di spalmarsi sulle nostre attività. Questa sì che sarebbe una boccata di ossigeno per tutti.
L’Expo è già di per se un evento non facile, in più il nostro è dedicato al cibo; non penalizziamo chi da anni lavora nel settore e contribuisce a renderlo tanto rilevante per il nostro Paese.
Matteo Scibilia
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