Ancora guai per la Nutella, che si sta trasformando in una vera e propria 'croce e delizia” per i palati. L'Alta corte regionale di Francoforte ha stabilito che l'etichetta della Nutella è ingannevole: metterebbe più in evidenza l'apporto di minerali e vitamine che di grassi e carboidrati. La Ferrero è stata intimata di cambiarla se non vuole incorrere in una multa di 250mila euro per ogni vasetto 'bugiardo” messo in vendita.
La Ferrero ha già annunciato che si appellerà alla Corte federale perché «l'etichettatura attuale è chiara e comprensibile» e rispetta «tutte le indicazioni legali».
Dopo la tassa francese sulla Coca Cola e quella danese sui grassi, anche un altro importante stato europeo come la Germania si sta preoccupando della salute della sua popolazione, in particolare per prevenire l'obesità infantile.
Intanto la sentenza susciterà senz'altro in grande interesse. Primo perché vede contrapposti un marchio come quello Nutella e la potente associazione federale dei consumatori tedeschi, il Bundesverband der Verbraucherzentralen . Secondo perché per la Ferrero il mercato della Germania è uno dei più importanti a livello europeo.
In Germani, Nutella è lo sponsor della nazionale di Cesare Prandelli così come di quella di Joegi Loew. Ed è proprio contro questa associazione buono&sano che il Bundesverband der Verbraucherzentralen ha centrato la sua istanza. Sulla scia del dibattito Ue per la messa al bando di campagne salutistiche di prodotti non proprio tali. «Perché il fatto è che non si vuole demonizzare nessuno, ma dare al consumatore la possibilità di capire e inserire un certo prodotto nel modo più corretto possibile nella sua dieta», dicono dall'italiana Altroconsumo.
«Per la Nutella le percentuali del fabbisogno giornaliero di grassi e carboidrati - sta scritto nei documenti del Bundesverband der Verbraucherzentralen ripresi dalla Welt - sono riferite a 15 g, mentre quelle di minerali e vitamine stampate in altro colore sull' etichetta sono riferite a 100 g». E ancora: «Per raggiungere la quota di vitamine indicata nell' etichetta si dovrebbe consumare un quarto del barattolo». Da qui la sentenza del tribunale di Francoforte che ha accolto la tesi dell'associazione: «Un alimento che si presenta come povero di zuccheri e grassi e ricco di vitamine e minerali è considerato particolarmente pregevole». Proprio per dovere di «responsabilità e chiarezza», la Ferrero ha comunque deciso «di aggiungere volontariamente tutti i dati nutrizionali sia per 100 grammi che per porzione» sulle nuove etichette. Così da fine 2011.
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