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Bufala Campana
Bufala Campana

Per i panini di McDonald’s, la Cucina italiana perde il suo Re

di Alberto Lupini
direttore
 
04 ottobre 2011 | 13:02

Per i panini di McDonald’s, la Cucina italiana perde il suo Re

di Alberto Lupini
direttore
04 ottobre 2011 | 13:02
 

Gli obiettivi sono nobili, quanto scontati: avvicinare i giovani a gusti e prodotti italiani. Se poi a condurre il gioco è il Maestro della Cucina italiana, il Divino Gualtiero Marchesi, ci potrebbero essere tutte le garanzie perché anche un panino di McDonald's possa diventare ad alto valore aggiunto.

Usiamo però il condizionale, e ci spiace farlo visto che riguarda un amico oltre che un Cuoco a cui tutti devono rispetto, perché - al di là del contenuto dei panini e del dessert - siamo quantomeno sorpresi che chi rappresenta ai massimi livelli la Ristorazione italiana si conceda una caduta di stile come il nobilitare, con il suo nome, un sistema di alimentazione che non ha nulla a che vedere con la nostra tradizione, il nostro stile italiano e la Dieta mediterranea.

è vero che si tratta di una fetta importante del mangiare fuori casa nettamente alternativa alla ristorazione di tipo tradizionale, che almeno in pillole potrebbe avere qualche contaminazione in positivo dall'introduzione di qualche ricetta più interessante dell'hamburger. Allo stesso tempo è però altrettanto vero che la stragrande maggioranza dei giovani e dei clienti abituali di McDonald's nemmeno sa chi sia Gualtiero Marchesi e, alla fine, c'è il sospetto che l'operazione sia solo una grande strategia di marketing per riposizionare la multinazionale americana che è da tempo nel mirino di dietologi e alimentaristi in Europa per un modello alimentare, il fast food, che ha introdotto un modo di mangiare spesso scorretto e che porta con sé il problema del sovrappeso.

Sicuramente Gualtiero Marchesi ha guardato all'operazione con l'occhio di chi cerca di insegnare a tutti come mangiare meglio, ma francamente la sua scelta non ci convince per nulla. E temiamo che nemmeno sappia che McDonald's è stata per anni nella black-list del ministero della Pubblica istruzione italiano proprio per l'errato modello di alimentazione che tanti guasti ha prodotto in questi anni fra i giovani.

Certo Marchesi ha compiuto un'operazione più alta di quella becera e al limite della scorrettezza istituzionale con cui l'ex ministro Luca Zaia ci aveva messo la faccia per sponsorizzare (da vero 'uomo-sandwich”) i panini di McItaly. Che ora la multinazionale americana ci riprovi con il Maestro dei cuochi, ci sta. Da questo momento in poi però, ed è con amarezza che lo scriviamo, il Divino non può più ritenersi, come giustamente faceva, il massimo rappresentante dei Cuochi e della Cucina italiana. Nessuno gli può togliere l'onore per un grandioso passato che ci ha garantito una schiera di abilissimi suoi ex allievi premiati in tutto il mondo, ma non è più il Re. Un conto è creare stoviglie o piatti e mettergli il suo nome... un altro è nobilitare un'attività di industria alimentare che, con tutto il rispetto possibile, nulla ha a che fare con la Cucina italiana e la promozione intelligente dei prodotti della nostra filiera agroalimentare.

E tutto questo per dei panini che si venderanno solo per 3 settimane... Davvero un peccato. E forse un esempio in più di come la festa della Ristorazione inventata dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, in cui il Divino ha ricevuto la targa più importante, sia stata davvero solo una bufala.

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net




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24/10/2011 12:16:00
20) Per avvicinarsi ai giovani bisogna rivedere i prezzi, non vendersi agli americani...
Parliamo del grande Marchesi, lui che qualche anno fa rinunciò alle stelle e in quella occasione ebbe il plauso di tanti giovani cuochi, gli stessi che per anni lo hanno visto come il Guru della nostra Cucina italiana, gli stessi che oggi lo criticano per la scelta di marketing che ha fatto. Nessuno dell'ambiante della cucina ha ben inteso il motivo di questa scelta del grande Maestro.

Lui ha presentato così le sue creazioni: «La cucina come la vita avanza a sbalzi. Quando ti giri a considerare il prima e il dopo, ti accorgi che il passo è stato rapidissimo. Sei già oltre. Così è stato quando ho introdotto la Nouvelle Cuisine in Italia, e così è da quando ho iniziato a osservare da vicino, senza pregiudizi, i giovani. Dove vanno a mangiare? Cosa mangiano? Domande semplicissime che precedono la mia scelta di collaborare con McDonald's. Se è vero che l'alta cucina ha determinato una rivoluzione del gusto a tavola, ora è tempo di portare questo cambiamento a tutti, partendo, ovviamente, dai più giovani. La vera notizia è che proponendo le ricette per questi due panini ho aperto le porte del regno degli hamburger alle melanzane e agli spinaci. Se non è rivoluzione questa! Per il dessert ho voluto fare un omaggio, facendoli incontrare, ai due dolci italiani per eccellenza: il veneto tiramisù e il lombardo panettone. Sono sicuro che avranno successo tra i milioni di giovani che ogni anno entrano nei McDonald's italiani e anche tra tutti gli altri clienti. Perché giovane è il panino!».

Di seguito le ricette dei due panini Vivace e Adagio e del dessert Minuetto.

VIVACE (disponibile dal 5 al 25 ottobre 2011). Ingredienti: Pane speciale al bacon ricoperto di semi di girasole, bacon a fette, spinaci saltati, cipolla marinata, hamburger di carne 100% bovina, maionese con grani di senape. Valore energetico Kcal 685 - Costo € 4,70.

ADAGIO (disponibile dal 26 ottobre al 15 novembre 2011). Ingredienti: Pane speciale ricoperto di mandorle a pezzetti, mousse di melanzane, pomodori a fette, melanzane a cubetti in agrodolce, hamburger di carne 100% bovina, ricotta salata. Valore energetico Kcal 640 - Costo € 4,70.

MINUETTO (disponibile dal 5 ottobre al 15 novembre 2011). Ingredienti: Speciale Tiramisù alla milanese creato unendo due grandi specialità della cucina italiana: fetta di panettone con salsa al caffè e crema di mascarpone con canditi e mandorle. Valore energetico Kcal 300 - Costo € 2,50 (solo 2 euro se in aggiunta al menu).

Non ho nulla contro il fatto che Marchesi inventi un panino... quello che mi disgusta è che dietro al panino ci sia una delle multinazionali del cibo: quelli che stanno cercando di monopolizzare il mercato del cibo, passando addosso come un treno a quelli che come noi stanno cercando di difendere il diritto di cucinare artigianalmente, bene, con ingredienti di qualità, proponendo al pubblico un prodotto di tradizione, storia e cultura. Penso che sia nostro dovere come professionisti seri prendere le distanze da tutti coloro che creano catene di distribuzione di cibo malsano, prodotto male, addizionato con tutti i tipi di chimica, e che sta distruggendo le abitudini alimentari del mondo. Se avete dei dubbi potete vedere due film: "Supersize me" in Youtube e ancora più importante "Food, Inc." in un programma di film gratis che si chiama "Cuevana", anche questo in linea. Voglio solo farvi notare che a causa delle telecamere nascoste negli allevamenti di mucche di McDonald's gli Stati Uniti hanno varato una legge che impedisce di fotografare fattorie di animali - e non che impedisce il maltrattamento degli animali. Come cuochi possiamo iniziare a fare la differenza... se siamo uniti! E un altro film che tutti dovremmo vedere , in una pagina di Facebook, è "The end of the line".

Caro Maestro, non si avvicinano così i giovani alla cucina italiana, ma li facciamo scappare. Io credo che tutti noi dovremmo creare dei menu a prezzi modici. è normale che un giovane non andrà mai in un ristorante stellato dove i prezzi sono da mutuo. Dovremmo iniziare dai cibi prima di pensare al piatto, allo stile e al design del ristorante. Dobbiamo andare verso il mercato. In Italia abbiamo di tutto, i ristoranti a km zero dimostrano che si possono fare belle cose a prezzi modici, non abbiamo bisogno delle grandi marche del fast food, dobbiamo educare i giovani su come si mangia non dove si mangia.

Mi fa più male il silenzio delle grandi associazioni su questo argomento che la creazione di questi panini di Marchesi. Nessuno ha detto una sola parola contro questa scelta personale del Maestro, che è libero di agire e fare le sue strategie di mercato, ma questo suo modo di fare non aiuta la nostra Cucina, l'affonda. Ho letto sconcerto e critiche su molti forum dei cuochi Italiani, questo è un bene, vuol dire che il cuoco 'popolano” ancora crede dei valori della nostra amata Cucina, peccato che tra i grandi presidenti, i ministri e tutti coloro che lavorano nell'ambiante nessuno abbia fatto una nota contro questa scelta. è ovvio che nessuno vuole mettersi contro nessuno, ma se in cucina un apprendista sbaglia, lo chef lo riprende. In questo caso Marchesi, che non è certamente un apprendista ma un grande, andava criticato. Sono d'accordo con lui quando dice «se è vero che l'alta cucina ha determinato una rivoluzione del gusto a tavola, ora è tempo di portare questo cambiamento a tutti, partendo, ovviamente, dai più giovani». Appunto, creiamo dei menu per tutti e non solo per coloro che possono spendere 100 euro per un piatto. Visti i tempi della crisi bisognerebbe rivedere i nostri prezzi, non venderci agli americani, altrimenti vendiamo la nostra scuola ai cinesi visto che non abbiamo i soldi per la carta igienica, così ce la danno gratis loro. Credo che anche lui dopo aver visto i panini si sarà chiesto se la scelta è stata quella giusta. Vedremo che alla fine è sempre il mercato che giudica un prodotto.

Ringrazio gli amici del Cim per avermi concesso alcuni spunti per questo articolo, e spero che anche le altre associazioni dicano la loro, io ci credo poco, siamo troppo divisi per fare una lotta comune, ci sono troppi interessi sotto per difendere la cucina italiana, e non mi meraviglia se fra una decina di anni le nostre insegne saranno in cinese.


24/10/2011 09:58:00
19) I cuochi seri dovrebbero prendere le distanze da McDonald's
Non ho nulla contro il fatto che Marchesi inventi un panino... quello che mi disgusta è che dietro al panino ci sia una delle multinazionali del cibo: quelli che stanno cercando di monopolizzare il mercato del cibo, passando addosso come un treno a quelli che come noi stanno cercando di difendere il diritto di cucinare artigianalmente, bene, con ingredienti di qualità, proponendo al pubblico un prodotto di tradizione, storia e cultura. Penso che sia nostro dovere come professionisti seri prendere le distanze da tutti coloro che creano catene di distribuzione di cibo malsano, prodotto male, addizionato con tutti i tipi di chimica, e che sta distruggendo le abitudini alimentari del mondo. Se avete dei dubbi potete vedere due film: 'Supersize me” in YouTube e ancora più importante 'Food, Inc.” in un programma di film gratis che si chiama 'Cuevana”, anche questo in linea. Voglio solo farvi notare che a causa delle telecamere nascoste negli allevamenti di mucche di McDonald's, gli Stati Uniti hanno varato una legge che impedisce di fotografare fattorie di animali (e non che impedisce il maltrattamento degli animali). Come cuochi possiamo iniziare a fare la differenza... se siamo uniti! E un altro film che tutti dovremmo vedere, in una pagina di Facebook, è 'The end of the line”. Ripeto: noi possiamo cominciare a cambiare il mondo! Io non servo più tonno nel mio ristorante, e neanche baccalà canadese: solo pesce che non è in pericolo di estinzione. Ah, sapete chi è il più grande compratore di tonno rosso del mondo? Mitsubishi!!! Vedete il film e prendete le vostre decisioni!


20/10/2011 19:57:00
18) Una grande delusione....
Sono daccordo con te Alberto, sono corso ad assaggiare il panino di Marchesi, forse l'aspettativa era tanta per cui sono rimasto deluso. Un conto era il Zaia ministro che promuove il made in italy un altra e' un mito della gastronomia che si mette in gioco. Il panino di Marchesi doveva superare di molte spanne il sapore dei panini di MC. invece e' stato una grande delusione tutta questa operazione penso sia solamente servita ad alzare l'immagine che spesso lega giustamente i fast food a distributori di cibo spazzatura con cambio d'"olio" ogni 10 mila km....


12/10/2011 10:11:00
17) Il panino di Marchesi da McDonald's è fuori contesto
Scusate se entro nella discussione, ma l'argomento si sta facendo troppo interessante. Ho "incontrato" Marchesi molti anni fa leggendo quel suo delizioso libretto "Oltre il fornello" pubblicato da BUR e che ancora è nel mio scaffale dei libri di gastronomia, storica e non, assieme a Messisbugo, Scappi, Artusi ed anche a Katharina Prato e alla Stelvio. Rimasi molto colpito. Questo perché il libro, a mio parere, spiega in maniera semplice e lineare la sua filosofia dell'universo gastronomia. Forse in maniera un po' troppo semplice, se vogliamo cercare qualche difetto, ma certamente nuova allora, in un panorama italiano fatto anche di carbonare alla Tognazzi ed di una un voglia po' provinciale di francesità (che comunque c'è sempre stata e che in quel periodo era la Nouvelle Cuisine). Era l'epoca della Nuova Cucina Italiana (ma era anche il tempo della Nuova Musica o della Nuova Archeologia e via dicendo), che si adattava bene a quel periodo storico, cioè all'inizio della crisi dei modelli della società del dopoguerra. Poi, qualche anno dopo, lessi del Marchesi che dichiarava "io sono una griffe" e il personaggio mi perse del tutto d'interesse, anche perché nella Storia già avuto troppi Napoleoni. Questo ovviamente nulla toglie alla genialità e alla capacità di Marchesi nel campo della gastronomia e, permettetemi, in quello della sua autopromozione.

Riguardo alla gastronomia italiana credo profondamente che la sua fama a livello planetario non sia dovuta a "geni" mediatici alla Vissani o alla Marchesi ma alla cura, alla consapevolezza, allo studio e alla professionalità di centinaia di cuochi italiani seri e appassionati in Italia e nel mondo (e che frequentano questa newsletter, come si può facilmente notare). Ma anche a produttori di materie prime di grande qualità e impegno professionale. Insomma del "sistema Italia", quello pulito degli gnocchi (e non della gn****, per intenderci).

Che un personaggio come Marchesi crei panini per la grande distribuzione, non mi sorprende né mi scandalizza: semplicemente non mi interessa. Pecunia non olet e così via dicendo e poi ognuno fa ciò che vuole. Magari verrà fuori una nuova moda e qualche altro grande chef mediatico si unirà al business... Bene? male? Non lo so. So che la volta l'anno che vado da McDonald's alla stazione di Mestre perché è tardi e perché sto aspettando il treno "per l'est" in ritardo, mi vado a mangiare veramente la "porcheria" e non certamente il panino di Marchesi. Perché il fenomeno gastronomico McDonald's è "junkie" ma ha una sua precisa valenza (quel profumo o odore secondo i punti di vista mi evoca ricordi molti anni fa, per esempio), mentre il panino di Marchesi non è interessante, è capzioso, è fuori contesto. Come un piatto di cacciucco nel deserto del Nevada. Saluti a tutti!


07/10/2011 16:51:00
16) Ben vengano gli “sponsor”!
Marchesi da Mc donald....... Cracco, Bastianich, e Barbieri a Mesterchef..... Perbellini pulisce con sm........e lo fa vedere in tv....Oldani ovunque....Pierangelini chiude il gambero rosso a san Vincenzo per il Gambero Rosso tv a Roma......la crisi c'è per tutti gentili colleghi...se da me arrivassero con qualche offerta buona, anch'io non la rifiuterei. Al 30 del mese tra stipendi e riba dei fornitori, se ci pensa qualche sponsor esterno, loro possono continuare a sperimentare e giocare con le materie prime.....la passione nel 2011 non premia più nessuno, e ve lo dice uno che si alza alle 4 per andare al mercato e va dormire a mezzanotte dopo che magari la sera, "per passione", ha fatto godere 3 o 4 avventori in un piccolo ristorante della provincia milanese, incassando magari meno di 200 €......con 3 persone da pagare.....per cui w Mc Donalds e tutti gli sponsor che ci vogliono come testimonial!


07/10/2011 12:59:00
15) Di Marchesi ce ne vorrebbero...
Certo che ad ottantanni suonati il nostro caro e rispettato Marchesi sa sempre dire la sua, con questo voglio precisare che il grande vecchio ci ha lanciato un messaggio. Non possiamo interpretare solo questo come una pura speculazione, ma ci deve far riflettere. Un piatto che puo essere anche un panino specialmente in questo momento critico per la ristorazione diventa un pranzo a tutti gli effetti. Il messaggio è di quelli importanti: dobbiamo far cultura anche con semplice panino utilizzando magari prodotti di qualità e dando la possibilità a chi ha intrapreso questo stile di alimentazione di trovare una scelta alternativa e valida. Non sarei troppo critico nei confronti di Marchesi, è sempre stato una persona che ha visto prima degli altri (vedi uscita stelle Michelin) creando anche dei diverbi. Certo certe volte è sfrontato, ma di Marchesi ce ne vorrebbero, per quanto riguarda le sue attività non mi sembra giusto infierire anche perche siamo un po tutti in difficolta, dal maestro bisogna sempre trarre insegnamento e valutare ciò che dice.


06/10/2011 15:25:00
14) Rispettiamo le scelte altrui
Si sta facendo un dramma... Dobbiamo rispettare le scelte altrui.


06/10/2011 15:24:00
13) Marchesi avrebbe dovuto mettere al primo posto la passione per la professione
Forse ancora non si è centrato il punto... Si critica Marchesi in quanto porta l'effigie della cucina d'autore. Lui, più di ogni altro, proprio perché la sua veneranda età glielo permette (non credo abbia bisogno di denaro, ne ha certo per vivere in bellezza per gli anni, spero molti, che gli restano) avrebbe dovuto rifiutare l'offerta per quanto generosa e mettere al primo posto la passione per la sua professione, la scelta delle materie prime e dei modi di cottura come esempio per i suoi colleghi più giovani e, ancor più importante, come modo di educazione delle nuove generazioni che stanno crescendo senza nemmeno il supporto di quello che una volta era la cucina povera contadina.


06/10/2011 10:43:00
12) Dobbiamo valorizzare di più la nostra gastronomia
Caro Direttore,
la vicenda di Gualtiero Marchesi e McDonald's è la fotografia precisa di quello che sta avvenendo nel nostro paese con la cucina. Ha ragione, tra i tanti, Paolo Massobrio quando sottolinea che l'esempio sui giovani sarà nefasto, le tante mamme che affollano i negozi con la 'M”, si sentiranno affrancate dinanzi alle tante critiche sul cibo e in questo caso non solo di McDonald's ma delle tante paninoteche probabilmente meno sicure e garantite di questi ultimi.

Certamente non si può negare che McDonald's sia nella fascia del suo mercato super garantito rispetto a tanti bar che fanno panini dietro la macchina del caffè o a fianco ad un microonde, ma forse, anzi sicuramente, non era il caso che il nostro Maestro si prestasse ad una simile operazione. Non che altri grandi cuochi non stiano o abbiano fatto cose simili: dadi, sughi, detersivi, gelati industriali, patatine, sono ormai abbinati a grandi cuochi stellati, mentre come più volte ho sottolineato, anche in occasione dell'evento della Brambilla a Milano, quasi nessuno si ricorda dei moltissimi ristoranti, trattorie, pizzerie che negli angoli più sperduti del nostro fantastico Paese tengono alto il livello della nostra gastronomia.

Tra l'altro, caro Direttore, proprio sul solco di queste critiche non posso non far notare e rendere pubblica un'esperienza che mi è capitata a Palermo domenica sera. Stavo rientrando dopo il fantastico evento del Pellegrino Cooking Festival a Marsala, e dopo aver percepito e 'mangiato” la gastronomia di questa fantastica regione, mi chiedo e chiedo come è possibile che in un aeroporto, quello di Palermo, porta di entrata e di uscita per migliaia di turisti, la qualità del cibo sia così scadente. Come è possibile che i vini siciliani siano cosi scarsamente rappresentati, che l'olio in tavola sia di una grande azienda di Lucca? Neanche l'ombra dei grandi oli siciliani. Come è possibile che l'arancino sia cotto e rinvenuto nel microonde, rendendolo una pappetta, lontano anni luce da quel miracolo gastronomico che è il vero arancino siciliano? Come è possibile che alle 20.30 la cucina sia chiusa perché il cuoco era andato via? Come è possibile che una grande società, che tra l'altro ci rappresenta in tutto il mondo, scivoli in questa maniera? Forse con meno punti vendita e più attenzione alla qualità... Magari l'arancino potrebbe anche costare mezzo euro di più. Come è possibile che questo sia il biglietto da visita di entrata e di uscita di una grande città, di una grande regione come la Sicilia?

E collegandomi al problema Marchesi/McDonald's, qui sì che si mangiano grandi panini, compresi quelli con la granita, altro che l'arancino stracotto nel microonde. E non mi si dica che uno zibibbo secco o un grillo siciliano non possa non competere con l'Orvieto o il Pinot grigio venduto in questo aeroporto, tra l'atro molte di queste bottiglie da 0,375 in carta erano finite. Abbiamo infatti bevuto una birra. Non che in altri aeroporti la situazione sia migliore, ormai invasi da prodotti di catering preconfezionati, per fortuna qualche pizza fatta al momento diffonde il suo inconfondibile profumo.

Chiedo al ministro Brambilla, che tanto si prodiga per il nostro Turismo, se non sia forse il caso di intervenire sul territorio con un'azione che possa migliorare lo stato di queste situazioni. Non ci si può riempire la bocca con tante parole quando poi la realtà e ben lontana. Altro che, caro Ministro, allargare la somministrazione del cibo, bisogna che invece si faccia uno sforzo, tutti assieme, per migliorare quello che c'è, aiutare chi è già sul mercato, premiare chi rappresenta l'anima più vera e onesta della Cucina Italiana ed aiutarla ad essere presente nelle stazioni, nei porti, nei musei, negli aeroporti.


06/10/2011 10:19:00
11) Condivido in pieno
Ciao Alberto. Complimenti per il tuo video-editoriale su Gualtiero M. Condivido in pieno!


05/10/2011 12:19:00
10) Made in Italy da McDonald's è vergognoso!
Premetto che da venti anni io e mia moglie la cuoca ci siamo messi a fare i ristoratori per passione, con cucina tutta espressa con pasta e dolci fatti in casa, ricerca di prodotti freschi del territorio dalle carni alle verdure alla farina per la pasta e leggendo vari libri di cucina tipica, nel nostro caso "fiorentina", abbiamo sempre rispettato tutti i tipi di ristorazione compreso i vari signori che fanno panini e simili, ma adesso abbiamo toccato il fondo, in televisione tutti fanno da mangiare e a volte si sento no delle cavolate infinite e nessuno che li critica, in ogni angolo in ogni città o paese si mangia anzi si " butta giù qualcosa !!" addirittura ai distributori di benzina, il dio quattrino come si dice da noi cambia tutto quindi non ci meravigliamo se personaggi noti e RE pur di fare soldi si vendono a tutti, ma la cosa più vergognosa è il Made in Italy da McDonald's.


05/10/2011 11:37:00
9) Bell'articolo! Con tutto il rispetto per Marchesi...
Ciao Alberto! Volevo complimentarmi con te, condivido in pieno tutti i tuoi punti, con tutto il rispetto per il signor Marchesi. Sono Lorenzo Boni, chef di Barilla America. Complimenti, bell'articolo! Un saluto.


05/10/2011 11:32:00
8) E i panini italiani? Peggio
E i panini italiani e il tramezzino? Peggio.


05/10/2011 11:31:00
7) Marchesi e McDonald's, un connubio che sorprende. E preoccupa...
Caro Alberto, proprio sabato pomeriggio ho assistito a Pisa ad una splendida conferenza sulla composizione a tavola, soprattutto per quanto riguardava la pasticceria. Questa è stata mirabilmente orchestrata da un Gualtiero Marchesi in splendida forma e stupefacente simpatia (forse anche più di altre volte), accanto a lui l'altro maestro, in questo caso pasticcere, di Iginio Massari, insomma una coppia da "attenti a quei due " per la qualità, professionalità ed arte che trasmettono. Detto questo dopo poche ore leggo la notizia della conferenza stampa che annuncia la collaborazione del "maestro" con la catena innominabile del cattivo gusto. Ho pensato di avere un incubo, poi rileggendo la nota stampa e poi suffragando anche questa con le tue parole a video, mi rendo conto di non star dormendo"male" ma di vivere una tremenda realtà. Parlare di cibi buoni a chi frequenta certi ambienti da la stessa soddisfazione di chi predica la verginità alla maitresse di un bordello. Hai ragione quando dici che chi è stato "allevato" a panini con tripla maionese e doppio ketchup, seppur dai nomi a volte strabilianti, uniti ad unte patatine plastificate buone solo per accompagnare i regalini dei puffi o di personaggi Disney, possa conoscere il nome di Gualtiero Marchesi. Ma questo sarebbe di per se poco importante ...il fine giustifica il mezzo se servisse a fare un po di cultura alimentare, purtroppo quanto hanno pensato i dirigenti del colosso mondiale della malnutrizione non è quello di insegnare qualcosa ai giovani, bensì a cautelare i di loro genitori, che magari invece sono stati ho hanno sognato di andare a cena qualche volta all'Albereta, avvallando l'egida che anche il maestro della cucina italiana in qualche modo contribuisce con la sua professionalità a rendere speciale un panino del Mc. Pensando che ho professato e continuerò a farlo, sia ai miei figli che alle persone con cui ho rapporti professionali, l'uso e la riscoperta dei valori della tradizione e del cibo buono, mangiando pane ed olio extravergine d'oliva o un bel panino col prosciutto del Casentino, tanto per fare un esempio, resto ancor più sorpreso che questo fatto possa essere accaduto e "orchestrato" dal grande Marchesi. Lo avrei immaginato di qualche altro Vip chef che promuove grandi prodotti surgelati per l'alta ristorazione, ma evidentemente non avrebbe sortito l'effetto mediatico, del coinvolgimento del Re indiscusso della Cucina italiana nel mondo. Voglio solo risvegliarmi da questo incubo...perchè tale deve essere e magari immaginare che la Mc che troneggia su certi locali si trasformi per incanto in Mg (Mac Gualtier's) ed un simpatico chef con le sembianze del grande maestro inizi a sfornare caldi panini cotti a legna con verdure fresche dell'orto unite ai meravigliosi formaggi italiani e condite con un filo dell'olio extravergine che ci rende unici al mondo ...e migliaia di ragazzi in coda per apprezzarli sorseggiando acqua minerale fresca o, se più in età, un dito di buon vino italiano. Lo so che è un sogno ...ma visto che andrò a dormire meglio fare questi sogni che svegliarsi con altri incubi come quello narrato sopra!


05/10/2011 11:10:00
6) Vissani docet
Hai ragione, ma con la pubblicità e lo sponsor guadagna i soldi ke rimette con il ristorante, lo fanno tutti i grandi cuoki, Vissani docet.


05/10/2011 11:09:00
5) Mi crolla un mito
Mi crolla un mito :-(


05/10/2011 11:06:00
4) Tristezza
Tristissimo...


05/10/2011 10:29:00
3) Bravo Marchesi! Non è vero che si può mangiare bene solo nei ristoranti di alto livello
Ha fatto BENISSIMO, sfatiamo il mito che si può mangiare bene solo nei ristoranti di livello alto (sia economico che di stile). Anche nelle osterie, nelle trattorie e da McDonald's con gli ingredienti sani e buoni e la creativà di uno chef preparato si può mangiare BENE!


05/10/2011 10:27:00
2) Tanto va il cuoco al panino che ci lascia lo zampino
Tanto va il cuoco al panino che ci lascia lo zampino... Purtroppo dobbiamo dimenticarci dei simboli. Non il singolo fa diventare importante una cucina ma migliaia di scuole alberghiere, migliaia di osterie, trattorie, ristoranti, ecc. Ecco perchè non condivido molte volte l'atteggiamento teatrale di fare diventare dei divi i cuochi. Anche i giornali tendono molte volte a sequire queste mode. Non siamo attori, atleti, professori. Siamo semplicemente e orgogliosamente lavoratori della ristorazione del nostro paese. Pretendiamo pertanto dalle istituzioni tutte il rispetto del nostro lavoro. Non abbiamo bisogno di medaglie e madagliette, di titoli nobiliari, ma di stumenti e supporti che permettano a tutti noi di lavorare con professionalità. Un invito che mi permetto di fare a tutti quelli che come lei direttore vivono e lavorano in questo settore di non inseguire il singolo ma le associazioni che rappresentano l'insieme del settore. Criticandole se sbagliano ma sostenendole se si impegnano per la crescita professionale economica, culturale del nosto settore. I maestri del lavoro non sono solo i maestri ma i tantissimi Gino, Carmelo, Mario, Marina, ecc, che da anni continuano dalle Alpi a Pantelleria a mantenere alta la ristorazione del nostro Paese. Grazie per l'ospitalità.


05/10/2011 10:03:00
1) I grandi cuochi si svendono
Il ministero del turismo regala un premio al grande Marchesi per la sua grande carriera e per aver difeso la nostra cultura gastronomica e poi lui a pochi giorni dal quella emerita buffonata all'italiana che fa? si vende alla logica del marketing del colosso americano. Se il grande marchio fast food americano da circa 3 anni tenta di fare queste iniziative coinvolgendo i grandi nomi della nostra cucina vuol dire che le loro vendite in Italia non vanno molto bene, questo è evidente, basti vedere quanti punti vendita hanno in Italia per capire il grande divario che c'è ed è più che ovvio che da parte del colosso Americano si tenta di tutto, e infatti io non me la prendo con loro ma con i grandi chef italiani che pur di prendere qualche soldino si vendono come le belle donne di quartiere. E a questi cuochi abbiamo anche concesso un premio, premio a che cosa, alla carriera? Marchesi in questi ultimi tempi sta perdendo colpi o semplicemente sta usando ogni mezzo per farsi réclame visto che i suoi gioielli ristò non stanno andando bene, ma lui crede che così facendo prende qualche cliente in più? Il Marchesi invece di vendersi al primo che capita e farsi sfruttare da una politica ormai sull'orlo del disastro, dovrebbe aggregarsi ad altri suoi colleghi in difesa della cucina italiana nel mondo, contro i falsi e contro il sistema politico che non vuole riconoscere che la nostra più grande risorsa economica è proprio la cucina e il turismo. Caro Marchesi, usi il suo peso per difendere e appoggiare le iniziative che anche questa testata porta avanti, la creazione di un grande gruppo di lavoro che si occupi della difesa e salvaguardia della cucina italiana, del territorio e del turismo, un gruppo che valorizzi le nostre risorse, invece di vendersi la propria immagine agli americani, altrimenti nei suoi locali non ci vengono ma andrannno a mangire i panini nel fast food di fronte il suo locale. La Brambilla? Se io fossi in lei, gli toglierei il premio dopo questa uscita. Ah già, non può farlo perché è un premio fasullo, come fasulla è questa uscita di Marchesi.





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