NAPOLI - Un road show internazionale sulla 'vera pizza napoletana” che, a marzo, farà tappa a Las Vegas (Usa) e San Paolo (Brasile), per poi proseguire in Asia (Taiwan e Giappone) ed Europa. E poi l'istituzione di due albi: quello dei Fornitori ufficiali, grazie al quale le pizzerie che realizzano la vera pizza secondo l'antica tradizione partenopea potranno individuare il top delle aziende produttrici di materie prime alimentari e attrezzature, ottimizzando, così, il delicato processo di approvvigionamento; e l'Albo dei Pizzaioli, che mira a tutelare e professionalizzare i pizzaioli che adotteranno il disciplinare internazionale vera pizza napoletana.
Dulcis in fundo, l'innovazione di prodotto con il lancio sul mercato del forno 'Verace Pizza”, utilizzabile anche solo a gas e progettato dagli ingegneri dalla Refrattari Valoriani, società leader nel settore. Sono, queste, le iniziative che l'Associazione Verace Pizza Napoletana (Avpn), ha presentato a Napoli, presso il ristorante 'Ciro” al Borgo Marinari.
«Attraverso questi progetti - ha esordito il presidente dell'Avpn, Antonio Pace - la nostra Associazione entra in una nuova fase della sua lunga attività, destinata a fornire nuovi strumenti di promozione e attrezzature all'avanguardia ai nostri 348 associati presenti in 18 paesi del mondo; a realizzare una più efficace sinergia tra le aziende della filiera, agroalimentare e non, collegate al comparto pizza; infine, a qualificare una categoria, quella dei pizzaioli che merita una maggiore considerazione in virtù della sua indubbia professionalità».
«L'obiettivo finale - ha concluso Pace - è garantire una sempre più capillare penetrazione della vera pizza napoletana e dei prodotti agroalimentari d'eccellenza sui mercati internazionali, obiettivo che è possibile perseguire accogliendo, senza pregiudizi, l'innovazione e realizzando vigorose azioni di sistema che coinvolgano i diversi attori della filiera: pizzerie, aziende produttrici e pizzaioli».
Tutte le iniziative dell'Avpn, ideate e curate dal responsabile marketing Stefano Auricchio, mirano ad una sempre più attenta tutela del consumatore. «Per iscriversi all'Albo dei fornitori - ha spiegato il direttore generale dell'Associazione, Massimo Di Porzio - le aziende dovranno certificare, ad esempio, la rintracciabilità del prodotto e l'applicazione del sistema di autocontrollo igienico e alimentare in tutte le fasi del ciclo produttivo e distributivo. Inoltre, i prodotti dovranno essere conformi ai parametri di qualità definiti dal Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell'Università Federico II di Napoli».
Plauso all'iniziativa è stato espresso dall'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Vito Amendolara, che ha definito «l'Albo dei fornitori uno strumento eccezionale perché, da un lato, garantisce quella sinergia indispensabile al buon funzionamento dell'intera filiera legando, tra l'altro, i prodotti al territorio di provenienza; dall'altro, consente un controllo ferreo sulla qualità del prodotto finale, unico vero fattore di competitività in un mondo sempre più globalizzato in cui è facile imbattersi in prodotti contraffatti. Senza dimenticare che la tradizione gastronomica è una delle leve fondamentali per incentivare l'incoming turistico».
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