Bottoni fiorale di una pianta derivata del cardo, originaria della regione mediterranea, il carciofo era particolarmente apprezzato da greci e romani. Il carciofo è coltivato diffusamente in Italia, Spagna e in Francia: questi territori coprono complessivamente oltre l'80% della produzione mondiale. Il carciofo si cuoce in svariati modi, in particolare bollito o al vapore, in umido, in padella o al forno. Per la cottura nell'acqua saranno necessari 20-30 minuti a seconda delle dimensioni. Per servirlo, scolarlo rovesciandolo in modo da far scorrere l'acqua rimasta tra le foglie. I fondi di carciofo si cuociono in acqua acidulata con succo di limone o aceto fino a quando risulteranno cedevoli alla lama di un coltello.
Il carciofo (
Cynara scolymus L.) è una pianta della famiglia Asteraceae coltivata in Italia e in altri Paesi per uso alimentare e, secondariamente, medicinale. Il carciofo è una pianta erbacea perenne alta fino a 1,5 metri, le cui foglie presentano uno spiccato polimorfismo anche nell'ambito della stessa pianta (eterofillia). Sono grandi (fino a circa 1,5 m in alcune cultivar da seme), oblungo-lanceolate, con lamina intera nelle piante giovani e in quelle prossime ai capolini, pennatosetta e più o meno incisa in quelle basali. Le estremità delle lacinie fogliari possono esse spinose in alcune varietà (Spinoso di Palermo, Spinoso Sardo).
Principali varietà di carciofo
Dop e Igp
Presidi SlowFood
- Carciofo di Perinaldo
- Carciofo violetto di Sant'Erasmo
- Carciofo violetto di Castellammare
- Carciofo spinoso di Menfi
Denominazione comunale d'origine (De.Co)
- Carciofo romanesco di Ladispoli
- Carciofo spinoso di Albenga
Altre varietà