Il neoministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Giancarlo Galan (nella foto) ha fatto la sua prima uscita alla Camera, ieri 6 maggio, rispondendo a un question time sulle Quote latte. E rispondendo, in parole povere, che si effettueranno nuovi controlli ma che per ora si deve pagare.
«Avrei gradito un'interrogazione più mansueta in questa aula - ha scherzato il Ministro - Invece mi si interroga sulla questione più controversa che il sistema agricolo offre in questo momento». Poi Galan ha fatto la cronostoria di come sono andate le cose: «In data 25 giugno 2009 il mio predecessore istituì la comissione di indagine per la verifica della correttezza dei metodi di calcolo sulla materia grassa del latte».
In sostanza se la materia grassa è più alta di quella reale, gli agricoltori possono dichiarare meno latte e "recuperare" quote e di conseguenza pagare meno multe.
«Il 28 gennaio 2010 - ha proseguito il ministro - la commissione presieduta dal colonnello dei Carabinieri Vincenzo Alonzi confermava la correttezza del metodo di calcolo di Agea». A febbraio Zaia, esaurito il compito della commissione, «chiedeva al comando dei Carabinieri di indagare su un settore dove si registrano irregolarità». Fino al 25 aprile 2010, quando è stata presentata la relazione di approfondimento sul calcolo, con dati di incoerenza per quanto riguarda il tenore della materia grassa. Il che vuol dire, ha spoegato Galan, che potrebbe essere ipotizzabile lo stesso splafonamento italiano e dunque il prelievo supplementare 2010. «In questa sede desidero sottolineare che le azioni di approfondimento sono oggetto di ulteriori valutazioni», ha precisato il neoministro. «Ma non si può non tenere conto che l'Unione europea non può aspettare ancora i pagamenti dovuti. Si ricostituisca un clima di serenità e di correttezza».
Sulle dichiarazioni di Galan è intervenuto presidente del settore lattiero-caseario di Fedagri-Confcooperative Mario Abrate, che ha ricordato l'estesa partecipazione dei produttori di tutte le regioni italiane alla petizione che aveva promosso nelle fasi calde della contestatissima riforma delle quote latte del 2009.
«Le affermazioni chiare e responsabili del ministro dell'Agricoltura Galan sulle quote latte, espresse alla Camera dei deputati durante il question time, ci confortano circa la prospettiva di recuperare una trasparenza delle regole e una equità competitiva tra tutti i produttori, equità che rischiava, nonostante la chiarezza delle normative, di essere messa nuovamente in discussione da chi non intende rispondere delle proprie scelte sbagliate, con una strategia del 'muoia Sansone e tutti i filistei”».
«Come avevamo ampiamente previsto - prosegue Abrate - alle nuove assegnazioni gratuite i produttori fuori regola hanno reagito presentando nuovi ricorsi per sottrarsi al pagamento delle multe pregresse, ricorsi che la magistratura ha finalmente iniziato a respingere. Siamo certi che il nuovo Ministro potrà acquisire ampia e definitiva documentazione sulla correttezza dell'applicazione del sistema quote latte nel nostro Paese e contribuire a riportare un settore importantissimo come il lattiero-caseario nazionale sul piano di una piena legittimità per consentirgli di affrontare senza distorsioni e ulteriori denunce della Comunità le nuove grandi sfide verso lo sviluppo».
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