La Regione Lombardia continua a sostenere il settore lattiero - caseario facendosi portavoce, con una lettera inviata ai ministri Zaia e Tremonti, di alcune nuove proposte per dare ossigeno alle aziende agricole in difficoltà in un momento di ristagno della domanda e del crollo dei prezzi della materia prima, che colpisce particolarmente produttori di latte e trasformatori.
«Oggi a Roma - sottolinea Luca Daniel Ferrazzi (nella foto), assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, la più importante del comparto con la produzione di oltre il 40% del latte nazionale - ho portato all'attenzione degli altri assessori regionali una serie di richieste urgenti che ci sono pervenute dalla filiera e che riguardano possibili azioni, da subito condivise da tutti». Due le richieste di intervento contenute nel documento sottoscritto dalle Regioni: deducibilità degli oneri finanziari e disponibilità di risorse specifiche a favore del comparto agricolo.
La necessità di intervenire sulla deducibilità degli oneri finanziari è urgente. Le produzioni a lunga stagionatura, come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano vanto del "Made in Italy", rendono necessario immobilizzare elevate quantità di prodotto per lunghi periodi. Le immobilizzazioni finanziarie conseguenti generano ingenti interessi passivi, da considerare a tutti gli effetti come costi di produzione. Ai ministri viene chiesto che gli interessi passivi possano tornare a essere inseriti tra i costi di produzione, ai fini della deducibilità nel calcolo degli imponibili, togliendo in questo modo un pesante aggravio per le imprese.
Il comparto lattiero - caseario ha poi bisogno di risorse dedicate. Soldi che potrebbero arrivare direttamente con l'effettiva disponibilità dei 45 milioni di euro previsti dalla legge 33/09 in tema di quote latte o attraverso l'introduzione di agevolazioni fiscali a favore dei produttori agricoli medesimi. In questa direzione le Regioni ritengono assolutamente indifferibile la sospensione/proroga del versamento della 6a rata della rateizzazione prevista in tema di quote latte. «Su questo aspetto - ricorda Ferrazzi - si tratta di una questione di equità, dovuta a quei produttori che si erano messi in regola con notevoli sacrifici e che, al 31 dicembre, dovranno pagare globalmente 20 milioni di euro. Solo per Lombardia sono coinvolte circa 3.300 le aziende che saranno chiamate a versare, entro fine anno, più di 10 milioni di euro. Si tratta di un drenaggio di liquidità che, al momento, difficilmente le stesse potrebbero sopportare, proprio perché la quasi totalità delle aziende ha sempre garantito la regolarità dei versamenti».
«Con questo documento - conclude Ferrazzi - abbiamo ancora una volta voluto dare un segnale concreto e forte di quanto la Lombardia sia in prima linea a sostegno di un settore che rappresenta coi suoi prodotti un fiore all'occhiello per l'economia e l'immagine dell'Italia e che oggi lotta seriamente perla sua sopravvivenza».
La risposta del ministro Zaia:
«Sono consapevole delle gravi condizioni in cui versa il settore lattiero-caseario, per questo la richiesta avanzata dagli assessori all'Agricoltura di Lombardia ed Emilia Romagna di dilazionare la sesta rata di pagamento delle quote, prevista dalla legge 119 del 2003, mi trova consenziente». Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia (nella foto) risponde alla richiesta fatta dagli assessori Tiberio Rabboni e Luca Daniel Ferrazzi.
«Avevamo avuto modo di discutere di questo problema già ieri durante l'incontro con gli assessori di tutte le Regioni. I nostri uffici sono già all'opera per trovare le soluzioni tecniche più adeguate».