Pianta vivace originaria del Mediterraneo orientale di cui sono state rinvenute tracce di varietà selvatiche anche in Sud Africa e Nord Africa. Secondo alcuni archeologi l'asparago sarebbe stato coltivato anche in Egitto. L'asparago si consuma da oltre 2000 anni. Originariamente apprezzato per le sue proprietà medicinali, venne quasi dimenticato nel Medioevo, ma non dagli arabi, che continuarono a coltivarlo. Per qualunque ricetta lo si voglia impiegare l'asparago viene sempre cotto in acqua o al vapore. Lo si utilizza ridotto in purea per passati, vellutati o soufflé. È squisito con le uova, il burro, cosparso di abbondante parmigiano grattugiato secondo la ricetta milanese.
Il termine asparago o asparagio (dal greco
aspharagos, che è dal persiano
asparag, ossia germoglio) può designare sia l'intera pianta che i germogli della pianta
Asparagus officinalis L. Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, un'angiosperma monocotiledone. L'asparago possiede particolari proprietà diuretiche, viene apprezzato dai buongustai e ha alle spalle una storia millenaria. La pianta è dotata di rizomi fusti modificati che crescono sotto terra formando un reticolo; da essi si dipartono i turioni ovvero la parte epigea e commestibile della pianta.
Principali varietà di asparago
Dop e Igp
Presidi Slow Food
- Asparago violetto di Albenga
Denominazione comunale d'origine (De.Co)
- Asparago tradizionale
- Asparago di Cantello
- Asparago rosa di Mezzago
- Asparago di Cilavegna
- Asparago bianco di Zambana
- Asparago di Marola
Altre varietà