Le particolari pratiche di coltivazione, sempre attente all’ambiente e frutto di una lunga tradizione, rendono l’asparago di Badoere una vera e unica prelibatezza primaverile. Dal 2010 questa prestigiosa coltura, presente nel territorio nelle due tipologie bianco e verde, ha ricevuto ufficialmente il marchio comunitario di Identificazione geografica protetta (Igp).
Nome scientifico
Asparagus officinalis L.
Caratteristiche
- L’asparago di Badoere bianco presenta un turione dritto e un apice molto serrato; il colore bianco può essere attraversato da sfumature rosate acquisite dopo la raccolta; il suo sapore è essenzialmente dolce, non acido e non salato; l’asparago è tenero, privo di fibrosità, con un aroma lieve di legumi freschi e spiga di grano matura e venature di amaro appena percepibili.
- L’asparago di Badoere verde presenta un turione dritto con possibile leggera deviazione della punta e un apice molto serrato; il colore è per la parte apicale di un verde intenso e brillante, con possibili sfumature violacee, mentre per la parte basale, le suddette sfumature violacee possono spingersi fino al bianco; il sapore è dolce e marcato, non acido o amaro; l’asparago si presenta tenero, privo di fibrosità, caratterizzato da un aroma fruttato ed erbaceo persistente.
Zona di produzione
- In Provincia di Padova i comuni di Piombino Dese e Trebaseleghe
- In Provincia di Treviso i comuni di Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Preganziol, Quinto di Treviso, Resana, Treviso, Vedelago, Zero Branco
- In Provincia di Venezia il comune di Scorzè
Metodo di ottenimentoLa coltivazione dell’asparago di Badoere avviene in serra o in pieno campo. La messa a dimora delle “zampe” è effettuata nel periodo compreso tra il primo febbraio e il 30 giugno. A partire dalla data di impianto e per almeno 18 mesi, cioè per la fase di rafforzamento, al fine di garantire il sano accrescimento delle piante, non viene raccolto nessun turione.
Raccolta. La raccolta dell’asparago di Badoere avviene al termine della fase di rafforzamento, precisamente tra il primo febbraio e il 31 maggio di ogni anno.
Legame con l’ambienteLa zona di produzione dell’asparago di Badoere è caratterizzata da una temperatura media di circa 15°C con i momenti maggiormente piovosi nel periodo primaverile e autunnale: queste condizioni escludono la necessità di irrigare nel periodo di raccolta dei turioni, evitando così alle piante ogni sorta di stress idrico, ne consegue un’ottima qualità del prodotto.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di fiumi di risorgiva, a lento decorso, quali i fiumi Sile, Zero e Dese, capaci di rendere i terreni fertili e produttivi. I terreni nei quali viene coltivato l’asparago di Badoere sono sciolti, profondi e a tessitura moderatamente grossolana: garantiscono quindi un rapido sviluppo dell’asparago e conseguentemente del turione.
Riferimenti storiciNel Veneto la coltura dell’asparago ha una lunga tradizione, la cui origine sembra risalire alla conquista da parte dei Romani delle terre venete. Fin dal Medioevo questa coltivazione era conosciuta ed affermata nel territorio che si estende a sud delle Prealpi Venete in una fascia pianeggiante compresa tra i fiumi Brenta, Sile e Piave.
La coltivazione specializzata della pianta, comunque, è però piuttosto recente, essendosi sviluppata dopo l’ultimo conflitto mondiale in concomitanza con la trasformazione delle mezzadrie e con l’abbandono degli allevamenti del baco da seta, che ha reso disponibile, nella stagione primaverile, una manodopera che diversamente non avrebbe trovato impiego.
Salute e benessereL’asparago di Badoere Igp ha notevoli proprietà dietetiche. È ricco di vitamine e minerali, ha comprovate proprietà diuretiche e depurative, grazie al notevole contenuto di acqua e fibre. Come tutti gli ortaggi ha un basso valore energetico e si presta benissimo per le diete ipocaloriche, oltre ad essere di elevata digeribilità. Elevato è il contenuto di asparagina o acido aspartico e di acido folico, importante per le donne in gravidanza.
L’utilità dell’asparago viene confermata per l’impiego come remineralizzante, antinfiammatorio della milza, diuretico, lassativo, per la cura del mal di denti e in caso di neuriti e di reumatismi. In cosmesi si utilizza la parte tenera del germoglio per preparare maschere tonificanti per la pelle.
Cultivar
- Per la tipologia “bianca” le varietà Dariana, Thielim, Zeno, Avalim e Grolim
- Per la tipologia “verde” le varietà Eros, Thielim, Grolim, Dariana e Avalim