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Bottura al top delle guide italiane Sul podio anche Alajmo e Vissani

Secondo le guide L'Espresso, Gambero Rosso e Touring, è ancora Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di modena il miglior cuoco d'Italia. Secondo posto per Massimiliano Alajmo e terzo per Gianfranco Vissani. Questa la situazione a poche settimane dall'uscita della guida Michelin 2013

di Lucio Tordini
24 ottobre 2012 | 17:45
Bottura al top delle guide italiane Sul podio anche Alajmo e Vissani
Bottura al top delle guide italiane Sul podio anche Alajmo e Vissani

Bottura al top delle guide italiane Sul podio anche Alajmo e Vissani

Secondo le guide L'Espresso, Gambero Rosso e Touring, è ancora Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di modena il miglior cuoco d'Italia. Secondo posto per Massimiliano Alajmo e terzo per Gianfranco Vissani. Questa la situazione a poche settimane dall'uscita della guida Michelin 2013

di Lucio Tordini
24 ottobre 2012 | 17:45
 

Massimo Bottura, Massimiliano Alajmo e Gianfranco Vissani

Massimo Bottura (nella foto, a sinistra) anche quest'anno è ufficialmente il re della cucina italiana secondo le guide finora pubblicate. Manca ancora all'appello la francese Michelin, le cui 'Stelle” verranno rese note nel corso del mese di novembre, ma non ci si attendono grosse novità al vertice della graduatoria. Per il momento, con 19,75 punti de L'Espresso (che corrispondono ai 'Tre Cappelli”), 95 del Gambero Rosso ('Tre Forchette”) e 93 del Touring club ('Tre Medaglie”), il cuoco dell'Osteria Francescana di Modena per il secondo anno consecutivo occupa il primo posto della speciale tabella comparativa che Italia a Tavola ha realizzato mettendo a confronto in maniera ponderata i punteggi attribuiti dalle guide, in modo da uniformare i diversi metri di valutazione.

Sull'ideale 'podio” delle guide italiane (L'Espresso, Gambero Rosso e Touring club), Bottura è in compagnia anche quest'anno di Massimiliano Alajmo (nella foto, al centro) de Le Calandre di Rubano (Pd) e Gianfranco Vissani (nella foto, a destra) dell'omonimo ristorante di Baschi (Tr), rispettivamente secondo e terzo, in posizioni invertite rispetto allo scorso anno.

Stabile al quarto posto Heinz Beck de La pergola-Hotel Hilton di Roma. Alla quinta posizione troviamo la novità più importante: Niko Romito del Reale di Rivisondoli (Aq) guadagna ben quattro posizioni rispetto allo scorso anno, superando Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba (Cn), Italo Bassi e Riccardo Monco dell'Enoteca Pinchiorri di Firenze, Nadia Santini del Dal Pescatore di Canneto sull'Oglio (Mn) e Mauro Uliassi del ristorante Uliassi di Senigallia (An).

Altra novità da sottolineare è quella di Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (To), che dalla decima posizione dello scorso anno passa ora alla nona, superando Mauro Uliassi.

Le prime dieci posizioni della nostra classifica 'ponderata” sono quindi occupate dagli stessi nomi dell'anno scorso, seppur con qualche variazione nell'ordine. Nomi che rimarrebbero all'interno della 'top ten” qualora la Michelin confermasse le Stelle assegnate sulla scorsa edizione della guida, con l'aggiunta però del Da Vittorio di Brusaporto (Bg) che con le sue Tre Stelle salirebbe in 9ª posizione.

Nel compilare la nostra speciale tabella comparativa abbiamo tenuto conto anche della guida Identità Golose 2013, che non adotta punteggi o giudizi di merito ma solo segnalazioni dei ristoranti di qualità. Un sistema che, come piace a noi, valorizza quel criterio di "squadra" della ristorazione italiana. Nella tabella riportata qui sotto, tutti i locali sono segnalati sulla guida Identità Golose.

 

RISTORANTE

CUOCO

L''ESPRESSO

GAMBERO ROSSO

TOURING CLUB

1

Osteria Francescana

Massimo Bottura


19,75

=


95

=


93

=

2

Le Calandre

Massimiliano Alajmo


19,5

=


93

=


90

=

3

Vissani

Gianfranco Vissani


19

-0,5


95

=


90

=

4

La Pergola - Hotel Cavalieri Hilton

Heinz Beck


19,5

+0,5


95

+1


87

+1

5

Reale

Niko Romito


19

+0,5


93

=


86

=

6

Piazza Duomo

Enrico Crippa


19

=


93

=


85

=

7

Enoteca Pinchiorri

Italo Bassi e Riccardo Monco


18,5

=


89

=


91

=

8

Dal Pescatore

Nadia Santini


18,5

=


93

+1


87

-1

9

Combal.Zero

Davide Scabin


19

+0,5


89

=


87

+2

10

Uliassi

Mauro Uliassi


19

=


90

=


86

+1

11

Villa Crespi

Antonio Cannavacciuolo


18,5

=


94

+2


84

=

12

La Madia

Pino Cuttaia


18,5

+0,5


91

=


87

=

13

Duomo

Ciccio Sultano


18,5

+0,5


88

=


85

=

14

Madonnina del Pescatore

Moreno Cedroni


18

=


91

=


84

+2

15

Osteria del Povero Diavolo

Pier Giorgio Parini


18

=


90

+2


85

+5

16

Cracco

Carlo Cracco


18,5

=


88

=


84

+1

17

Torre del Saracino

Gennaro Esposito


18

=


93

+1


81

=

18

Perbellini

Giancarlo Perbellini


18

+0,5


88

=


85

=

19

Hotel Certosa di Maggiano - Il Canto

Paolo Lopriore


18

-0,5


86

=


87

+2

20

Hotel Rosa Alpina - St. Hubertus

Norbert Niederkofler


17,5

=


92

+1


83

+2

21

Don Alfonso 1890

Ernesto Iaccarino


17

=


94

+1


82

=

22

Da Vittorio

Enrico e Roberto Cerea


17,5

+0,5


90

8


83

=

23

La Peca

Nicola Portinari


18

=


88

=


82

+1

24

Miramonti L''Altro

Philippe Leveille


17,5

=


89

=


83

+1

25

Il Pellicano

Antonio Guida


17,5

=


90

=


82

=

26

Ilario Vinciguerra Antica trattoria Monte Costone

Ilario Vinciguerra


17,5

+0,5


91

+3


80

=

27

Antica Corona Reale - Da Renzo

Gian Piero Vivalda


18

=


88

=


80

+1

28

Colline Ciociare

Salvatore Tassa


18

+1


87

 


81

+2

29

Hotel Manzi Terme - Il Mosaico

Nino Di Costanzo


17,5

+0,5


87

=


83

=

30

Agli Amici

Emanuele Scarello


17,5

=


88

=


82

+3


Giudizi, non punteggi
Va sottolineato che il primato del cuoco dell'Osteria Francescana è solo di poche frazioni di punto, così come lo scarto tra Alajmo, Vissani e Beck. Quello di Bottura è però un primato culturale che va al di là di differenze minime di punteggi, date solo dai 'giochini da ragioniere” dei curatori delle guide, che sembrano divertirsi con le frazioni di punto. Se invece ci rifacciamo ai giudizi di eccellenza (i 'Cappelli” de L'Espresso, le 'Forchette” del Gambero Rosso, le 'Medaglie” del Touring club e le 'Stelle” della Michelin), al momento Bottura, Alajmo e Vissani risultano in testa a pari merito con 9 riconoscimenti, come mostra la tabella qui sotto.

 

RISTORANTE

CUOCO

ESPRESSO (Cappelli)

GAMBERO ROSSO (Forchette)

TOURING CLUB (Medaglie)

Totale

MICHELIN anno scorso (Stelle)

Osteria Francescana

Massimo Bottura

3

3

3

9

3

Le Calandre

Massimiliano Alajmo

3

3

3

9

3

Vissani

Gianfranco Vissani

3

3

3

9

2

La Pergola - Hotel Cavalieri Hilton

Heinz Beck

3

3

2

8

3

Enoteca Pinchiorri

Italo Bassi e Riccardo Monco

3

2

3

8

3

Dal Pescatore

Nadia Santini

3

3

2

8

3

Reale

Niko Romito

3

3

2

8

2

Piazza Duomo

Enrico Crippa

3

3

2

8

2

Uliassi

Mauro Uliassi

3

3

2

8

2

Villa Crespi

Antonio Cannavacciuolo

3

3

2

8

2

Madonnina del Pescatore

Moreno Cedroni

3

3

2

8

2

Torre del Saracino

Gennaro Esposito

3

3

2

8

2

La Madia

Pino Cuttaia

3

3

2

8

1

Osteria del Povero Diavolo

Pier Giorgio Parini

3

3

2

8

1


Se la Michelin quest'anno non presenterà variazioni nelle sue 'Stelle”, Bottura e Alajmo saranno appaiati al top della classifica con 12 riconoscimenti. Questo a meno che la rossa non decida di togliere le 3 Stelle a Bottura o ad Alajmo, o qualora attribuisse la terza stella a Gianfranco Vissani. Entrambi i casi appaiono però altamente improbabili, perché, da un lato, non vi sarebbe motivo di declassare l'Osteria Francescana e Le Calandre e, dall'altro, la cucina di Vissani è quella meno vicina ai gusti dei francesi, pertanto non è molto probabile per lui la terza Stella, anche se sarebbe meritata...

Guide... distratte
Alcune considerazioni vanno fatte, infine, su quei ristoranti che su alcune guide hanno giudizi ottimi mentre su altre sono addirittura dimenticati o hanno punteggi ridicoli. L'Espresso, ad esempio, penalizza un tristellato come il Da Vittorio dei Cerea. Ma non c'è tanto da meravigliarsi: basta leggere la recensione de La Pergola per accorgersi di come a volte non venga prestata la dovuta attenzione da parte dei curatori della guida...

Sulla guida del Gambero Rosso un altro tristellato, Al Sorriso di Soriso (No), addirittura ha perso le 2 Forchette (83 punti) che aveva lo scorso anno: i curatori l'hanno recensito inserendolo semplicemente tra i locali segnalati, ma senza punteggio. Il motivo? «Rapporto qualità/prezzo non buono», hanno dichiarato i curatori a Italia a Tavola.

Ma la guida in assoluto più 'ingenerosa” verso i cuochi italiani è quella del Touring club, che ha assegnato soltanto 4 riconoscimenti d'eccellenza (le 'Tre Medaglie”).

Attendiamo comunque la pubblicazione della 'Rossa” per definire in maniera più precisa la classifica delle guide con i giudizi incrociati e ponderati.


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02/11/2012 15:01:00
1) I voti sono solo giudizi arbitrari....
1) Sono diversi numeri di Italia a Tavola che non commento gli articoli, ma questo è dovuto solo a una mia stanchezza nel costatare l'inutilità delle battaglie perchè niente cambia in questo nostro Paese. Ma questo non è giusto perchè il pericolo insito nel distacco, in tutti i campi dalla cucina alla politica, dalla questione morale all'economia,può far precipitare nell'anarchia, se non peggio, il Paese e i suoi cittadini. Le guide devono solo servire a dare una informazione di massima sull'esistenza dei locali o dare una panoramica sui vini, mentre i voti oltre ad essere un giudizio arbitrario sono un falso perchè non rispecchiano tutte le caratteristiche che un ottimo ristorante o un vino deve suscitare nel cliente.




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