Ristorazione e territorio. Servizi e associazioni di categoria. Prodotti di qualità e turismo. Aggiornamenti e inchieste di settore. è questo il mix, adattato negli anni, che ha caratterizzato dal 1986 ad oggi l'attività editoriale di una testata che è sempre rimasta fedele all'originaria impostazione di esclusiva attenzione al mondo dell'Horeca, in totale autonomia da gruppi o associazioni, mantenendo un dialogo costante con tutte le realtà rappresentative per garantire una crescita delle diverse categorie professionali legate alla ristorazione e all'ospitalità.

Nell'aprile del 1986 usciva la prima rivista, 'Bergamo a Tavola”, diretta da Roberto Vitali (clicca qui per leggere il suo primo editoriale), sostituita 4 anni dopo da 'Lombardia a Tavola” (clicca qui per leggere il primo editoriale pubblicato su Lombardia a Tavola), testata storica che dal 2002, sotto la direzione di Alberto Lupini (clicca qui per leggere il suo primo editoriale), ha avviato una strategia di riposizionamento ampliando progressivamente la foliazione e assumendo una nuova veste grafica.
A rimarcare l'aumento della diffusione anche sul piano geografico, dal febbraio del 2007 il sottotitolo della testata veniva sostituito con 'Italia a Tavola network”, denominazione che dal febbraio del 2008 è diventato a tutti gli effetti il marchio del gruppo editoriale e della rivista che nel frattempo ha accresciuto la sua diffusione in termini di copie, di foliazione e soprattutto di presenza su tutto il territorio nazionale. Per non perdere la propria identità e il radicamento sul territorio, nella sola area della Lombardia, il mensile esce peraltro oggi come 'Italia a Tavola” con sottotitolo 'edizione regionale - Lombardia a Tavola”.
Oggi il network è costituito, oltre che dal mensile, anche dal quotidiano online www.italiaatavola.net, dalla newsletter settimanale, dalla web tv RistoTv e dai social network.
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Nel 2010 la rivista su carta ha chiuso l'anno con la diffusione media certificata Anes Csst di 54.036 copie, che ne fa in assoluto la prima testata per diffusione nazionale nell'area della ristorazione e la sesta nel panorama della stampa specializzata italiana certificata (di tutti i settori merceologici) che ha tenuto nonostante tutte le testate abbiano registrato delle flessioni sia per la crisi economcia che, soprattutto, per i pesantissimi aggravi delle tariffe postali decisi dal Governo.
Al di là dei risultati delle singole testate, i dati della certificazione (gli unici attendibili per quanto riguarda il numero di copie effettivamente diffuse da ogni rivista) sono importanti per avere un'idea precisa della reale presenza delle diverse testate sul mercato e quindi dei contatti che possono garantire a chi deve programmare delle pianificazioni pubblicitarie. Ciò è tanto più efficace quanto più una testata ha un target ben definito. é il caso di Italia a Tavola che rappresenta ormai, grazie anche alla certificazione che ne attesta la leadership di diffusione, la testata di riferimento per la ristorazione italiana.
Nel 2010 la rivista diretta da Alberto Lupini ha superato nell'ambito delle riviste dell'Horeca con diffusione certificata Turismo d'Italia (di fatto stabile, da 14.829 a 14.747 copie), Gelato&Pasticceria Puntoit (scesa da 15.102 copie diffuse a 13.680), Il panificatore italiano (stabile da 8.840 a 8.806 copie), Il pasticciere italiano (da 8.462 a 8.342), Hotel Domani (sceso da 8.334 a 7.851), Il gelatiere italiano (salito da 7.732 a 7.766) e La grande cucina & Wine professionale (salita da 5.669 a 5.726).
Hanno invece rinunciato alla certificazione Anes Csst testate come "Bargiornale" e "Mixer", che in passato erano i principali competitor di Italia a Tavola, e "Ristoranti".

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