Di fronte al silenzio dei politici insistere può sembrare inutile, o addirittura controproducente. Ma poiché crediamo che il buon senso prima o poi prevale, invece di lasciar perdere... raddoppiamo. E così, dopo avere lanciato la proposta di dare vita a un grande consorzio che aggreghi e rappresenti al meglio aziende, associazioni e istituzioni della filiera agroalimentare e della ristorazione per valorizzare la cultura e le produzioni dell'Italia a tavola, facciamo lo stesso per quanto riguarda il coordinamento delle più importanti scuole di alta Cucina italiana.
Se l'idea di dare vita a una Sopexa italiana è stata condivisa con il cuoco Emanuele Esposito, certamente il più attivo testimonial dell'italian style a tavola nel mondo arabo, quella di un'unica cabina di regia per l'aggiornamento e la formazione professionale dei cuochi - e non solo - di alto livello nasce invece dalle sollecitazioni di Raffaele Trovato, direttore generale della Ifse. Due grandi professionisti che in comune, oltre alla passione per il loro lavoro, hanno l'essersi confrontati con noi e l'aver formulato le loro proposte in occasione del 'Premio Italia a Tavola - Personaggio dell'anno dell'enogastronomia e della ristorazione” che, come era nelle nostre aspettative, si è confermato un'occasione per ragionare sulle prospettive di questo importante settore e uscire dalla logica dei compartimenti stagni.
Proprio in occasione della serata fiorentina, in cui è avvenuta la consegna dei premi del nostro concorso, Trovato ha sollecitato un'azione comune fra la stessa Ifse di Torino, Alma di Colorno (Pr), Boscolo Etoile Academy di Tuscania (Vt), CastAlimenti di Brescia e l'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cn) - di fatto i più importanti centri culturali dopo gli istituti alberghieri, che vanno potenziati e riformati al più presto - perché sia possibile fare una formazione diretta ed efficace per valorizzare le Cucine italiane. E ciò per poterci presentare più forti e compatti nel confronto internazionale, dove la nostra ristorazione può vincere la sfida e diventare il più alto livello di promozione del nostro gusto a tavola e, di conseguenza, dei nostri prodotti alimentari. Un'idea che condividiamo in pieno e che per essere attuata richiederebbe un salto di qualità da parte degli organismi di gestione e una dimostrazione di interesse da parte delle istituzioni.
Come nel caso di una Sopexa italiana, l'idea è quella di fare squadra e rendere più efficienti le strutture esistenti e più produttive le poche risorse disponibili. La professionalità deve essere l'unico obiettivo da perseguire secondo una strategia di valorizzazione del settore dell'enogastronomia e della ristorazione per cui da sempre si batte con decisione Italia a Tavola. Le due proposte potrebbero costituire due momenti importanti per la tutela e la valorizzazione del Made in Italy a tavola e per questo ci impegneremo a sostenerlo anche attraverso strumenti come la nostra informazione quotidiana o il Premio Italia a Tavola, che possono contribuire a tenere accesi i riflettori sul settore e sulle sue problematiche.
Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net
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