A Ferragosto tregua per gli amanti dell'alcol: nella notte fra il 15 e il 16 agosto si potranno bere alcolici e superalcolici in tutti i locali che resteranno aperti fino all'alba. Non solo quindi nelle discoteche ma anche nei bar, negli stabilimenti balneari, negli alberghi e perfino nei negozi di alimentari che magari nei luoghi di villeggiatura tirano fino a tardi. è quanto prevede una norma del nuovo Codice della strada, all'art.54, in vigore da oggi, 13 agosto 2010, in deroga a quanto previsto dalla legge sul divieto di somministrazione e di vendita di alcolici e superalcolici dopo le 3 di notte per tutti i pubblici esercizi e sul divieto di vendita di bevande alcoliche da parte degli esercizi di vicinato dalle 24 alle 6. La deroga è prevista anche per Capodanno, per la notte di San Silvestro fra il 31 dicembre e il 1 gennaio.
«La misura va incontro alle esigenze dei consumatori che almeno due volte l'anno hanno voglia di divertirsi - afferma Edi Sommariva, direttore generale della Fipe all'agenzia di stampa Adnkronos - d'altra parte ora, dopo le 3 praticamente c'è il coprifuoco. Infatti il divieto prima riguardava solo le discoteche che dalle 2 in poi non potevano più somministrare gli alcolici mentre adesso il divieto interessa oltre 100 mila esercizi. Una deroga importante quindi quella introdotta per Ferragosto».
Inoltre, la Fipe-Confcommercio ricorda, sempre a proposito del nuovo Codice, che scatta fra tre mesi l'obbligo per i locali che non svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento, ma la cui attività si protrae oltre la mezzanotte di tenere a disposizione dei clienti precursori per la rilevazione del tasso alcolemico e le tabelle indicative degli stessi tassi, in altre parole l'etilometro. All'osservanza di tale obbligo non sono tenuti gli esercizi che non effettuano trattenimenti danzanti e che cessano la loro attività entro le ore 24.
Sul piede di guerra i consumatori per la 'deroga” di Capodanno e Ferragosto. «Il legislatore ha fatto un apparente regalo ai commercianti» evidenzia l'Aduc. Per l'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, «il segnale che viene dato dal legislatore è massacrante e tragico nel medesimo tempo, perché dice: non bevete alcolici prima di mettervi alla guida perché potreste ammazzarvi e ammazzare ma, se proprio lo volete, potete ammazzarvi e ammazzare a Ferragosto».
Ad ogni modo «auspichiamo che la legge sia applicata, perché, come sempre - prosegue l'associazione - il problema dell'alto numero di incidenti stradali legati al consumo di alcolici non è stato, in passato, il divieto e le restrizioni per somministrazione e vendita, ma i controlli dell'autorità nei locali e per strada. Perciò non crediamo che si avranno chissà quali risultati da questa ulteriore restrizione se, in contemporanea, non si prevedono massicci investimenti per aumentare polizia annonaria e stradale».
L'Adoc esprime perplessità soprattutto in materia di autovelox. Per l'associazione dei consumatori guidata da Carlo Pileri, «non è stata presa in considerazione la possibilità di dare al Prefetto la competenza sull'utilizzo e installazione della segnaletica con il rischio di dare adito a probabili speculazioni sull'utilizzo di autovelox e T-Red. Riteniamo questi ultimi utili ai fini della sicurezza stradale ma senza il controllo del Prefetto i Comuni potrebbero utilizzarli in modo non trasparente e non conforme alle loro finalità, con la sola utilità di rimpinguare le casse comunali».
Nell'analizzare le nuove norme, comunque, Pileri esprime una certa soddisfazione per quanto riguarda, tra le altre cose, le disposizioni sulle minicar «con l'obbligo delle cinture di sicurezza e l'introduzione della patente obbligatoria''. ''Bene anche la patente obbligatoria per motorini e l'impossibilità di guidare microcar per chi ha la patente sospesa», osserva Pileri.
Fonte: Adnkronos
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