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Alcol, controlli notturni nel Veronese Un automobilista su 100 sopra il limite

Controllo a tappeto dei carabinieri sulle strade della movida veronese e del lago di Garda: sopra il limite del tasso alcolemico dello 0,5 solo un automobilista su cento. Ai conducenti delle autovetture fermate i carabinieri hanno spiegato gli effetti anche mortali della guida in stato di ebbrezza

 
02 agosto 2010 | 10:24

Alcol, controlli notturni nel Veronese Un automobilista su 100 sopra il limite

Controllo a tappeto dei carabinieri sulle strade della movida veronese e del lago di Garda: sopra il limite del tasso alcolemico dello 0,5 solo un automobilista su cento. Ai conducenti delle autovetture fermate i carabinieri hanno spiegato gli effetti anche mortali della guida in stato di ebbrezza

02 agosto 2010 | 10:24
 

Nella notte tra il 31 luglio e il 1 di agosto ci sono stati controlli a tappeto dei carabinieri in servizio in prossimità del lago di Garda su due strade fra le più frequentate nelle ore notturne della movida. Il resoconto dei carabinieri è però positivo: su 500 autovetture fermate soltanto l'un per cento dei conducenti è risultato positivo sia pur di poco (fra lo 0,52 e lo 0,60) all'alcol test, eccezion fatta per una ragazza, decisamente ubriaca, che oltretutto si era già vista ritirare in passato la patente per lo stesso motivo.

I controlli messi in atto dal comando dei carabinieri con il supporto della prefettura di Verona sono stati qualitativamente fra i più scrupolosi. Alle forze dell'ordine in servizio dalle 23,30 di sabato sera fino alle 5 di questa mattina a Peschiera del Garda (Vr) e sulla strada Gardesana che porta a Bardolino (Vr), erano stati messi a disposizione due tir proprio per poter effettuare oltre al test dell'etilometro anche il prelievo del sangue e quello delle urine. Le pattuglie dei carabinieri non si sono limitate però ad esercitare un'operazione di controllo, ma hanno svolto un lavoro anche di informazione. A conducenti e passeggeri delle autovetture fermate i carabinieri hanno spiegato gli effetti che possono essere anche mortali di una guida in stato di ebbrezza.

«Il punto di arrivo ancora non è stato raggiunto – ha commentato Edi Sommariva, direttore generale Fipe, - ma la strada percorsa è stata tanta. E soprattutto è quella corretta. I controlli nel corso della notte del 31 luglio dei carabinieri lo dimostrano chiaro: per contrastare il fenomeno delle vittime degli incidenti stradali bisogna lavorare sulla prevenzione, sull'informazione più capillare al cittadino e soprattutto bisogna rilanciare l'idea del dispositivo blocca motore quando il conducente è in uno stato psicofisico alterato».

«Il numero così ridotto di conducenti che avevano infranto la legge – afferma Sommariva – è la dimostrazione di quanto sia alto il senso di responsabilità sociale degli esercenti e che i cittadini stanno capendo il pericolo delle sbornie notturne. Condividiamo l'analisi dei carabinieri dell'importanza di sensibilizzare i cittadini informandoli ed educandoli ad avere un comportamento più equilibrato nei confronti dell'alcol il cui uso sconsiderato è dannoso all'organismo oltre che essere deleterio soprattutto se associato alla guida. I giovani – prosegue Sommariva – che sono la fascia più a rischio per il loro naturale e giusto desiderio del divertimento notturno, spesso sono anche portati a sottovalutare il loro stato reale di lucidità quando si mettono alla guida e a sottovalutare quindi anche l'importanza della sobrietà quando si impugna il volante di un'auto. Per questo insistiamo sull'ipotesi del dispositivo blocca motore che negli Stati Uniti è già legge. Uno strumento di questo genere faciliterebbe anche il lavoro delle forze dell'ordine, facendo anche risparmiare soldi all'amministrazione pubblica».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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