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I giovani e il vino Non tutto è negativo

Due bicchieri di vino buono non hanno mai fatto male a nessuno e non danneggiano chi si mette alla guida. Lo ha confermato anche il ministro delle Politiche agricole, che dimostra di avere buon senso e di difendere con raziocinio il patrimonio culturale ed economico che l’enologia rappresenta

 
09 ottobre 2009 | 14:00

I giovani e il vino Non tutto è negativo

Due bicchieri di vino buono non hanno mai fatto male a nessuno e non danneggiano chi si mette alla guida. Lo ha confermato anche il ministro delle Politiche agricole, che dimostra di avere buon senso e di difendere con raziocinio il patrimonio culturale ed economico che l’enologia rappresenta

09 ottobre 2009 | 14:00
 

 Mi scrive Marta Mondonico, appassionata donna del vino in Lombardia: «Ogni volta che ricevo visitatori in cantina sono sorpresa da come i giovani si avvicinano, con grande interesse, al nostro mondo del vino. I giovani, allora, non sono solo quelli che cercano lo sballo alcolico, quelli di cui sono piene le cronache. No, quelli sono solo una minima parte che non capisce nulla di vino, che non ha alcun rispetto per la propria vita nè per quella altrui. I 'nostri” giovani invece sono sani, desiderano assaggiare e imparare a riconoscere un buon vino, senza esagerare, nel rispetto di se stessi, degli altri, della nostra gloriosa tradizione italiana. Ma la legge italiana cosa fa? Cerca di combattere il consumo di vino e non l'abuso di alcol».

Non posso che essere d'accordo con queste parole. Due bicchieri di vino buono non hanno mai fatto male a nessuno e non danneggiano chi si mette alla guida con cautela. Lo ha confermato anche il ministro delle Politiche agricole, che dimostra di avere buon senso e di difendere con raziocinio il patrimonio culturale ed economico che l'enologia rappresenta per il nostro Paese. Come capire e giustificare, allora, coloro che invece chiedono tolleranza zero e vorrebbero portare il tasso alcolometrico allo 0,2 o addirittura allo zero? Si rendono conto del danno che sarebbe per i viticoltori italiani, già oggi alle prese con il calo continuo dei consumi pro capite? Inoltre, non è detto che tanta severità sia efficace, anzi, può essere controproducente. «Se con un solo bicchiere di vino sono fuori norma - possono pensare tanti giovani - tanto vale che me ne faccia una decina». Più efficace ci sembra un'educazione al bere, un approccio al vino come bevanda da gustare e non da tracannare, da abbinare ai cibi e non da destinare allo sballo. Questa è la strada.


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