TORINO - Numerosi i consensi riscossi dal presidente Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori vino)
Giorgio Calabrese (
nella foto a destra) riguardo al tanto discusso tema del rapporto tra alcol e incidenti stradali. «Basta parlare di alcool e guida e chiamare in causa solo il vino», ha ricordato ieri, 6 maggio, Calabrese in occasione dell'apertura del 28° Congresso nazionale Onav a Torino, e nello specifico durante il Convegno dal titolo 'Vino: guidare si può!”.
«Dagli anni ‘80 ad oggi - ha evidenziato - il consumo procapite di vino è passato da più di tre bicchieri al giorno a meno di uno. Mentre gli incidenti stradali a causa dell'ebbrezza sono triplicati in pochi anni. Perché non ci si chiede a cosa sia dovuto questo dato? E soprattutto quali sono le principali vittime?». I più giovani, perché mancano di una qualsiasi cultura del bere e consumano principalmente super alcolici mentre il vino è praticamente assente nei loro locali di ritrovo primi fra tutti le discoteche.
«La proposta che faremo al ministro Gelmini - ha proseguito il presidente Onav - sarà l'introduzione, dalle scuole medie in poi, dell'insegnamento Educazione alimentare perché il vino è a tutti gli effetti un alimento. Io dico sempre che si beve l'acqua e si gusta il vino». Come alimento il vino presenta delle proprietà benefiche non riproducibili in farmacologia ad esempio il resveratrolo, sostanza antiossidante per eccellenza, ha effetto solo se combinata con alcool nel vino e il fallimento della sua versione in pillola ne è la maggiore dimostrazione. Ma c'è di più. Il vino rosso aiuta le donne in menopausa a superare i disagi iniziali di questa fase critica perché stimola la produzione di estrogeni.
Queste semplici nozioni sono poco note anche ai medici che spesso non danno risposte esaustive al riguardo. Un'altra proposta che arriva dal Congresso Onav è di inserire alla Facoltà di Medicina come insegnamento obbligatorio 'Nutrizione”, solo così i medici potranno diventare un punto di riferimento anche per i politici che si trovano a dover legiferare spesso senza conoscere la materia. L'ignoranza infatti è alla base delle proposte inadeguate come l'abbassamento del tasso alcolemico alla guida a 0,2.
«Ci sono evidenze scientifiche - ha concluso Calabrese - che dimostrano che con 0,5 si mantiene una perfetta lucidità a patto che si tratti di un soggetto adulto. Sotto i 17 anni infatti non è presente nel fegato il corredo enzimatico necessario per metabolizzare l'alcol. Bisognerebbe quindi vietare l'uso di alcolici ai minori. Come prima cosa sarebbero necessari maggiori controlli, non solo sulle strade ma anche sui commercianti che spesso vendono alcolici e superalcolici ai giovanissimi».
Dopo aver trattato questo argomento il Convegno è proseguito con gli interventi di Salvatore Magazzù, capo agenzia esecutiva Ue per le Politiche per la tutela dei consumatori e per la sicurezza alimentare, e di Vincenzo Gerbi e Alessandro Felis, che hanno presentato le caratteristiche della viticultura torinese. Il Congresso in corso a Torino, che ha richiamato molti onavisti da tutta Italia, si conclude domenica 9 maggio dopo tre giorni di visite al territorio e degustazioni.
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