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Ezio Santin rinuncia alle stelle

Ezio Santin dell'Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (Mi) lascia la guida Michelin, stufo di sottoporsi ai giudizi e di farsi condizionare dal numero delle stelle. Prima di lui anche Gualtiero Marchesi. Oggi però Santin era a Milano alla presentazione della nuova Michelin

di Maria Passera
 
24 novembre 2009 | 16:32

Ezio Santin rinuncia alle stelle

Ezio Santin dell'Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (Mi) lascia la guida Michelin, stufo di sottoporsi ai giudizi e di farsi condizionare dal numero delle stelle. Prima di lui anche Gualtiero Marchesi. Oggi però Santin era a Milano alla presentazione della nuova Michelin

di Maria Passera
24 novembre 2009 | 16:32
 

Ezio-SantinStrappo concordato di uno dei cuochi più famosi del Paese: Ezio Santin, dell'Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (Mi) lascia la guida Michelin, stanco a 72 anni di sottoporsi ai giudizi e di farsi condizionare dal numero delle stelle. Prima di lui lo aveva fatto Gualtiero Marchesi. Santin lo ha annunciato però alla Triennale di Milano alla presentazione della nuova Michelin, concordando con la guida (che gloi ha tributato molti onori) la sua uscita.

«Questa decisione è mia per il 60%: non volevo più vivere sotto stress in questo modo, perché non era più giusto. In questi anni, senza fare polemiche, su certe guide non siamo stati trattati bene» dice Renata Santin, moglie di Ezio Santin e maître de maison dell'Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano.

Una decisione presa anche da Gualtiero Marchesi. «Noi abbiamo sempre dato il massimo, come Gualtiero, che ha preso la stessa decisione l'anno scorso. Gualtiero prima e mio marito poi hanno cambiato il modo di fare cucina in Italia. Basta pensare a tutti i ragazzi che sono passati di qua e poi sono diventati celebri. Ora sono a Tokyo, a New York, dappertutto. Basta però con i voti. Niente qui è cambiato e quello che facevamo dieci, vent'anni fa lo facciamo ancora, anzi lo facciamo meglio».

Le guide hanno cambiato atteggiamento: «Basta vedere le quattro paroline messe lì nella guida dell'Espresso. Capisco che dopo 33 anni non abbiano più niente da dire su di noi, perché hanno già detto tutto, ma così è troppo poco! Così siamo coerenti: se si esce, si esce da tutte le guide». Ezio Santin era alla presentazione della Michelin: «Proprio per dimostrare che ci si lascia senza alcun rancore».


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8) Viva la libertà di uscire dalla Guide
In fondo un po' di dissidenza fa bene ai signori delle guide gastronomiche per renderli sempre consapevoli del lavoro che svolgono e rimanere obbiettivi nei loro giudizi. Eppoi , come sono libere le critiche, devono essere libere le decisioni di farsi criticare su determinate recensioni. Buona lettura a tutti!


24/11/2009 16:32:00
7) Rinuncia alla presa in giro delle Guide
Direi che rinuncia alla presa in giro delle Guide ormai diventate multinazionali che hanno perso il sapore del gusto e dell'arte della cucina. Forse si sono scordati che la cucina è nata nelle case in umiltà e poi si è evoluta e merita di essere rispettata e non offesa con la vendita dei posti nella prima fila delle guide. Striscia la notizia ce ne ha dato un assaggio: come si può valutare eccellente chi ha scambiato la cucina per un laboratorio di chimica...


24/11/2009 16:32:00
6) Le Guide deviano il cliente
Basta con queste guide che invece di informare deviano il cliente, e poi inizino a dare stelle a persone che almeno sappiano usare il congiuntivo


24/11/2009 16:32:00
5) Bravo Santi...fuori da business
Bravo Santin..fuori dal business


24/11/2009 16:32:00
4) Si deve tornare ai sapori veri
Sono d'accordo con Marco...che si torni ai sapori veri ,con prodotti italiani che ci invidia il mondo...poche cose...ma sane !!!...


24/11/2009 16:32:00
3) Quella di Santin è una posizione politica e sbagliata
Quella di Santin a mio avviso è una presa di posizione assolutamente politica e assolutamente sbagliata, la Michelin è da sempre la sola guida seria, tutte le altre sono a pura gestione clientelare.


24/11/2009 16:32:00
2) Santin riapre il dibattito sulle guide
Credo che la scelta di Santin sia rispettabile, considerando almeno l'età e quello che ha dato alla Cucina italiana, se finalizzata ad aprire un dibattito vero sulla funzione e le modalità con cui si fanno le guide in Italia. Un tema che come Italia a Tavoloa stiamo svilluppando da tempo.


24/11/2009 16:32:00
1) Viva la libertà di uscire dalla Guide
In fondo un po' di dissidenza fa bene ai signori delle guide gastronomiche per renderli sempre consapevoli del lavoro che svolgono e rimanere obbiettivi nei loro giudizi. Eppoi , come sono libere le critiche, devono essere libere le decisioni di farsi criticare su determinate recensioni. Buona lettura a tutti!





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