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Agnello in tavola a Pasqua per sostenere la pastorizia

Per sostenere la campagna di Coldiretti per la sopravvivenza di 60mila pastori colpiti dalla crisi per il coronavirus, Italia a Tavola propone una serie di sfiziose ricette da replicare a casa in occasione della Pasqua. L'obiettivo della campagna è contrastare l’abbandono delle aree più difficili, dove i pastori svolgono un ruolo di presidio.

29 marzo 2020 | 07:26
Agnello in tavola a Pasqua 
per sostenere la pastorizia
Agnello in tavola a Pasqua 
per sostenere la pastorizia

Agnello in tavola a Pasqua per sostenere la pastorizia

Per sostenere la campagna di Coldiretti per la sopravvivenza di 60mila pastori colpiti dalla crisi per il coronavirus, Italia a Tavola propone una serie di sfiziose ricette da replicare a casa in occasione della Pasqua. L'obiettivo della campagna è contrastare l’abbandono delle aree più difficili, dove i pastori svolgono un ruolo di presidio.

29 marzo 2020 | 07:26
 

Si chiama “#iostocoipastori” ed è la campagna per sostenere il valore sociale, economico, storico e ambientale di un mestiere a rischio di estinzione. In occasione della Giornata mondiale della pastorizia, che si è svolta il 26 marzo scorso, Coldiretti ha ricordato che portare in tavola per la Pasqua imminente carne d’agnello non è solo benaugurante per il ritorno alla normalità, ma aiuta anche la sopravvivenza di 60mila pastori colpiti dalla crisi da coronavirus.

Ed è con questo spirito che Italia a Tavola vuole contribuire alla campagna fornendo alcuni spunti di gustosi piatti a base di agnello italiano da realizzare in casa, dal momento che con ogni probabilità dovremo tutti trascorrere la Pasqua nelle nostre abitazioni. In attesa che i ristoranti possano riaprire, sarà l'occasione per metterci tutti alla prova ai fornelli e riscoprire il piacere di cucinare in famiglia. Ecco le nostre ricette:

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L’agnello in tavola a Pasqua  per sostenere la pastorizia
Sono 60mila i pastori colpiti dalla crisi Coronavirus

Sostenere la produzione Made in Italy significa aiutare il proprio territorio e contrastare anche l’abbandono delle aree più difficili dove i pastori svolgono un ruolo insostituibile di presidio. Un sostegno fondamentale anche per le regioni terremotate del centro Italia dove c’è una significativa presenza di allevamenti che è importante aiutare per la ripresa economica e occupazionale a quasi cinque anni dal sisma che ha colpito quei territori.

«In occasione di questa festività - sottolinea Coldiretti - si acquista infatti gran parte di circa 1,5 chili di carne di agnello consumata a testa dagli italiani durante tutto l’anno. La carne di agnello è una presenza antica della tradizione gastronomica italiana, come dimostrano i piatti della transumanza tramandati da secoli: dall’abruzzese agnello cacio e ova al molisano agnello sotto il coppo, fino all’abbacchio alla scottadito del Lazio».

Tra le ricette più gettonate a base di carne di agnello per la Pasqua ci sono gli arrosticini, le costolette panate, la tradizionale teglia al forno con patate alla cacciatora. Un ventaglio di proposte molto ricco, che va dall’agnello brodettato alle polpettine con macinato di agnello del Trentino fino al Cutturiddu pugliese, dall’agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge agli gnocchi al sugo di castrato, alle tagliatelle al ragù di agnello.

L’agnello in tavola a Pasqua  per sostenere la pastorizia
Quando un allevamento chiude si perde un intero sistema

«Gli animali custoditi negli allevamenti italiani rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto anche, perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali - ha puntualizzato il presidente Coldiretti Ettore Prandini - Quando un allevamento chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di prodotti tipici e soprattutto di persone impegnate spesso da intere generazioni a combattere lo spopolamento e il degrado».

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