Il segreto, anzi, i segreti? Talento e territorio. È questa la semplice ricetta di Enrico Bartolini, il cuoco più stellato d'Italia (9 stelle Michelin in tutto, attribuite a 6 diversi ristoranti). Al Capriccio di Manerba del Garda (Bs) in un caldo pomeriggio d'ottobre, per Top Italian Chef 2022, in collaborazione con gli eccellenti prodotti di Debic studiati per i professionisti, ha guidato alla scoperta di tre deliziose preparazioni: “La cialda croccante capperi e cipolla, cream cheese e agnello”, “La nostra foresta nera” e “La patata soffice, uovo e uova, dragoncello e nocciole”. Il tutto realizzato con gli innovativi prodotti Debic, tra cui mascarpone, panna e latte.
Enrico Bartolini a Top Italian Chef
Una collaborazione all'insegna delle eccellenze
Uno showcooking con le stelle, anzi con “la stella” della cucina italiana, che ha raccontato alcuni passaggi della sua vita, introdotto da Emanuela Tesselli, marketing manager di Debic: «Gli chef - ha detto, con un gioco di parole - sono in buone mani con i nostri prodotti e i nostri prodotti sono in mani preziose con i professionisti della cucina, a partire da Enrico Bartolini. Una collaborazione all'insegna delle eccellenze».
“La patata soffice, uovo e uova, dragoncello e nocciole” di Enrico Bartolini
1/3
“La cialda croccante capperi e cipolla, cream cheese e agnello” di Enrico Bartolini
2/3
“La nostra foresta nera” di Enrico Bartolini
3/3
Previous
Next
La parte emozionale è quella che fa la differenza
Poi è toccato ad Enrico Bartolini che, facendo tesoro dell'esperienza maturata quotidianamente al Mudec di Milano, ha raccontato alcuni passaggi della sua vita. «Le ricette - ha rimarcato davanti ad una platea che lo ha ascoltato in religioso silenzio - nascono con la voglia di raccontare un messaggio. La parte emozionale è quella che fa la differenza, e poi è importante mettersi sempre in discussione come arma di difesa. Fondamentale è il lavoro di gruppo, lo chef è il capitano di un team capace di esaltare anche un solo ingrediente».
Emanuela Tesselli (marketing manager Debic), Eugenio Tagliafico (presidente Top Italian Chef), Enrico Bartolini
Una lezione a tutto campo
Perché è essenziale, ha sottolineato ancora Bartolini, «mangiare cose che piacciono, ma anche digeribili». Insomma una lezione a tutto campo, partendo dal croccante sperimentato a 4 anni (zucchero bollito e nocciole), alla pastasciutta scaldata e surriscaldata tre volte al giorno dalla mamma, fino ai 3 anni della fondamentale esperienza francese e all'importanza continua della ricerca: «Soldi non evasi dalle tasse, ma ben spesi e investiti soprattutto nelle future generazioni».
Più che meritata la targa che gli è stata consegnata fra gli applausi da Debic al termine dell'incontro al Capriccio. Questa la frase incisa sulla targa: “A Enrico Bartolini per aver condiviso con noi la sua grande visione di alta cucina fatta di creatività, tecnica e perfezione”.