Settimana della cucina italiana Nel mondo si celebra la tavola tricolore

La Cucina italiana sbarca sulle tavole di tutto il mondo dal 19 al 25 novembre 2018 con oltre 1.300 attività ed eventi in 110 Paesi, 300 sedi diplomatiche all’estero e negli istituti italiani di cultura . Sono questi i numeri con cui si presenta ai nastri di partenza la terza edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo

14 novembre 2018 | 16:43
di Sabino Cirulli
Il progetto, ideato e coordinato dalla Direzione generale per la promozione del Sistema Paese del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, è sviluppato all’interno di un gruppo di lavoro che coinvolge anche il ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo, il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il ministero per i Beni e le attività culturali, nonché i principali stakeholder del comparto.



L’iniziativa mira a promuovere all’estero la cucina italiana di qualità e i segni distintivi del Marchio Italia nel solco delle grandi tematiche che, a partire da Expo2015 Milano, contraddistinguono l’agroalimentare italiano: dalla qualità alla sostenibilità, passando per sicurezza alimentare, identità, territorio e biodiversità.


Alessandro Circiello, Rocco Pozzulo, Vincenzo De Luca, Gian Marco Centinaio

Il ricco programma di iniziative, conferenze, degustazioni, cooking show, concerti e corsi professionali è stato illustrato oggi, 14 novembre, alle Officine Farneto di Roma, alla presenza del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, che ha evidenziato lo stato di salute di un settore che vale «il 13% del Pil nazionale, pari a 220 miliardi di euro, con un export di 41 miliardi di euro, che registra nell’ultimo anno una crescita del 23%. La valorizzazione del Sistema Italia si concretizza attraverso l’agroalimentare che è un elemento fondamentale del brand “Made in Italy”. Gli chef sono ambasciatori della nostra tradizione ma anche della capacità di innovazione. Su questo punto non può che essere stata una scelta vincente quella di accorpare le Politiche agricole con il Turismo. Solo la promozione integrata e il fare sistema riescono a garantire un successo sui mercati. La prossima mossa deve essere quella di sostenere all’Onu i nostri prodotti, il nostro stile di vita, la Dieta mediterranea. Per impedire che i prodotti simbolo del Made in Italy vengano attaccati in nome di improbabili teorie salutistiche. L’Italia è il Paese delle eccellenze, che dobbiamo rappresentare con orgoglio in ogni Paese. Siamo all’avanguardia anche sui controlli sul web grazie ad azioni sinergiche con player quali Alibaba, eBay, Amazon. Il nostro sistema di certificazione per i prodotti alimentari è apprezzato all’estero, infatti lo esporteremo presto in Georgia».


Mezze maniche rigate con cozze di Scardovari, melanzana rossa di Rotonda, pomodori di Pachino

Sulla stessa linea d’onda è intervenuta Emanuela Claudia Del Re, vice ministro degli Affari esteri: «Stiamo lottando duramente in ambito internazionale per respingere politiche restrittive e ostacoli quali “semafori alimentari”, spesso promossi dall’Oms, che vogliono impedire la commercializzazione dei nostri prodotti. Con grande orgoglio ribadisco che l’Italia è prima in Europa per numero di imprese agricole biologiche. Questa è la migliore risposta alla evoluzione della domanda alimentare: l’innovazione che affianca la tradizione. L’agroalimentare è diffusore di sviluppo sostenibile. L’Ambasciata italiana a Kampala porterà insieme alla Ong Afron la Settimana della Cucina nel campo rifugiati di Rhino tra i profughi sudanesi con corsi di cucina, lettura di fiabe, proiezioni e laboratori per garantire anche in Uganda un accesso al cibo sicuro e sufficiente. Infine ricordo che il Global health index di Bloomberg ha definito l’Italia il Paese più sano al mondo, con buona pace di quei Paesi che in sede Onu continuano a lanciare offensive contro il nostro agroalimentare».


Branzino d'amo del Tirreno al vapore e gel di limone di Amalfi

Numerosi i poli su cui si svilupperà la settimana: la promozione della Dieta mediterranea e dei suoi ingredienti, la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in connessione con il 2018 Anno del cibo italiano; l’iniziativa “Pasta Pesto Day”, che a seguito della tragedia del Ponte Morandi promuove la più tipica ricetta nei ristoranti di tutto il mondo, nei quali una quota del ricavato sarà destinata al Comune di Genova; le celebrazioni dei Centenari Rossiniani, in occasione del 150° anniversario della morte del compositore, appassionato di cucina e noto gastronomo. Impegno anche sul fronte delle attività di formazione, per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali e sostegno alla tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata, unitamente ad azioni di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.


Lombatina di agnello sardo al finocchietto selvatico con la coscia brasata al Chianti e funghi cardoncelli della Murgia

Nell’incontro di oggi sono intervenuti anche Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese; Anna Flavia Pascarelli, dirigente Ice; Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso Spa, il quale ha annunciato una collaborazione con Alitalia per disegnare insieme i menu a bordo; Roberto Tavano, PwC Advisory; Marialaura Bonaccio dell’Irccs Neuromed; il campione olimpico di taekwondo Carlo Molfetta; Alessandro Circiello, presidente Fic Lazio e membro Euro-Toques Italia. Presente inoltre il presidente della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo.


Bonbon di cioccolato di Modica glassato alle amarene brusche di Modena, tortino alle nocciole di Giffoni e gelato alle mele della Val di Non

Sul palco delle Officine Farneto è salito anche lo chef stellato e tre forchette Gambero Rosso Francesco Apreda, del ristorante Imago all’Hotel Hassler di Roma: «È un privilegio svolgere questa professione in Italia, un territorio unico che ci offre un paniere agroalimentare meraviglioso. Sono contento che da tre anni a questa parte il mondo delle istituzioni abbia riconosciuto la mia professione quale rappresentante del Made in Italy nel mondo, la figura che fa conoscere al di fuori del nostro Paese non solo gli alimenti, ma anche il modo in cui si consumano e si cucinano. Questo ci dà grande responsabilità verso i consumatori».

Alla presentazione dell'iniziativa è seguita una degustazione, curata dalla Federazione italiana cuochi, dei piatti che la Nazionale italiana cuochi preparerà in esclusiva per la finale della Coppa del mondo di cucina in Lussemburgo (vedi foto piatti).

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Alberto Lupini


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