Ministero del Turismo, nuovo inizio Cibo e accoglienza finalmente insieme
Il Ministro Centinaio è stato chiaro: i turisti stranieri vengono in Italia anche per la buona cucina. Può essere una vera svolta la ricostruzione del ministero del Turismo legato a quello delle Politiche agricole
11 giugno 2018 | 10:06
di Alberto Lupini
Gian Marco Centinaio (foto: italiaambiente.it)
È stato lo stesso ministro delle Politiche agricole, il leghista Gian Marco Centinaio, ad indicare la volontà di ricostruire il ministero del Turismo (a suo tempo cancellato da un referendum) ricordando come il settore si basi su «due cavalli di battaglia», cioè sul fatto che «gli stranieri vengono in Italia sia per le sue bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche, sia per l’enogastronomia». Concetto che da sempre è sostenuto da Italia a Tavola e che ora potrebbe finalmente essere realizzato.
Il Ministro Centinaio sembra avere già predisposto anche un piano per risolvere il problema vero di questa scelta politica: il rapporto fra Ministero e Regioni (che hanno risorse e competenze) sulla gestione del turismo, e fra Ministero e privati. Fra i temi più urgenti ci sono certamente quello della promozione all’estero del nostro Paese (ancora oggi frammentata fra iniziative spot delle singole regioni) e quello dei criteri di classificazione e offerta dei vari livelli di ospitalità, oggi all’insegna di una babele di contraddizioni e variabili degne di Bisanzio fra una provincia e l’altra. Un hotel a 4 stelle di Roma potrebbe averne a mala pena 3 a Bolzano... Se a ciò aggiungiamo i guasti dell’abusivismo alberghiero, dei portali web con classificazioni farlocche come TripAdvisor o la scarsa professionalità di certi tour operator, si può ben capire quanto lavoro urgente ci sia da fare.
E su tutto questo c’è il tema centrale della formazione, dove sollecitiamo interventi a tutto campo, a partire dalla riforma degli istituti alberghieri e l’istituzione di corsi di laurea di hospitality (#laureaccoglienza). Chissà che su questa spinta ci sia davvero la possibilità di un lavoro di squadra. Per il momento vogliamo sperarlo...
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Alberto Lupini