Brilla il red carpet della Cantalupa 10 anni di Premio, tra ospiti e amici

Una sera, una cena tra le stelle, una festa per i 10 anni di Premio Italia a Tavola. Dal conduttore Patrizio Roversi ai cuochi tristellati Umberto Bombana e Annie Féolde per rendere omaggio allo speciale compleanno del premio più ambito, dedicato alla ristorazione e all’accoglienza di qualità.

Il Premio è stato patrocinato quest'anno da Regione Lombardia, Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, L'Eco di Bergamo e Università degli Studi di Bergamo con Pentole Agnelli, Consorzio Grana Padano, TrentoDoc e Consorzio Mozzarella di Bufala come main sponsor.



Con una location suggestiva come Da Vittorio - La Cantalupa, tre stelle Michelin a Brusaporto (Bg), c’era da aspettarselo che anche la festa, a partire dagli invitati, avrebbe rispecchiato le attese degli esigenti organizzatori e sarebbe stata una magnifica occasione per celebrare l’alta ristorazione italiana.

Ed è così che il Premio Italia a Tavola, nato da un’idea del direttore dell'omonimo network, Alberto Lupini, per rendere omaggio alle eccellenze della gastronomia, della pasticceria e dell’accoglienza italiana, ha spento sabato sera 10 candeline in bellezza. Sabato, mentre i colori del tramonto si riflettevano nella piscina de La Cantalupa, struttura incastonata tra le colline che circondano Bergamo e consacrata dalla famiglia Cerea agli eventi mondani d’Italia e dintorni, i cuochi, tra gli stellati più famosi e interessanti del panorama gastronomico italiano, iniziavano ad accendere, in tutti i sensi, la loro creatività per dare vita a piatti esclusivi, nati con lo scopo di deliziare, ma anche emozionare e stupire i palati dei numerosi ospiti presenti.



In tanti hanno festeggiato sabato sera il decimo compleanno del Premio Italia a Tavola, affollando il quartier generale della famiglia Cerea sinonimo di ristorazione e accoglienza extra lusso. E mentre i cuochi erano a lavoro, i pasticceri erano intenti ad impiattare le loro creazioni e i barman a miscelare i loro cocktail, gli ospiti iniziavano pian piano ad arrivare.

I colori del tramonto da una parte e quelli caldi delle fiamme che scintillavano nei bracieri dall’altra facevano da cornice alla passerella gourmand, attraverso la quale leggiadri si muovevano gli invitati, alla scoperta dei piatti buoni e belli pensati per l’occasione. Spiccavano tra gli oltre 300 invitati i volti noti della ristorazione italiana, a partire da Umberto Bombana, al timone del ristorante top di Hong Kong Ottoemezzo, unico tre stelle Michelin italiano al di fuori dei confini nazionali e quarto della classifica dei 50 migliori ristoranti di tutta l’Asia (Asia’s 50 Best 2017). Lui, Bombana, bergamasco vissuto negli Stati Uniti prima e in Asia oggi, è sicuramente tra gli ambasciatori della Cucina italiana, ma anche delle eccellenze, e non solo
enogastronomiche, del Belpaese, si aggirava sabato sera incuriosito dai colori, ma anche dai profumi dei piatti preparati live dai suoi colleghi stellati e non.


Ma Bombana non era il solo ospite stellato della serata glamour e, se lui è l’interprete dell’unico ristorante tristellato italiano all’estero, la francese Annie Féolde de l’Enoteca Pinchiorri è stata invece la prima donna in Italia a ricevere le tre stelle Michelin. E anche Annie, che ha seguito tutti gli eventi in carnet durante la due giorni nata per festeggiare il decimo compleanno del Premio, era attenta ad assaggiare, oltre che osservare, i piatti preparati dai colleghi, anche dai giovani talenti della ristorazione.

Oltre al pasticcere Ernst Knam, tante altre le figure di spicco del mondo della ristorazione e della pasticceria presenti in loco: a partire dal noto maestro Iginio Massari, fondatore dell'AMPI - Accademia Maestri Pasticceri Italiani, nonché vincitore della categoria Pasticceri del sondaggio. Tra gli ospiti si aggirava anche lo stellato Andrea Berton.

A colpire la sua attenzione è stato inoltre un altro ospite speciale che si aggirava per la sala de La Cantalupa, Jampaa, il piccolo robot umanoide programmato da Marco Vescovi per soddisfare la richiesta di informazioni da parte dei turisti che frequentano resort e hotel italiani. A supervisionare poi l’andamento della serata i padroni di casa, Francesco ed Enrico Cerea, artefice quest’ultimo con il fratello Roberto, del Riso Acquerello mantecato con la barbabietola leggermente affumicata, nuvola di albume cotto e caviale Calvisius, preparato e servito nell’area delle cucine, maestose come tutta la struttura.


Tantissime anche le firme dell’enogastronomia presenti e gli opinion leader del settore, a partire dal premiato Patrizio Roversi, conduttore televisivo, da sempre attento osservatore e profondo divulgatore delle eccellenze della terra. A nessuno è passata inosservata la sua partecipazione alla serata di gala. Anche lui intento ad assaggiare e valutare tutte le creazioni di chef, pasticceri e barman, dopo aver indossato i panni del moderatore nella tavola rotonda che si è svolta sabato mattina sulla necessità di formare, oltre che informare, i giovani operatori dell’accoglienza.

Tra i giornalisti, Emanuele Scarci de Il Sole 24 Ore, Marisa Fumagalli del Corriere della Sera, Alan Patarga del TgCom, Laura Ciarallo di Mediaset e Laura Maragliano della rivista Sale e Pepe. Presenti anche il critico Luigi Cremona, storica firma del Touring Club, Lorenza Vitali di WItaly, Carla Icardi di Grande Cucina, tutti palati attenti e competenti. Ma non sono mancati i politici, accorsi bipartisan, che hanno premiato i vincitori delle sette categorie in gara, a partire da Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo, seguito dall’onorevole Daniele Belotti della Lega, dall’onorevole Elena Carnevali del Pd, dalla senatrice Alessandra Gallone di Forza Italia, dal consigliere regionale Dario Violi del Movimento 5 Stelle. Presente alla serata anche Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, che ha ospitato il convegno di sabato mattina.



Tantissimi anche gli imprenditori del comparto agroalimentare e di tutta la filiera produttiva, come Giorgio Palmucci numero uno di Confindustria Alberghi e Baldassare Agnelli, al timone di Pentole Agnelli, lo strumento preferito dagli chef di tutto il mondo. Non è un caso che Claudio Sadler, stellato di Milano, presidente de Le Soste, spiegando il suo piatto, Zuppa pavese come la vedo io in acqua di Grana Padano Riserva, abbia precisato la modalità di cottura in Pentole Agnelli. E neanche a farlo apposta tra i commensali in tour c’era in quel preciso istante proprio Baldassare Agnelli, gratificato dall’uso delle sue pentole e, soprattutto, dal risultato che producano. Eccellente, e non solo nel caso del piatto di Claudio Sadler.

Tanti anche i produttori vitivinicoli e, restando in tema, competenti i sommelier intenti a versare fiumi di bollicine Trentodoc, ma anche autoctone bergamasche rigorosamente metodo classico, bianchi e rossi lombardi. Vini e piatti approvati dall’esigente palato di un altro volto noto, che anche quest’anno ha partecipato alla gustosa kermesse, Alessandro Scorsone, il cerimoniere di Montecitorio. E dopo aperitivo, cena e carrellata di dessert, non poteva mancare la regina di tutti i compleanni: la torta, imponente e buona, studiata e realizzata niente di meno che da Ernst Knam, il vincitore della categoria Campioni.

foto: Giulio Ziletti, Riccardo Melillo, Modestino Tozzi

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