Ancora lamentele riguardo all'odioso fenomeno delle recensioni false su web. Nonostante gli sforzi di Italia a Tavola e Fipe-Confcommercio di far fronte al problema dell’utilizzo malevolo di questo strumento, continuano ad arrivare alla nostra redazione segnalazioni da parte di ristoratori e gestori di locali. L'ultima in ordine di tempo è quella di Raffaele Napolitano, titolare del ristorante Millelire di Monza, che arriva a paragonare il sistema di TripAdvisor ad un "regime di terrore". Riportiamo qui sotto la sua lettera.
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Spett. le Redazione,
Vi scrivo per portarvi a conoscenza di quanto accadutomi con TripAdvisor. Ho aperto un nuovo locale a Monza, il Millelire, da cinque mesi, e, partendo dall’ultima posizione in classifica, sono arrivato ad occupare il 35° posto, nonostante le molte recensioni negative, fatte di proposito, sicuramente fasulle in quanto citavano prezzi e piatti non appartenenti al mio menu. Ora, dopo un lavoro costante, arrivato al 35° posto, di punto in bianco, senza che il numero di recensioni sia nel frattempo cambiato, da un giorno all’altro ripiombo quasi all’ultimo posto... dalla 35ª posizione alla 160ª su 175 locali in Monza, in un giorno solo e senza spiegazioni.
La cosa è alquanto stravagante, ma a nulla valgono le mie rimostranze, perché dall’altra parte non esiste nessuno di materiale a cui fare riferimento. E comunque nulla di buono ci si può aspettare quando in un sistema siffatto le prime posizioni dei migliori ristoranti sono occupate da bar (che con tutto il rispetto l’unico piatto che cucinano sono o panini o piatti fatti a casa la sera prima e poi passati al microonde), gelaterie o ristoranti di alberghi che magari aprono solo il weekend.
TripAdvisor è un sistema arrivato ormai alla frutta, un sistema degno del regime di terrore instaurato durante la rivoluzione francese, in cui ognuno poteva accusare chiunque senza prove. In pratica potrebbero scrivere di tutto, anche che il gestore di quel tale locale ha commesso vari omicidi, e nessuno potrebbe replicare nulla.
Raffaele Napolitano
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