Da "1000 artisti a Palazzo. Vetrina dell'arte contemporanea", a cura di Luciano Caramel, Editoriale Giorgio Mondadori, 2009.
Per Fiorenzo Barindelli, artista e architetto cesanese, noto come collezionista da 'Guinness” di orologi Swatch, raccogliere oltre mille opere di artisti internazionali è stata l'ennesima, lunga sfida vinta. L'amicizia con alcuni artisti, ospiti habitué al World Museum di cui Barindelli è presidente, lo hanno portato a voler conservare un piacevole ricordo di ognuno. Nel giugno 2005, inizia così a collezionare alcune opere e in accordo con gli Amici del museo, utilizza come contenitore d'arte il packaging, ossia la confezione speciale in legno simbolo del World Museum.
Di conseguenza, sostituisce l'orologio Swatch e gli svariati elementi decorativi che, di volta in volta, caratterizzano e diversificano l'oggetto, inserendo una tavoletta su cui ogni artista può ben rappresentare a tema libero l'unicità del proprio lavoro. La linea pulita del packaging permette di esaltare il valore delle opere in esso contenute. Dopo aver raccolto in breve tempo una notevole quantità di opere, il vulcanico Barindelli estende l'idea per realizzare una vera ed esclusiva collezione d'arte contemporanea.
Nasce il progetto '300 Artisti a Palazzo”, con l'obiettivo finale di raggiungere un tale numero di adesioni ed esporre i lavori artistici a dicembre 2007 nell'importante spazio espositivo del centro cittadino, in un edificio carico di storia, dal nome altisonante: Palazzo Arese Borromeo. Si crea un logo che riporta il profilo del nobile edificio, e sotto, la dicitura 'Trecento Artisti a Palazzo”. Condizione indispensabile è che ogni artista professionista venga coinvolto esclusivamente attraverso il ‘passaparola'.
Prende avvio una catena di amicizie che dimostra come l'arte sia fatta di impegno, di passione, di creatività, ma anche di spirito di squadra. Individui uniti nel nome dell'arte, per testimoniare ogni varietà di espressione. Subito, collaborano attivamente al progetto gli artisti Max Marra, Alessandro Savelli, Dario Brevi e Tony Tedesco, coinvolgendo accademici e studiosi dell'arte che operano nell'ambito della ricerca o della contemporaneità.
Ogni artista segnalato con il ‘passaparola' da un altro artista che ha già aderito all'iniziativa, riceve una busta grande che contiene una lettera, un libro di poesie, la tavoletta in legno della dimensione di 20 x 20 cm su cui verrà realizzata l'opera, una scheda da compilare con i dati dell'artista stesso, una dimostrazione con il lavoro eseguito dal pittore Valentino Vago e una seconda busta più piccola, preaffrancata che l'autore utilizzerà per inviare il proprio lavoro. In seguito all'interessamento di Ruggero Maggi e di altri amici artisti, si avviano i contatti con maestri oltre confine. Le lettere vengono tradotte in lingua inglese.
Tuttavia, l'intero packaging in legno non può essere spedito all'estero perché risulta troppo pesante e delicato, di conseguenza insieme alla busta di presentazione del progetto si provvede a far pervenire solo la tavoletta su cui eseguire il lavoro, che verrà inserita in un secondo tempo nella confezione.
Barindelli inizia a ricevere un'opera ogni due giorni e provvede a ringraziare personalmente ogni partecipante, scambiando opinioni e sollecitando nuovi nominativi di artisti amici, di rinomata professionalità. L'attesa del postino diviene un momento di gioia quotidiana e il massimo numero di arrivi giornalieri è di ben 27 buste. Contribuiscono alla diffusione del progetto Grazia Chiesa, Lodovico Gierut, Lucio Del Gobbo, Diego Sottocorno, Paolo Berra.
Per la serietà e l'impegno con cui l'iniziativa viene portata avanti, si arriva all'acquisizione di oltre 500 opere in pochi mesi. Nel giugno 2007, le opere giunte a Cesano Maderno sono ben 700, a Natale dello stesso anno, si arriva a quota 1000. A questo punto, si modifica il titolo del progetto che diventa '1000 Artisti a Palazzo” e acquisisce una rilevanza ancor maggiore, di alto livello internazionale. Considerando il Novecento e la relativa arte ormai definita, si intende offrire un panorama dell'arte rapportato al primo decennio del terzo millennio.
Parallelamente, si rende necessario un meticoloso lavoro di catalogazione, con l'inserimento dei dati di ogni artista partecipante sul sito internet del museo. Lo staff degli Amici di World Museum, composto da Antonio Colombo, Marco Colombo, Mario Radice, Roberto Perosa, Adelio Vaghi, svolge il difficile compito dimostrando grande vigore, bravura ed entusiasmo. L'impegno di fotografare singolarmente ogni opera viene portato avanti con scrupolo. Autore degli scatti è il fotografo creativo Giorgio Cicardini.
Ogni opera dunque, è schedata, fotografata e adeguatamente protetta. La raccolta prosegue fino a settembre 2008 quando, dopo appena 36 mesi, si arriva ad avere una collezione che vanta 1200 lavori, provenienti da oltre 40 nazioni. Le opere pervenute dopo tale data, rientrano nell'elenco internet regolarmente aggiornato.
Il successo ottenuto, dipinge di giallo, rosso, verde e blu, il logo dell'iniziativa ideato da Fiorenzo Barindelli che diventa più frizzante, ricco di colori come le opere degli artisti che hanno aderito a questa grande ed unica iniziativa. Alcune simpatiche vignette che rappresentano una folta schiera di artisti provenienti da tutto il globo in cammino verso Cesano Maderno, sono disegnate dal fumettista Giovanni Beduschi.
Un singolare totem di due metri di altezza, è creato con tutte le buste vuote ricevute che contenevano le opere inviate dai maestri. In accordo con l'Amministrazione Comunale di Cesano Maderno, da sempre ben disponibile ad accogliere la collezione, si fissa la data per la festosa inaugurazione della mostra collettiva. Sabato 7 marzo 2009, nelle sale di Palazzo Arese Borromeo e nell'antica Chiesa di Santo Stefano auditorium 'Paolo e Davide Disarò”, si inaugura la collezione. Durante la kermesse d'arte, viene effettuato un annullo postale ad opera delle Poste Italiane, con l'utilizzo di cartoline realizzate appositamente per l'evento.
In conclusione, si può affermare che la collezione costituisce una delle testimonianze più importanti di arte contemporanea globale del primo decennio del terzo millennio.
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