L'alta Cucina continua a pesare nei dibattiti sulle abitudini alimentari della gente. Siamo inondati di show televisivi e non. Il risultato? Si assiste all'inesorabile declino della cucina di casa. Fornelli e tegami hanno invaso il video: dal mattino alla sera il cibo è ovunque, tanto da farci rischiare un'indigestione catodica.
Gli show culinari piacciono e lo confermano sia gli indici di ascolto che gli sponsor. Perché spignattare non è più (soltanto) roba da donne. In Inghilterra e negli Stati Uniti i programmi enogastronomici fanno ormai parte dell'immaginario collettivo. Da noi la pioniera del genere è stata dal 1979 in poi la cantante Wilma De Angelis, seguita ai nostri giorni da Antonella Clerici con 'La prova del cuoco.” Infine, ecco Benedetta Parodi con 'Cotto e mangiato” e i suoi ricettari utili e pratici.
Sulla scia del 'trend fornelli” Alfonso Signorini ha presentato su Canale 5 'La notte degli chef”. Gianfranco Vissani conduce con Michela Rocco di Torrepadula su La7d il programma "Ti ci porto io". Alessandro Borghese (figlio di Barbara Bouchet) spopola su Real Time. La nuova scommessa però è 'MasterChef”, approdato sul canale Cielo. In 12 puntate 18 aspiranti cuochi (selezionati tra oltre 6mila) si sono sfidati in uno studio 'skill test”. Il vincitore della prima edizione, il greco trapiantato a Modena, Spyros Theodoridis, si è portato a casa un premio di 100mila euro e ha pubblicato un libro (edito da Rizzoli) dal titolo 'Cuoco per emozione”.
A Manhattan, infine, sono state avviate lezioni di cucina sotto la grande tenda eretta dentro Central Park e organizzate gare di fornelli per tutti i visitatori. Da Lima è arrivato Massimo Bottura, reduce dal G9 degli chef, con i suoi piatti sopraffini ma anche con l'ambizione di educare la gente a coniugare gusto e leggerezza degli ingredienti.
Alla faccia di quei tanti cuochi che hanno speso una vita per lavorare in cucina sotto padrone, al troppo caldo o al troppo freddo, 15 o 18 ore al giorno, anche di notte.
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