Ormai sono avviati da tempo i tanto attesi rating televisivi che sanciscono il miglior programma di cucina della televisione italiana. A differenza delle guide che anche quest'anno, come al solito, non ci hanno riservato sorprese, la televisione al contrario ci ha stupito.
I nomi delle guide sono sempre quelli, i ristoranti sono sempre quelli, i piatti sono sempre quelli che nessuno riuscirebbe mai a replicare a casa per gli amici e i costi delle guide sono sempre proibitivi, soprattutto per un libro che dura poco, al contrario di altri libri che sono per sempre.
Eppure è un mistero come, da un lato, la cucina italiana si sia affermata in tutto il mondo grazie alla sua semplicità mentre, dall'altro, i nostri chef più blasonati l'abbiano resa così difficile da replicare. Da un lato abbiamo i territori ricchi di materie prime semplici, cipolle, pomidori, basilico, riso, pasta, dall'altra usiamo agaragar, alghe, bacche, addensanti vari, erbe e spezie improbabili eccetera.
Ma finalmente i rating televisivi hanno premiato due programmi che riportano la cucina italiana ai suoi massimi livelli, per noi popolo e per tutto il resto del mondo che ama la cucina italiana e che cucina a casa. Due programmi che hanno fatto della semplicità, dell'ironia e della leggerezza la loro forza, esattamente come la grande cucina italiana che nasce da intuizioni del popolo, da momenti particolari della nostra storia, dai contadini e dalle massaie delle nostre terre. Io l'ho definita una cucina eretica.
Tenetevi forte, ecco le vere novità della televisione in cucina: chef migliore dell'anno Arturo e il suo aiutante Kiwi (il primo vice chef non giapponese), secondo miglior programma dell'anno la Cuocarina, una splendida donna che cucina ogni tipo di piatto nella sua piccola cucina. Siete stupiti? Lo sono anche io, ma se andate su YouTube o su Google potete vedere i loro video, potete vedere le loro esecuzioni, ma soprattutto potete divertirvi con le loro battute e poi, non ultimo, potete ricopiare le loro ricette e farle a casa. L'eresia della cucina oggi è il suo essere semplice.
Allora per imitare Arturo, 'il cuoco sicuro”, possiamo concludere con il suo slogan: Godi Popolo!