è allarme obesità infantile nei Paesi sviluppati. Un problema di eccessi nel regime alimentare ma anche di scelte a tavola: solo l'1% dei bambini mangia correttamente. Lo sottolinea il Barilla Center for Food & nutrition (Bcfn), nel ricordare che, secondo numerosi studi internazionali, il cibo normalmente consumato nelle famiglie occidentali contiene una quantità di proteine pari a 3-4 volte il livello ritenuto adeguato a soddisfare i fabbisogni in età pre-scolare e scolare. Inoltre, i dati Oms registrano un incremento dell'obesità tra i bambini e gli adolescenti: questa situazione è ulteriormente aggravata dall'introito calorico giornaliero che, nella maggioranza dei bambini in età scolare presi in esame, non soltanto è superiore alle loro esigenze, ma anche orientato al consumo di grassi e zuccheri, a scapito di frutta e verdura.
«Questi studi - continua Bcfn che domani 12 ottobre organizza un seminario web - dimostrano come soltanto l'1% dei bambini nei Paesi sviluppati adotta abitudini alimentari in linea con la composizione settimanale ottimale della dieta, consumando porzioni e varietà di alimenti in accordo con quanto raccomandato dal modello della Piramide Nutrizionale».
Adottare abitudini alimentari sane e corrette fin dalla giovane età, alternando quotidianamente tutti i principali alimenti, riveste un'importanza fondamentale nella crescita in salute di un bambino. La composizione ottimale della dieta settimanale di un bambino dovrebbe prevedere un consumo di quotidiano di cereali (soprattutto integrali), frutta e verdura, latte e latticini; carne 2-3 volte alla settimana; pesce almeno 3 volte, legumi almeno 2 volte, formaggi 2 volte e uova 1-2 volte a settimana. Inoltre, l'apporto calorico quotidiano dovrebbe essere suddiviso su 5 pasti: la colazione dovrebbe contribuire per il 20%, la merenda a metà mattina per il 5%, il pranzo per il 35%, la merenda pomeridiana per il 10% e la cena per il 30%.
Fonte: Ansa
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