Lo storico Savini di Galleria Vittorio Emanuele, il Boeucc di piazza Belgioioso, il Giacomo all'Arengario e ora anche Carlo Cracco, titolare del ristorante che porta il suo nome a Milano. I super chef sembrano prediligere il cibo surgelato. I recenti controlli dei Nas milanesi non hanno risparmiato alcuni dei migliori ristoranti della città, facendo "arrabbiare" non poche personalità della ristorazione. Nel mirino sono finiti non solo alcuni ristoranti etnici gestiti da stranieri ma anche le cucine dei migliori cuochi. E le sorprese non sono mancate...
Nel caso specifico, Cracco (ristorante due stelle Michelin) è stato accusato di fare ampio ricorso al freezer e a prodotti surgelati. Ingredienti e piatti già finiti, destinati ai buongustai che si recano in via Victor Hugo, proverrebbero direttamente dal congelatore.
Secondo le rivelazioni Il Giornale, Cracco è indagato per tentata frode in commercio. Il sopralluogo nel noto ristorante e la denuncia sono scattati per mano della polizia annonaria, la sezione dei vigili urbani specializzata nei controlli sul commercio.
L'ispezione è avvenuta il 25 febbraio scorso e ha portato alla scoperta nella cella frigorifera del ristorante di una lunga serie di prodotti sottozero: alcuni congelati dopo essere stati conservati sottovuoto, alcuni così com'erano, alcuni nello stesso stato in cui erano stati comprati al supermercato.
Sato che i piatti scoperti nel congelatore erano regolarmente presenti nel menu, i vigili hanno controllato se da qualche parte fossero reperibili gli stessi ingredienti in versione fresca: niente da fare. E a quel punto la denuncia alla Procura è stata inevitabile.
Un brutto colpo per lo chef e, in generale, per l'immagine della ristorazione milanese di alto livello.
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