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Bufala Campana
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G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

Un viaggio attraverso sogni e i progetti dell’azienda G.D. Vajra, situata nel cuore del Barolo: grande dedizione, cura dei dettagli, passione per il territorio e grande unità familiare

 
24 giugno 2024 | 09:30

G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

Un viaggio attraverso sogni e i progetti dell’azienda G.D. Vajra, situata nel cuore del Barolo: grande dedizione, cura dei dettagli, passione per il territorio e grande unità familiare

24 giugno 2024 | 09:30
 

Vajra è una famiglia, un'azienda che ha tanti sogni, “i sogni del papà, dei genitori e dei figli che vanno miscelati tra loro, una cosa che è sempre difficile, ma è una bella sfida che ha il bello di aiutarsi a crescere vicendevolmente”. Siamo nelle Langhe, nella frazione Vergne del borgo di Barolo (Cn), terra di eccellenza vitivinicola, l'azienda G.D. Vajra è partita oltre 50 anni fa dal sogno di Aldo che da bambino sognava di fare il contadino. I nonni avevano quest'azienda agricola a Vergne, dove trascorrevano ogni estate, e all'epoca si era coccolati dai nonni e dai parenti: un sogno che ha preso vita con non poche difficoltà, ma che ha trovato la tenacia di Aldo nel perseguirlo.

G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

G.D. Vajra possiede circa 80 ettari vitati, certificati biologici dal 2010 e situati in diverse aree dell’ampia zona di produzione del Barolo

G.D. Vajra, espressione delle Langhe

Aldo divide il tempo tra le attività da liceale e i fine settimana trascorsi a coltivare i vigneti di famiglia e a imparare dai contadini della zona, guidato dalla passione per il mondo viticolo. Questa sua decisione controcorrente è uno choc per gli anni del miracolo economico e dello spopolamento delle campagne. Complice il progressivo abbandono da parte dell'ultimo mezzadro, Aldo ottiene dal padre i primi vigneti nei quali comincia ad applicare tecniche di gestione, fino a prendere poi la conduzione di altri due ettari e mezzo di terreno, dimostrando intuizione nelle scelte imprenditoriali, maturità e visione del futuro.

G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

L‘azienda si è distinta per il recupero di varietà tradizionali “dimenticate”, come la Freisa e il Dolcetto, oltre che per aver introdotto il Riesling Renano

Così una volta finito il Liceo, erano gli anni del 1968 - pur non avendo la totale approvazione dei genitori, che avevano vissuto le grandi difficoltà raccontate da Fenoglio e Pavese - Aldo inizia a frequentare agraria. Poi è arrivato il 1972, annata complicata, tanto le uve erano “infelici”. Un momento difficilissimo, in cui i commercianti volevano offrire cifre irrisorie per le uve e la conseguente scelta di non raccogliere le uve, decisione impensabile per l'epoca. Da qui dopo un acceso confronto con il padre Giuseppe, spiegate le ragioni di tale scelta, quest'ultimo mette a disposizione il denaro per acquistare la diraspatrice, il torchio e la prima vasca. Aldo avvia così la prima vinificazione, segnando il primo anno di svolta, che lo porta ad avere la consapevolezza che senza una materia prima di qualità non è possibile produrre vini interessanti. Col tempo, anche grazie agli studi di agronomia, arriva l'idea e il progetto di un'azienda completa. Secondo momento importante, anzi importantissimo è stato proprio il matrimonio con la moglie Milena incontrata da Aldo nel 1982, che da subito ne abbraccia il progetto familiare e lavorativo, amplificandone bellezza.

G.D. Vajra, di generazione in generazione

A seguire nel 29 maggio del 1986 la grandinata che distrugge tutto e da lì altra grande svolta dell'azienda, quando diversi contadini gli danno le loro vigne. In quegli stessi anni nascono i loro tre figli Giuseppe (1985), Francesca (1987) e Isidoro (1990), che respirano tutta la bellezza e l'umanità del mestiere dei genitori al punto da scegliere in maniera del tutto spontanea, di affiancare e proseguirne il loro lavoro. Così l'azienda si è iniziata a sviluppare ed è arrivata alla realtà che è oggi, guidata sempre da un approccio critico, una profonda cultura agronomica ed enologica, in pieno rispetto dell'ambiente: tutti aspetti che traspaiono nei dettagli dell'azienda e dei vini. Per la famiglia Vajra tutto è osservazione attenta e selezione, artigianalità, cura del dettaglio e unicità.

G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

La famiglia Vaira

L'ingresso in azienda di Giuseppe, Francesca e Isidoro ha portato ulteriori energie, una ricerca continua sui vigneti e sullo studio dei suoli, dei cambiamenti climatici e sulla flora e la fauna che popolano le vigne, elementi chiave per una produzione vitivinicola d'eccellenza contemporanea. Preziose le molte collaborazioni instaurate con ricercatori e Università, tra cui quella nata proprio sui banchi universitari tra Aldo Vaira e l'ampelografa Anna Schneider.

G.D. Vajra, il valore della biodiversità

Il valore della biodiversità, fattore chiave per la produzione contemporanea di vini d'eccellenza, è rappresentato dalla possibilità di produrre uva con più carattere e di rendere i vigneti degli ecosistemi più resistenti rispetto sia alle sfide climatiche sia all'aggressività di patogeni autoctoni ed alloctoni. L'azienda dal 2016 ha adottato lo standard Sqnpi (Sistema di qualità nazionale Produzione Integrata) e nello stesso anno, ha iniziato conSchneider, un progetto di collezione ampelografica che si sta rivelando molto interessante sia per i risultati nei vini, sia perché in un'epoca con tanta sensibilità nelle malattie, queste varietà più antiche, soprattutto per loro che fanno agricoltura biologica, li stanno aiutando moltissimo. Ulteriore progetto è lo studio che stanno portando avanti sulle farfalle e sui bombi, creando nelle vigne ambienti non lavorati, dove ci possa essere una biodiversità più marcata.

Siad

Riguardo le vigne e la produzione aziendale, fin dagli anni '80 del 1900 l'azienda si è distinta per il recupero di varietà tradizionali “dimenticate”, come la Freisa e il Dolcetto, oltre che per aver introdotto il Riesling Renano - grande passione di Aldo - e aver riscoperto antichi processi enologici che hanno portato alla nascita del Claré J.C., un nebbiolo vinificato in purezza, chiaro, come il nome stesso ricorda, che si presenta nella sua veste più leggera e fresca. Frutto di un esperimento a produzione limitata, nato dalla voglia di scoprire quale era il passato del Nebbiolo, realizzato dopo lo studio e riscoperta di un'antica tecnica di produzione del Nebbiolo, testimoniata nel Seicento, quando si imbottigliava il vino a fermentazione non completata, per mantenerlo fragrante e vivace al sorso.

G.D. Vajra, nel cuore del Barolo

Un risultato raggiunto attraverso la descrizione di Thomas Jefferson e gli scritti di Gian Battista Croce. «La descrizione del Nebbiolo fatta da Thomas Jefferson nel 1787, ha fatto sì che continuassimo a scavare nei giorni pre-Juliette Colbert. Quello che abbiamo trovato è stato impressionante, abbiamo scoperto la preferenza per vini leggermente colorati, frizzanti e dolci del tempo. Ci si è aperto un mondo…». Da soli 3 metri di metri di vigna nel Bricco delle Viole, oggi l'azienda possiede circa 80 ettari vitati, certificati biologici dal 2010 e situati in diverse aree dell'ampia zona di produzione del Barolo. Fattore distintivo sono senza dubbio i vigneti ad alta quota a cui si unisce lo stile dei loro vini, proiettati ad avere prodotti di grande finezza e complessità, derivanti dalle colline più dolci situate ad ovest e più erose ad est, che sono le più antiche.

G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

A Serralunga, dal 2009 la famiglia di Luigi Baudana, ha affidato la propria realtà a G.D. Vajra

Come racconta Isidoro: «Dovete immaginare la zona del Barolo come fosse un cuore, con al centro la collina del Cannubi, che ha questa linea immaginaria che la divide a metà e che cambia radicalmente da est ad ovest per età e composizione dei suoli. Per noi il vero cuore è il Bricco delle Viole, la vigna più alta e più a ovest, che è però una collina aperta, che nasce a 380 mt per una parte e finisce a 490 metri. La vera tradizione delle langhe è stata sempre la varietà dei vitigni e avere tanti terroir ci permette di lavorare con tanti suoli diversi, sempre guidati dalla curiosità di provare, come ci ha trasmesso nostro padre Aldo. Lui ha iniziato quando non c'erano limiti e non c'era una tradizione da difendere. Dopo la grandinata del 1986 - che ci ha fatto anche perdere tutto il mercato - abbiamo capito che essere un'azienda agricola seria significa avere i terreni in zone diversificate. Il cuore resta Barolo, ma poi abbiamo vigneti a Novello, a Sinio, a Monforte e a Serralunga, dove dal 2009 la famiglia di Luigi Baudana, una delle più piccole cantine della zona, con i suoi quasi 3 ettari di vigneto, ci ha affidato la loro realtà. Negli anni ci siamo estesi anche in nuove zone, acquisendo vigneti dislocati nei comuni di Mango e Santo Stefano Belbo e N.S. della Neve, e ancora a Dogliani». Una grande varietà di terreni per una altrettanta ampia varietà di etichette, tra cui naturalmente si dà spazio ai cru di Barolo, dal loro Albe, che rappresenta un equilibrato tributo alla tradizione, all'elegante Bricco delle Viole, fino al deciso e graffiante Ravera, un Barolo detto anche delle quattro epoche, con vigne ad altimetrie diverse, che partono da viti vecchie di oltre 70 anni.

I vini di G.D. Vajra

Merita notazione anche l'attuale cantina, che si distingue per le vetrate progettate e costruite da padre Costantino Ruggeri, amico di lunga data della famiglia Vajra, e per la preziosa biblioteca, che custodisce testi di enologia, varietà e storia davvero unici. L'aspetto artistico lo ritroviamo poi anche in alcune delle etichette aziendali, che vestono i vini G.D. Vajra: sono di Padre Costantino quelle di Barolo Albe e della Freisa Kyè, mentre tutte le altre sono state ideate e realizzate dal disegnatore e incisore Gianni Gallo, un caro amico di famiglia, conosciuto da tutti come “l'Artista”.  Altra peculiarità dell'azienda è la presenza di un giardino che si affaccia sui vigneti e accoglie al suo interno fiori, piante di rose e alberi da frutto.

G.D. Vajra, vini che raccontano il territorio e la passione di una famiglia

Alcuni vini della cantina G.D. Vajra

Dall'assaggio di ciascuna delle loro etichette, si evidenzia lo spirito e la passione con cui Aldo, Milena, Giuseppe, Francesca e Isidoro conducono la loro realtà familiare. E come ricorda Aldo: «Tutti i vini che produciamo hanno un senso del luogo e parlano dei vigneti, delle varietà e dell'annata di cui sono frutto. Armonia e personalità sono indissolubilmente uniti, così che ogni bottiglia possa essere godibile da giovane e trarre giovamento dall'affinamento. Inoltre, vorrei che vi restasse questa cosa, ossia che facciamo qualcosa di bello per il mondo; ci piace pensare che attraverso il nostro vino possiamo fare felici delle persone».

Azienda Agricola G.D. Vajra
Piazza della Vite e del Vino 1 - Fraz. Vergne 12060 Barolo (Cn)
Tel 0173 56257  

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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