Secondo una delle ultime ricerche del Censis, le donne italiane a capo di aziende agricole coltivano il 21% della superficie agricola utilizzabile, ma producono il 28% del Pil agricolo. Dal 2003 al 2017 le donne manager rurali sono cresciute del 2,3%, l’unico comparto economico tradizionale con questa variazione positiva, portando un pensiero differente e orientato all’accoglienza e alla diversificazione. Un rinnovamento che ha contribuito in modo positivo alla crescita dell’intero settore.
L'associazione pensa alle giovani donne
Su queste basi l’
Associazione Nazionale Le Donne del Vino, presieduta da
Donatella Cinelli Colombini, ha dato vita al Progetto Future. Lanciato a Vinitaly 2019, è stato presentato a Milano oggi, 14 gennaio, nella sede dell’associazione presso l’Unione italiana vini. Si tratta di un ventaglio di opportunità formative proposte dalle aziende delle Donne del Vino italiane alle under 30 che vogliono lavorare in questo mondo. Si sviluppa come un archivio telematico sul sito
www.ledonnedelvino.com con proposte in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche, di pr e studi di consulenza enologica, tutte attività guidate da associate. Quest’anno verrà arricchito con le offerte delle Donne del Vino estere incontrate durante il primo meeting mondiale che si è tenuto in novembre al Simei di Milano (Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento) con l’obiettivo di creare un virtuoso network internazionale di scambi e confronto di esperienze.
Donatella Cinelli Colombini
«Abbiamo in progetto anche la creazione di un Annuario mondiale, cartaceo e on line, delle Donne del Vino – ha sottolineato Donatella Cinelli Colombini – Siamo un’associazione plurale, che lavora in gruppo, e tanto. Nell’ultimo anno in Italia siamo crescite ulteriormente con 78 nuove socie. Stiamo puntando sull’internazionalizzazione e ci muoviamo su fronti differenti».
L’idea a monte di Future, lanciata da Alessandra Boscaini, delegata del Veneto è quella di riunire in un solo database le attività esistenti in modo che servano da stimolo per le Donne del Vino, convincendole a dare un contributo alla crescita professionale delle nuove generazioni. Oltre alle offerte estere, sono già online numerose opportunità formative: lezioni, stage, corsi, visite didattiche, borse di studio distribuite in ogni parte d’Italia.
«Vogliamo introdurre le donne nella vita vera del mondo del vino, quella reale, di tutti i giorni, a contatto diretto con l’azienda. Un’offerta formativa di grande utilità per le giovani generazioni».
Sono già oltre 30 le proposte delle Donne del Vino per le under 30 pubblicate sul sito internet: si va dalla visita alla Fattoria didattica della vignaiola Bruna Ferro a San Marzano Oliveto, in Piemonte, alla masterclass sul turismo del vino proposta dalla presidente Cinelli Colombini nella sua Fattoria del Colle in Val d’Orcia, Toscana. Alessandra Boscaini (Masi, Veneto) propone una expertise nella tecnica dell’appassimento delle uve, mentre Filomena Saponari (VignaFlora, Puglia) offre una lezione sulla potatura secca. Con le Donne del Vino, si impara anche “come realizzare una piccola azienda agricola” (idea di Antonella Corda, Sardegna), a conoscere i vini della Calabria (Maria Rosaria Romano, sommelier, Calabria) o alcuni segreti per vendere vino con una giornata di formazioni (Lavinia Furlani, WineMeridian, Veneto). Chiara Lungarotti propone stages formativi di 3 mesi in Umbria. Altre imprenditrici propongono delle giornate didattiche come Daniela Mastroberardino (Terredora, Campania); Elena Zeni (Zeni 1870, Veneto); Cristina Ascheri (Cantine Ascheri, Piemonte); Vincenza Librandi (Librandi, Calabria); José Rallo (Donnafugata, Sicilia).
La prima proposta dall’estero è già online e arriva da una massima esperta di marketing e mercati orientali, Erika Ribaldi: offre un anno di tutoring gratuito a tre giovani donne che vogliano imparare il commercio del vino in Asia.
Altre offerte si concretizzeranno durante il 2020 in aziende della Nuova Zelanda e del Cile che offriranno periodi di stage all’interno di cantine vinicole gestite da donne.
Tra i momenti di formazione in calendario anche i corsi di Wset Wine & Spirit Education Trust, riconoscimento internazionale di educazione al vino: il primo corso è organizzato in Piemonte, a Gavi, dal 21 al 23 febbraio. Il corso si svolgerà in altre regioni italiane dal nord al sud e sarà a cura di Alessandra Fedi Wine Educator e Chiara Giorleo.
Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva. Nata nel 1988, conta oggi quasi 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Donne in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. Intenso calendario di attività per il 2020: il tema per quest’anno è Donne, Vino e Ambiente con l’avvio del progetto “Donne in classe A” sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina.
Il programma delle iniziative si aprirà il 31 gennaio in Toscana con il convegno su “Donne vino e credito” in occasione di Wine&Siena, dove sarà presentata una ricerca condotta dall’Università di Siena sull’accesso al credito delle donne del vino in Italia. Si prosegue con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (1-14 marzo) con eventi in tutta Italia. A Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale curata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, due Donne del Vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondiales des vins Canada che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, il meeting nazionale si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-28 giugno). In autunno si premierà il Personaggio dell’Anno.
Per informazioni:
www.ledonnedelvino.com