A margine del tavolo regionale sull’Oltrepò Pavese convocato giovedì dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, il mondo vitivinicolo ha reagito soddisfatto .
Il rilancio dell’Oltrepò per la Lombardia, territorio vitivinicolo e agronomico di grande storia e valore, zona di sviluppo eonologico da sempre, è un progetto concreto che ha mosso un nuovo importante passo in avanti.
«In Regione - ha detto
Luigi Gatti, presidente del
Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese - abbiamo fatto un punto ripercorrendo dall’inizio il lavoro fatto, soprattutto grazie ai tavoli di denominazione che hanno fatto chiarezza come non è mai stato fatto. Per la prima volta dopo mesi di lavoro abbiamo tutti le idee chiare sull’identità di un nome, quello dell’Oltrepò, che diventa bandiera anche di un vino, quello del metodo classico, un nome portabandiera che di fatto ridefinisce il Territorio. Una scelta consapevole e logica d’identificazione precisa. Anche sul tema focale dell’Erga Omnes, raccolti come richiesto dal ministero i dati aggiornati evidenziano che il Ministero potrebbe assegnare al Consorzio, ad oggi, l’Erga Omnes oltre che per Oltrepò Pavese Pinot Grigio e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese anche per il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese».
Luigi Gatti
Sul tema è intervenuto anche
Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò, il colosso vitivinicolo oltrepadano con circa 700 soci. «Vedo questo passaggio - dice - come l’unica strada percorribile per costruire un progetto comune, voluto dall’assessore Rolfi, verso un Oltrepò compatto e forte. Vedo in maniera positiva l’allargamento del consorzio con l’ingresso di nuove realtà tra cui il Club del Buttafuoco Storico e diverse aziende del Distretto del Vino, tra cui i suoi massimi rappresentanti. Sono soddisfatto che durante l’incontro si sia anche parlato di impegno a favore della qualità e si è ribadita la necessità di avere una voce autorevole che deve necessariamente essere quella del Consorzio, rilanciato e rinnovato con l’inserimento di nuove realtà, ma che possa essere però espressione dell’intero territorio. Noi, come Terre d’Oltrepò, faremo il possibile perché questo percorso sia quello definitivo per il rilancio tanto atteso del territorio?».
Andrea Giorgi
L’occasione del “Tavolo” in Regione è stata anche utile per il presidente del Consorzio Luigi Gatti per annunciare ufficialmente che «è entrato a fare parte del Consorzio il Club del Buttafuoco Storico ed è stato approvato il bilancio del Consorzio 2018, per essere presentato all’approvazione dell’Assemblea fissata il prossimo 30 aprile, convocata anche in versione straordinaria per deliberare una modifica statutaria in merito al numero di consiglieri. Sono partite proprio in questi giorni le lettere referenziate per l’invito a tutti i soci».
Per informazioni:
www.vinoltrepo.org