Il Consiglio d’amministrazione del Consorzio Vini Oltrepò Pavese ha deciso, lunedì scorso, l’allargamento a nuove aziende che sarà ratificato dall’assemblea del 30 aprile.
Un passo tanto atteso che vedrà riuniti sotto un unico cappello anche il Club del Buttafuoco Storico e altre aziende del Distretto del Vino di Qualità dell’
Oltrepò Pavese che erano fuoriuscite, con un forte strappo, in un recente passato. Di questo importante passo si è discusso giovedì mattina in Regione Lombardia, dove l'assessore regionale all'Agricoltura,
Fabio Rolfi, ha coordinato una nuova riunione del cosiddetto Tavolo Oltrepò.
Al centro dell'incontro, il maggiore coinvolgimento di tutte le categorie, anche quelle istituzionali, compresi i Comuni di appartenenza delle cantine e delle aziende agricole, i nuovi indirizzi di sviluppo economico, anche di innovazione produttiva, una forte azione di rilancio attraverso strumenti e progetti di comunicazione, orientati anche e soprattutto al mercato enoturistico, e lo studio di mezzi nuovi da azionare in modo corale. Alla riunione hanno partecipato il direttore dell’Ente regionale per i servizi all'agricoltura e foreste (Ersaf), il presidente del Consorzio Oltrepò, il presidente del Distretto del Vino di Qualità, il presidente del Club del Buttafuoco Storico, il presidente di Terre d'Oltrepò, il presidente dell'ottava Commissione Agricoltura del Consiglio regionale e i rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Cia e di Camera di commercio di Pavia.
I protagonisti del Tavolo regionale sui vini dell'Oltrepò
«Il rilancio dell'Oltrepò per la Lombardia - ha affermato Rolfi - territorio vitivinicolo e agronomico di grande storia e valore, zona di sviluppo enologico da sempre, è un progetto concreto che ha mosso un nuovo importante passo in avanti». Tra gli obiettivi posti sul tavolo degli stakeholder del vino oltre padano, anche il discorso di una comunicazione verso l’esterno sempre più efficace.
«Andiamo avanti con determinazione - ha detto ancora Rolfi - convinti che l'obiettivo sia giusto e che l'intento sia quello di dare alla provincia pavese del vino una voce unica. Serve dare un'immagine nuova per una comunicazione efficace che rappresenti il rilancio di questo mondo». Poi l’attenzione è ricaduta sul tema del decreto dell’enoturismo, varato dal ministro pavese all’Agricoltura, Gian Marco Centinaio. «Il decreto enoturismo è una opportunità unica per l'Oltrepò - ha proseguito Rolfi - Per sfruttarlo serve una voce unica, autorevole e concreta. Lanciamo un appello anche alle associazioni agricole in favore dell'unità di un consorzio di qualità che possa consentire al territorio di fare la svolta che merita».
L'occasione del Tavolo in Regione Lombardia è stata anche utile per annunciare che è entrato a fare parte del Consorzio il Club del Buttafuoco Storico. Sono attese al rientro nel Consorzio anche altre realtà di punta del panorama vitivinicolo oltrepadano, aziende che soltanto qualche anno fa avevano rotto i rapporti con l’organo vitivinicolo più importante per fondare il Distretto. Si parla addirittura della storica cantina Giorgi, il cui patron Fabiano Giorgi è il presidente del Distretto stesso. L’attesa è per il 30 aprile quando l’assemblea ratificherà l’ingresso di queste realtà. L’ultimo passo per un Oltrepò unito?
Per informazioni:
www.vinoltrepo.org