Le quote rosa sono rispettate nel mondo del vino? Così pare in Oltrepò Pavese. Lo dimostra l’aumento delle aziende agricole a conduzione femminile, ma anche la presenza delle donne in termini di posti di lavoro.
Ed è anche in questo contesto che si inquadra la visita dell’assessore di Regione Lombardia alle Pari opportunità,
Silvia Piani, alle
Cantine Torrevilla di Torrazza Coste in provincia di Pavia, storica realtà fondata nel 1907 ed oggi consolidata azienda con una capacità produttiva in crescita costante e che attualmente si esplicita attraverso 60mila quintali di uva trasformata in oltre 2 milioni e mezzo di bottiglie.

«La cantina Torrevilla - ha detto l’assessore - è un esempio virtuoso in questo ambito in quanto è un’azienda leader che abbraccia anche il mondo femminile. Al suo interno vi lavorano professioniste che operano in ogni settore produttivo, svolgono ruoli apicali. Questo è un buon segnale per il territorio e per l’intera regione, in un settore dove il lavoro maschile è preponderante».

Soddisfazione anche per il presidente di Torrevilla,
Massimo Barbieri, che ha evidenziato come il mondo del vino abbraccia quello femminile, nel lavoro ma anche nei gusti. «Per quanto riguarda la gestione interna - ha detto - abbiamo diverse figure femminili che rivestono ruoli importanti. Dal controllo qualità alla gestione economica ed il lavoro viene svolto in modo dettagliato e sempre corretto. Ritengo che la figura femminile sia importante nel mondo del vino. Per esempio noi teniamo molto in considerazione l’opinione femminile tra i conferitori, quando esprimono giudizi sull’estetica dell’etichetta e della bottiglia e sulla qualità del vino, in quanto le donne hanno un ruolo trainante nelle scelte della famiglia». Non a caso l’azienda che conferisce più uva alla cantina ha il vertice “rosa”.

«Proprio così. Siamo una realtà a conduzione femminile ma sono coadiuvata dalla mia famiglia - spiega la viticoltrice
Marina Calderara - Dobbiamo molto a Torrevilla perché ci ha dato la possibilità di lavorare in questi anni e ci ha permesso di vincere la sfida produttiva che eravamo prefissati perché oggi coltiviamo il triplo di vigneti rispetto a quelli che gestiva mio papà. Queste sono soddisfazioni».

La visita in cantina è finita con una degustazione nella foresteria dell’azienda: il direttore Gabriele Picchi ha servito un Pinot Nero Nature 110 Riserva della selezione La Genisia, un ottimo metodo classico dal perlage fine e persistente, dai profumi intensi con piacevoli note agrumate e sentori di frutta secca e piccola pasticceria, fresco e con un finale persistente.
Per informazioni:
www.torrevilla.it